Una pistola come la tua

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Dopo 15 anni ritorna in libreria, al suo quinto appuntamento, il nuovo capitolo di quella brigata chiamata Les Italiens, la squadra degli italiani, commissario Mordenti compreso.

Una brigata che se pur mantiene il nome, è cambiata nella composizione, dopo che nel corso degli anni i decessi in particolare, ne hanno cambiato la fisionomia.

Oggi vi troviamo, a parte tre della “vecchia guardia”, corsi e bretoni. Rappresenta bene questa eterogeneità, chi segue Mordenti fianco a fianco, e cioè Leila, che tra intelligenza ed efficienza, discende da un padre corso ed una madre magrebina.

La nuova indagine se ha Parigi, una Parigi fabbrica del divertimentificio che deve soddisfare milioni di visitatori l’anno, come riferimento, come del resto le precedenti uscite, in realtà si muove dalla capitale per fare un ½ tour de france.

Tra un brano di Brian Eno e piatti appetitosi come un andouillette con crauti, sono i numerosi cadaveri, a partire da una testa decapitata e lasciata su un tavolo, a segnare quanto accade in Una pistola come la tua.

imagesUn’inchiesta che entra nei torbidi intrecci tra politica ed aziende con capacità di profitti ed investimenti notevoli. Dal Front National ad imprese di costruzioni, di armi, ad aziende dedite al riciclaggio di rifiuti e scorie radioattive, un panorama di “nobili scampati alla ghigliottina”.

Chissà se il riferimento a quanto ha scritto l’autrice d’oltralpe Dominique Modotti ha ispirato queste pagine di Pandiani?

Come in passato ciò che caratterizza la figura di Mordenti, è l’ironia, o piuttosto il sarcasmo, e ciò che emerge da alcuni dei protagonisti è il contesto di stringente attualità, come ad esempio in questo caso, è il riferimento al dramma dell’immigrazione con lo sbarco a Lampedusa e la costrizione nei CIE, centri di identificazione ed espulsione, nei quali avvengono soprusi che definire illegali è certamente riduttivo. Ma in questo caso si va attenuando un aspetto particolare di Mordenti: un commissario che non disdegna affatto di dispensare valutazioni e consigli, non tanto investigativi quanto, per così dire, filosofici, vere e proprie lezioni di vita.

Dai rapporti familiari, e non potrebbe essere che così visto che attorno a questi si dipana lo svolgesi degli omicidi, della conseguente indagine e dei relativi colpi di scena; al “vivere l’infelicità” ed ai rapporti affettivi nei quali “….la mia storia per la tua, è solo questo che conta con le persone, la storia perché tutti ne abbiamo almeno una.” A questo proposito un riferimento, d’obbligo, ad personaggio che risalta in queste pagine, un misterioso efebo che non solo gestisce in modo particolare ma anche straordinario,la propria sessualità ma anche tutta la vicenda con continui capovolgimenti ed adattamenti all nuove situazione che si presentano.

Enrico Pandiani, Una pistola come la tua, Rizzoli, Milano 2016, pp. 416, € 18.00.

*Edoardo Todaro

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Edoardo Todaro

Oltre a svolger la propria militanza tra realtà autogestite (CPA) e sindacali (delegato RSU Cobas presso Poste spa) è appassionato di letture, noir in particolare. È tra i collaboratori, con le proprie recensioni, del blog Thriller Pages

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