Regione: 20 milioni di risparmi bloccati dai dirigenti. Sono le loro retribuzioni

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consiglio_regionale_toscana_giuntaIn Regione Toscana i dirigenti sono 118 (di cui 13 del Consiglio Regionale e gli altri della Giunta) e percepiscono un totale annuo che varia fra un minimo di 94.721 euro lordi annui a un massimo di 130.000 euro l’anno. La maggior parte fra 100.000 e 110.000 euro lordi annui. Quindici di loro sono incaricati e quindi privi della qualifica dirigenziale.

Ai dirigenti vanno aggiunti i 9 Direttori Generali che percepisco 148.500 (tre di loro), 135.000 uno di loro; 112.311 tre di loro, 156.200 uno di loro, 164.189 (il segretario generale del consiglio). La L.125 del 30.10.2013 offre la possibilità degli esuberi cioè la possibilità di mandare in pensione i lavoratori con la normativa pre Fornero.

L’assessore al personale Bugli da tempo ha manifestato l’intenzione di utilizzare gli esuberi: si tratterebbe di 38 dirigenti e 229 dipendenti fra cui una settantina di posizione organizzative (considerando sia Giunta che Consiglio). L’operazione non avverrebbe tutta in una volta ma le uscite sarebbero scaglionate nel corso di tre anni e quindi sarebbero facilmente gestibili. Questo consentirebbe un risparmio di 20 milioni. Ma fino ad oggi questa intenzione non ha prodotto nulla di concreto. Possiamo ipotizzare il motivo.

I dipendenti che, se non fosse per la Fornero sarebbero già in pensione, giustamente dopo anche 40 anni di lavoro, aspettano con ansia che sia presa una decisione. Per i dirigenti la storia è diversa. Non solo perché sono strapagati rispetto ai 2.600 dipendenti (fra Giunta e Consiglio) con contratti bloccati dal 2009. Per i dirigenti il ruolo è unico e l’esubero produrrebbe due effetti.

I dirigenti che sarebbero sottoposti all’esubero riceverebbe una ottima pensione, ma perderebbero il potere che il loro ruolo gli attribuisce e che difficilmente potrebbero ottenere altrove. E questo per molti di loro non è accettabile. Inoltre esistono 15 dirigenti che hanno ricevuto un incarico e che non hanno la qualifica dirigenziale perché non hanno mai superato il concorso richiesto. Una volta dichiarati gli esuberi, i loro incarichi non potrebbero essere più rinnovati. Ci sono incarichi che vanno avanti da 10 anni.

Questi esuberi sarebbero l’occasione per ridurre il numero dei dirigenti e per risparmiare sulla dirigenza invece che sul comparto. Inoltre darebbero finalmente la pensione a lavoratori che hanno ampiamente maturato il diritto, che è stato sottratto loro dalla Fornero. Gli esuberi potrebbero essere anche l’occasione per riorganizzare la struttura regionale, per dare voce ai lavoratori che attraverso autogestione ed autogoverno potrebbero dire la loro. Invece la logica dirigistica e iper gerarchica continua ad avere la meglio in Regione Toscana e a rendere la sua organizzazione rigida e burocratica, chiusa e talvolta addirittura irrazionale.

In conclusione i dirigenti e i loro interessi di bottega stanno bloccando 20 milioni di risparmi. Risparmi che andrebbero utilizzati poi al più presto per nuove assunzioni attraverso concorsi pubblici, ristabilendo quel rapporto sinergico e positivo fra chi è contento di andare in pensione e chi è contento di essere assunto per sostituirlo.

Marvi Maggio Cobas Regione Toscana, Cobas Regione Toscana

Per commenti, contributi e proposte di iniziative visita il blog curato dai Cobas della Regione Toscana: http://rtcobas.wordpress.com/

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Marvi Maggio

Marvi Maggio, Architetta (laurea in Architettura Politecnico di Torino); abilitazione alla professione di architetto; Dottoressa di Ricerca in pianificazione territoriale ed urbana (Università di Roma La Sapienza); Master post lauream in Scuola di Governo del Territorio (SUM e Università di Firenze); Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore di seconda fascia per il settore disciplinare 8/F1 pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale; funzionaria pianificatrice territoriale presso la Direzione Urbanistica e politiche abitative della Regione Toscana; rappresentante eletta dai lavoratori nell'RSU della Regione Toscana per i Cobas; socia fondatrice dell'International Network for Urban Research and Action.

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