“Attenzione a caminetti e barbecue” è la nuova lotta antismog di Firenze

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“Sapevi che bruciare legna, specialmente nei camini, è altamente inquinante, pensaci due volte prima di fare il barbecue ed evita il più possibile di prendere l’auto se puoi usare il mezzo pubblico”. Sono queste le due ridicole “prescrizioni” principali su cui si basa la prossima imminente campagna di informazione antismog, “per evitare blocchi del traffico”, del Comune di Firenze e della Città Metropolitana.

Ed è in questa logica che si basa il nuovo piano di azione comunale (PAC), approvato dal Consiglio Comunale il 14 novembre scorso. Sarà improbabile che in futuro a Firenze si riparli di “blocco del traffico”. Con le nuove misure introdotte nel PAC contro il PM10, per fermare e limitare l’utilizzo delle auto sono infatti necessari 4 giorni consecutivi di superamento e 3 di previsione negativa dei livelli di PM10 ed è raro che a Firenze si verifichino sette giorni consecutivi di sforamento.

download-3L’amministrazione comunale, così come gli altri Comuni del cosiddetto “agglomerato” di Firenze, d’accordo e col sostegno della Regione, hanno concentrato tutta l’attenzione sulle stufe a pellet e sui caminetti, mettendo in secondo piano l’inquinamento da traffico, in particolare i veicoli diesel, produttori del PM10 più pericoloso per la salute umana.

Se per esempio si ripetesse la situazione dello scorso gennaio, con alti livelli di inquinamento e di superamento delle soglie di polveri fini, non ci sarebbe nessun blocco delle auto diesel euro 2 e 3 e a benzina euro 1, che riguarderebbero 60,855 auto su un totale di 656.758 in tutta la provincia di Firenze.

Certo, il PAC ribadisce la necessità di usare i mezzi pubblici, la mobilità condivisa e sostenibile, ma senza incentivi e agevolazioni queste dichiarazioni di intenti suonano come una beffa. Così come è paradossale l’attuale collocazione di alcune centraline di rilevazione della qualità dell’aria, a cominciare da quella collocata ai giardini di Boboli e di viale Bassi.

Al di là delle forti critiche di fondo, ho cercato in Consiglio di rendere più efficace il PAC, presentando 9 emendamenti e 17 ordini del giorno, in larga parte sottoscritti anche dal gruppo Firenze riparte a sinistra. I quattro emendamenti approvati dal Consiglio riguardano in particolare gli incentivi per la sostituzione delle caldaie più obsolete, a partire da quelle a gasolio maggiormente inquinanti, e la ripresa degli incentivi per l’acquisto dei veicoli elettrici, dalle bici ai motorini, dalle auto ai veicoli commerciali. Gli altri due emendamenti approvati riguardano l’estensione progressiva e permanente del divieto alle auto euro 1 a benzina ed euro 2 diesel a tutto il territorio fiorentino e il rinnovo del parco mezzi del Comune, sostituendo i veicoli più inquinanti.

Sono stati invece bocciati quegli emendamenti che cercavano di rendere più stringenti ed efficaci i blocchi del traffico, nel caso fossero realizzati: l’estensione dei divieti ai diesel euro 4 e l’orario continuativo senza finestre dei blocchi, proposti considerando che s’interverrebbe solo in caso di criticità elevata e quindi con serie conseguenze sulla salute pubblica.

Con i 17 ordini del giorno, che saranno presto all’esame della commissione Ambiente del Comune, ho proposto fra gli altri progetti riguardanti gli incentivi per chi si reca in bici al lavoro o allo studio, agevolazioni per il trasporto pubblico e per il car sharing, mentre per il bike sharing, ho richiesto bici con pedalata assistita, cargo bike e la dotazione di seggiolini per bambini. In ultimo ho posto la questione delle centraline, evidenziando i dubbi sula rappresentatività di quella collocata nei giardini di Boboli e la necessità di spostarla in una piazza dell’Oltrarno o nella zona di Peretola, dove si potrebbe già collocare una centralina mobile per un primo monitoraggio dell’aria.

Tutti i progetti proposti avranno bisogno della copertura nel bilancio comunale per essere realizzati, e non a caso ho presentato degli ordini del giorno che propongono di partecipare al bando del ministero dell’Ambiente per trovare i necessari finanziamenti. Ma è sconcertante che recentemente l’amministrazione abbia annunciato di aderire al bando ministeriale con progetti minimi e scontati, quali una campagna di educazione stradale (Vigilandia), l’accompagnamento a piedi degli alunni a scuola (Pedibus), l’acquisto di mezzi di trasporto a basse emissioni per trasporto degli scolari, la realizzazione di nuovi marciapiedi intorno alle scuole. E’ evidente che per la lotta allo smog del Comune e della Regione stanno concentrandosi sul contrasto alle stufe a pellet e ai caminetti, come se il traffico e i mezzi diesel non influissero sulla qualità dell’aria soprattutto in zone come la Piana dove persistono con progetti malsani quali inceneritore, aeroporto e la terza corsia A11, che rendono critici anche progetti condivisibili come la nuova Mercafir ed il nuovo stadio.

*Miriam Amato

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Miriam Amato

Miriam Amato, Consigliera Comunale del Comune di Firenze,aderente a Potere al Popolo. Attiva su tematiche ambientali e sociali, dalla lotta agli inquinanti come: Pesticidi, Inceneritore, Smog, alle Grandi opere inutili: Aeroporto, Tav, Tramvia .

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