Comune di Firenze. Un Bilancio solo elettorale

E’ solo elettorale il bilancio di previsione 2018, approvato a fine dicembre in Consiglio Comunale dalla maggioranza Pd e Articolo 1-Mpd. Serve al sindaco per finanziare il completamento della tramvia linea 2, con allungamento a Sesto, e della 3, e per iniziare la linea 4, E ancora serve al sindaco per arrivare alla scadenza del mandato e chiedere la rielezione per completare altre opere stradali iniziate: con altri mutui, addirittura 54,9 milioni previsti nel 2019, e con almeno 34,1 milioni di trasferimenti da RFI,,come compensazione della TAV, se riparte il cantiere dell’inutile tunnel a Campo di Marte.

Dei 422,4 milioni di euro previsti dal piano degli investimenti in opere per il 2018 circa 342,5 milioni vengono utilizzati per finanziare le varie tramvie, Le linee 2 e 3 succhiano dal bilancio comunale 16,8 milioni, di cui 10,8 milioni in mutui e 6 milioni in alienazioni nel 2018, più altri 13,2 milioni in mutui nel 2019, mentre per il prolungamento della linea 2 dall’Aeroporto verso il Polo scientifico Sesto Fiorentino vengono utilizzati 80 milioni di fondi europei, 20,2 milioni grazie all’ex Governo Renzi col Patto per Firenze e 50,9 con Project financing. Senza dimenticare la futura linea 4 Leopolda-Piagge (al posto della linea ferroviaria), per la quale sono previsti 114,5 milioni dal Governo con Patto di Firenze e Sblocca Italia e 47 milioni di Project.

Nel 2018 le altre opere pubbliche verrebbero realizzate con i mutui a carico del Comune, per complessivi 34,2 milioni di euro (compreso le tramvie 2 e 3), e con i proventi dalle alienazioni mobiliari e immobiliari, per complessivi 23,9 milioni di euro.(sempre compreso le tramvie 2 e 3). Ma nel 2019 le opere stradali verrebbero realizzate con le risorse trasferite da RFI anche se entro questo mandato sarà difficile vedere realizzati gli interventi previsti, così che Nardella chiederà la rielezione per il loro completamento: il risanamento di Piazza San Marco, la riqualificazione di Piazza Alberti, il Master plan delle Cascine e la risistemazione di via Guelfa e Panicale, solo per citare gli esempi più significativi.

Sul bilancio ho presentato degli emendamenti, con l’intento di spostare i finanziamenti certi, con mutui, dalla “riqualificazione” di alcune piazze alla riqualificazione delle scuole. Con le mie proposte ho chiesto di garantire la messa in sicurezza di 12 istituti scolastici e risorse per le Biblioteche comunali. Invece di finanziare con mutui la pavimentazione e l’arredo di piazzale Michelangelo, di piazza Goldoni e di piazza Nannotti, per un totale di 1,9 milioni, ho chiesto di preferire gli interventi sulla scuola elementare Desiderio da Settignano, sulla Guicciardini, sulla scuola primaria Ambrosoli, sulla scuola dell’infanzia Daddi, Laura Poli, Ciardi, sulla primaria Anna Frank, sulla palestra della scuola Montagnola, sui servizi igienici della scuola materna Boccaccio, sulla messa a norma della scuola elementare Villani, aggiungendo anche il finanziamento per le Biblioteche Comunali. Per il verde urbano ho chiesto di incrementare le alberature utili alla intercettazione degli inquinanti ambientali, quindi per la riduzione di CO2, limitando le sostituzioni per gli alberi effettivamente a rischio, in classe D come da VTA, che indica lo stato di stabilità e salute di ogni singola pianta. Infine ho proposto di anticipare al 2018 gli interventi di mitigazione dell’inquinamento acustico lungo la viabilità, posticipando la ristrutturazione funzionale del velodromo delle Cascine.

Tutti gli emendamenti sono stati bocciati dalla maggioranza Pd e Articolo 1-Mpd, senza alcun commento e discussione in aula.

Miriam Amato