Gli stregoni delle grandi opere ballano intorno al fuoco di Borgo Panigale

Lunedì scorso, in un tardo pomeriggio di una giornata caldissima, mentre l’italia si stava interrogando sulle dinamiche dell’incidente avvenuto sul raccordo autostradale di Borgo Panigale con il bilancio dei feriti ancora non definitivo alcuni esponenti di primo piano del PD stavano già ballando intorno al fuoco che ha devastato una parte di Bologna. Michele Anzaldi, deputato PD, cinguettava saputo dal suo profilo Twitter “La grave esplosione di Borgo Panigale è stata causata dal mancato stop di un’autocisterna, come si vede dal video. Ecco a cosa serve la Tav, a far viaggiare più merci su rotaia e ridurre il numero di camion in strada, a ridurre il rischio che una distrazione provochi una strage”. Poco dopo, quasi in apertura di In Onda di La Sette gli ha fatto eco l’ex-ministro dei trasporti Del Rio dicendo che i governi precedenti a guida piddina hanno spostato negli ultimi 3 anni il 12% in più del trasporto merci da gomma a ferro nel mezzogiorno e, udite udite, hanno anche l’idea di far viaggiare le merci sulla TAV.
Anche L’Espresso rilancia ad orologeria sui social un’inchiesta intitolata ‘Tir licenza di uccidere’, realizzata dal bravo reporter Fabrizio Gatti il 31 marzo 2008, esattamente 10 anni 4 mesi fa. Inchiesta ottima che però, al di là del titolo, si concentra sulle terribili condizioni di lavoro dei conducenti.

Quale occasione migliore, si saranno detti, per rilanciare la Torino – Lione e le altre tratte dell’alta velocità rimesse in discussione, se non quella di sfruttare una tragedia che conta un morto e circa 100 feriti? Al contrario i due incidenti automobilistici che, nel foggiano, sono costati la vita a 16 lavoratori di origine africana non sembrano aver condotto gli stessi a particolari riflessioni sulla sicurezza.

Vorremmo ricordare a questi signori un paio di cose.

Prima di tutto, Viareggio notte del 29 giugno 2009
Il deragliamento di un treno che trasportava GPL costò la vita a 32 persone e ne ferì altre 25. Per quella strage il Tribunale di Lucca ha emesso 23 condanne in primo grado per disastro ferroviario, incendio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali. Tra questi anche Mauro Moretti, ex ad Ferrovie dello Stato ed ex ad Rfi, condannato a 7 anni. Un uomo di fiducia del PD. Del resto la sensibilità deve essere di casa da quelle parti, visto che Moretti definì la strage ‘Uno spiacevole episodio’. Al di là dell’impegno lodevole di spostare parte del trasporto merci su ferro, la sicurezza è un problema che va al di là del trasporto su gomma o su ferro. La sicurezza prevede investimenti e non avidità, la sicurezza di solito viaggia in direzione contraria rispetto alle privatizzazioni.

Vorremmo inoltre ricordare che non abbiamo mai visto le merci viaggiare sulle linee ferroviarie ad alta velocità e che dopo 20 anni di Frecciarossa da Milano a Napoli le merci continuano a viaggiare stipate su tir che percorrono l’Autostrada del Sole. E dire che ce n’è stato di tempo per fare questo cambiamento, ma guarda un po’ il PD stava partorendo questa brillante idea proprio quando buona parte dei suoi elettori ha deciso di non rivotarlo.

Finiamo con una considerazione. Visto che all’interno dell’attuale sciagurato governo su questo tema è in atto una spaccatura tra Lega e 5 Stelle e la Lega, con Salvini in prima linea, difende le grandi opere dalla TAV al TAP, il Pd ha intenzione di offrire al leader leghista un’ulteriore occasione per rafforzarsi? Forse contano di più gli interessi bipartisan che girano intorno alle grandi opere che il razzismo e la violenza verso gli stranieri che Salvini sta diffondendo come un veleno nel paese? Questo PD sembra non voler smettere di far danni nemmeno dai banchi dell’opposizione. Non vorremmo che, andando avanti così, con il razzismo e il fascismo che stanno riprendendo forza, la cura del ferro all’Italia la facesse un novello Eichmann.