L’orgoglio dell’alternativa. Il 7 marzo il punto sulla mobilità fiorentina

  • Tempo di lettura:3minuti
image_pdfimage_print

OLYMPUS DIGITAL CAMERAI comitati di area fiorentina che più direttamente si occupano di temi legati alla mobilità hanno deciso di organizzare un convegno dove presentare uno scenario di trasporto pubblico metropolitano alternativo alle scelte fatte negli ultimi decenni. Si terrà il 7 marzo 2015, dallo ore 10.00 alle ore 18.00 nella sala di Sant’Apollonia, in via San Gallo 25.

>>> Scopri il programma del convegno

Ovviamente non vuol essere un incontro puramente accademico; non intende nemmeno essere un momento assembleare, come fanno spesso i promotori per far conoscere ai cittadini i temi che li riguardano. C’è un’ambizione culturale e politica in più che ha portato a questo appuntamento: la coscienza di essere portatori di documentati e consapevoli NO alle scelte sbagliate in campo urbanistico negli ultimi decenni; ma c’è anche l’orgoglio di essere in possesso di proposte alternative concrete che rispondano davvero alle esigenze di chi abita le città, proprio perché queste vengono dal lavoro sinergico tra cittadini portatori di interesse e mondo tecnico/accademico. Per questo è stato scelto come luogo del convegno la sala di Sant’Apollonia, il luogo dove una politica locale, ormai completamente aliena dalla società, celebra se stessa.

Le scelte fatte in Toscana sulle grandi infrastrutture sono tutte caratterizzate da una supina acquiescenza ai desiderata dei poteri forti che ormai impongono le “loro” opere in una logica ben definita da un bell’articolo, sempre ne “La Città invisibile”, di Francesco Valente. Anche nell’area fiorentina le grandi opere rispondono solo alle esigenze di finanziamento di un sistema di grandi imprese in crisi di profitti e difficoltà finanziarie.

Così è riguardo alla realizzazione di un mega aeroporto a Firenze, malamente incastrato in un contesto fortemente antropizzato, addirittura inserito in quello che dovrebbe essere un “parco”, il preteso “Parco della Piana”; tutto questo mentre a Pisa è già disponibile un aeroporto intercontinentale sottoutilizzato e collegato molto efficacemente a tutta la Toscana dalla rete ferroviaria esistente: già oggi sarebbe possibile arrivare dal Galilei al centro di Firenze in 35/40 minuti.

Allo stesso modo si stanno gettando risorse immani in un progetto irrealizzabile di sottoattraversamento ferroviario assolutamente inutile e si lasciano irrisolti i nodi reali come la strozzatura della galleria di San Donato verso il Valdarno o l’assenza di servizi di trasporto pubblico nella Piana o l’inadeguatezza dei collegamenti con Lucca, Siena, il Mugello.

Anche il sistema delle tranvie progettato ignora completamente la possibilità di utilizzare le strutture ferroviarie come strumento di trasporto urbano e impone sia un mezzo sovradimensionato per una città come Firenze, sia dei tracciati monchi e fiorentinocentrici assolutamente inadeguati alle necessità di mobilità dell’area metropolitana.

Lo scenario che invece presentano i promotori del convegno si basa soprattutto sul riuso e lo sviluppo di quanto già presente, a partire dalla rete ferroviaria del nodo fiorentino che ha grandissime potenzialità e capacità di dare risposte in termini di mobilità pubblica. La possibilità di creare finalmente un servizio suburbano efficientissimo in tutta l’area metropolitana, in particolare nella Piana, andando a creare collegamenti non solo diretti con il capoluogo, ma che connettano tra loro le realtà più importanti come Prato, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Signa; tra l’altro in una zona dove attualmente è completamente assente ogni forma di trasporto pubblico.

La scommessa è che la città sappia percepire la ricchezza di una progettualità che viene da chi la città la vive, la studia, l’ama. Questo convegno vorrebbe essere la dimostrazione che esiste già una alternativa progettuale al disastro che impera nelle nostre vite.

Tiziano Cardosi, attivista Comitato NoTunnel Tav e perUnaltracittà

The following two tabs change content below.

Tiziano Cardosi

Obiettore di coscienza negli anni ‘70, attivista contro le guerre, già capostazione delle FS, oggi si occupa soprattutto di mobilità e del fenomeno delle “grandi opere inutili”, tra I fondatori del comitato No Tunnel TAV di Firenze. Attivista di perUnaltracittà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Captcha *