Non sembra finita la stagione dei tagli selvaggi agli alberi della città. Malgrado le molte volte in cui il problema della dannosità della capitozzature sia stato sollevato, dentro e fuori Palazzo Vecchio (con innumerevoli nostre interrogazioni e altri atti), malgrado l’ordine degli Agronomi e forestali di Firenze abbia anche di recente nettamente bocciato una pratica dannosa per la salute delle piante, malgrado l’assessorato all’Ambiente abbia dichiarato qualche mese fa che d’ora in poi non si procederà più con questo metodo, ecco che i gli Amici dei Nidiaci segnalano un nuovo intervento in linea con quanto siamo abituati a vedere in certi viali fiorentini.
L’ufficio del Verde Pubblico è intervenuto infatti a seguito di una segnalazione fatta dai frequentatori del giardino Bartlett-Nidiaci di Via d’Ardiglione, che hanno individuato la fessurazione di un ramo su un albero. Peccato che i due operai (pare che nessun tecnico fosse presente) non si siano limitati a tagliare il ramo e a controllare se ve ne fossero altri da tagliare, ma abbiano proceduto con una radicale potatura anche degli alberi sani in una stagione in cui non va assolutamente fatta. Gli Amici dei Nidiaci hanno reso pubblica la cosa e dichiarato che tale intervento “minaccia la stabilità e la stessa sopravvivenza delle piante e mette quindi a repentaglio la sicurezza futura dei frequentatori del giardino”.
Un agronomo aderente alla Associazione ha ispezionato lo scempio, e ha lanciato il seguente appello, fatto proprio dall’Associazione Amici del Nidiaci:
“L’intervento di potatura che il Comune di Firenze sta effettuando nel giardino Bartlett-Nidiaci è contro ogni logica di gestione razionale del bene ambiente. Calpesta ogni regola fisiologica degli alberi e ne pregiudica la futura sicurezza e stabilità. Mai in nessuna circostanza legata alle alberate, si interviene in luglio con la modalità di potatura sistematica adottata in questo caso. E’ stato allertato l’Ufficio Tecnico del Comune per un ramo fessurato che gravava sul campetto di calcio, che con qualche altro individuato e/o segnalato ai responsabili rappresentava un pericolo imminente. L’intervento ha invece riguardato finora una parte considerevole del giardino con monconi potati a metà, di diametro eccessivo, asportando porzioni esagerate di rami senza il rispetto dei requisiti base fisiologici, tecnici ed estetici dell’intera area. Per favore fermiamoli, non permettiamo che lascino la loro impronta devastante sul nostro quartiere”.
La cittadinanza si sta dimostrando più attiva e competente di chi dovrebbe sovrintendere al benessere e alla sicurezza delle piante e delle persone. E soprattutto non accetta che l’Amministrazione sia la prima a non ottemperare alle norme di sicurezza che finalmente si è data. Non basta quello che è successo alle Cascine? Cosa altro deve accadere per arrivare a una corretta gestione del verde pubblico in questa città? E cominci lunedì prossimo a rendere conto di quanto avvenuto in Consiglio comunale.
Redazione
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