Un margine che sfugge. Carla Lonzi e l’arte in Italia

Un margine che sfugge di Laura Iamurri – libro che verrà presentato a Firenze presso la Biblioteca delle Oblate il 4 maggio alle ore 21 – costituisce una ricca fonte di notizie e riflessioni su Carla Lonzi, storica dell’arte e femminista che ha svolto un ruolo centrale nella cultura italiana del dopoguerra.

Nata a Firenze, allieva dello storico dell’arte Roberto Longhi, Lonzi è stata autrice di una serie di testi critici sull’arte dotati di una forte vena innovativa, culminata nel testo “Autoritratto” del 1969 che fu il suo canto del cigno, in seguito al quale si volse esclusivamente alla pratica politica, alla teoria e alla scrittura di testi femministi.

Il libro di Iamurri si avvale di una cospicua ricerca di documenti anche inediti e illustra con efficacia la capacità di rivoluzionare il linguaggio collegato al fatto artistico, un modo nuovo di fare critica che privilegia il rapporto con l’artista, in luogo della visione tradizionale unicamente incentrata sull’oggetto della sua arte.

Viene in tal modo inaugurato un percorso relazionale fra soggetti (artista e critica) che si rivela particolarmente prezioso nell’incontro con Carla Accardi, pittrice con la quale Lonzi darà vita al gruppo femminista di Rivolta Femminile: è appunto dalla relazione privilegiata fra loro che si crea il nesso fra un modo nuovo di vivere e intendere l’arte e l’analisi della storia delle donne, letta attraverso la lente del femminismo.

Un percorso di pensiero e di pratiche eccezionalmente innovative che questo libro illustra con ampiezza e precisione, contribuendo al ricordo di una intellettuale di vaglia che ha contribuito ad arricchire culturalmente la città di Firenze.

Maria Grazia Campari