#LaBuonaScuola non è un’azienda

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studenti-in-piazza-FirenzeAvete visto lo spot uscito su You tube in cui Matteo Renzi presenta il documento online denominato “Buona Scuola”? Con il protagonismo che lo caratterizza il “giovane” premier afferma: “Vi propongo un patto, un patto educativo, non l’ennesima riforma, non il solito discorso che propongono tutti i politici”. “Noi diciamo basta ai precari e alla “supplentite”, ma ci vuole anche il coraggio di dire che si devono giudicare gli insegnanti e che gli scatti di stipendio devono essere sulla base del merito e non dell’anzianità”.

Prendiamo in esame alcuni dei 12 punti in cui si articola la proposta del governo che per inciso è stata redatta dal duo Fusacchia e Luccisano, figure non certo competenti nell’ambito della didattica scolastica ma presi in prestito direttamente dal WTO e dall’ultimo G8 svoltosi in Italia.

Punto 1:”Assumere tutti i docenti. Non è proprio così, resterebbero comunque esclusi centinaia di migliaia di iscritti nelle varie graduatorie di cui 121.000 neo abilitati! Gli stanziamenti previsti per queste assunzioni non sono arrivati e nel Documento di Programmazione Economica è prevista la metà della somma necessaria per il primo anno, circa 500 milioni di Euro; assumere poi chi ha svolto almeno tre anni di insegnamento nella scuola italiana è un atto dovuto, poiché l’Italia rischia una multa di 4 miliardi da parte dell’Unione Europea per aver trasgredito la norma comunitaria in cui si afferma che non si possono perpetuare contratti precari per oltre tre anni!

Punto 2 : “Le nuove opportunità per tutti i docenti. Formazione e Carriera” . Un gruppo di lavoro ci dirà tra breve (tre mesi a partire dalla pubblicazione del vangelo renziano) quale sarà il quadro delle competenze del Docente, non più Saperi Disciplinari, che secondo gli arguti estensori sono codificati e facili da trasmettere, ma Modi di Pensare ( creatività, pensiero critico, problem solving, decision making, capacità di apprendere). Il Sistema Nazionale di Valutazione tramite gli Invalsi selezionerà i buoni docenti da quelli cattivi che verranno ammaestrati ad essere competenti con la Formazione Obbligatoria indicando come e cosa deve essere insegnato. Qui c’è un nodo fondamentale che riguarda l’aggiornamento dei docenti che si trasforma da diritto a dovere limitando la Libertà di Insegnamento sancita dalla Costituzione. (art. 33 comma 1: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento).

Punto 3: I dirigenti Scolastici, a cui verrà conferito un potere assoluto potranno consultare il Registro Pubblico degli insegnanti a cui avranno accesso anche i genitori e dove saranno visionabili i Curriculum degli insegnanti con i crediti ottenuti e la valutazione dell’aspetto reputazionale e economico. Di modo che il Dirigente potrà decidere quale”squadra mettere in campo per giocare la partita educativa” e quindi chi assumere e chi licenziare in maniera arbitraria saltando le varie graduatorie.

Punto 4 : “La scuola fa carriera: Qualità, valutazione e merito”. Al punto 4 del papello renziano si afferma in maniera perentoria che va cambiato il sistema degli scatti stipendiali e che ogni 3 anni solo 2 professori su 3 avranno in busta paga 60 euro netti in più. Attualmente tutti i docenti e gli Ata percepiscono il primo scatto di anzianità dopo 8 anni, i successivi scatti ogni 6 anni per un totale massimo di 6 scatti. Dal 1 Settembre 2015 questo sistema verrebbe azzerato e chi si trovasse ad esempio all’ottavo anno perderebbe tutta l’anzianità maturata e dovrebbe iniziare la competizione per gli scatti di merito, il primo dei quali scatterebbe solo nel 2018 , “A fine carriera i docenti migliori potranno guadagnare 9000 € netti in più rispetto allo stipendio base, cioè circa 2000 € netti in più di quanto guadagnerebbero con il sistema attuale(pag. 54). Ma su 100 docenti solo 66 potranno prendere quei 9000 in più e solo se saranno sempre i più bravi. Mettendo gli insegnanti gli uni contro gli altri e affossando la collegialità hanno trovato il modo di tagliare e non di investire come viene sbandierato, come il peggiore padronato privato che lucra sui salari a cottimo! Per dividere ulteriormente il 66% dei bravi docenti all’interno di ogni Istituto si introduce la figura del super bravissimo, il docente Mentor, scelto tra coloro che per tre trienni consecutivi avranno conseguito gli scatti di merito. Visto che ci vorrebbero 9 anni dall’entrata in vigore del nuovo sistema in un primo momento il Mentor verrà scelto dal Nucleo di Valutazione nominato dal Dirigente, Nucleo che deciderà sulla base di indicatori preparati dagli Invalsi chi saranno i bravi e i somari. I compiti di questo Super docente sono: seguire la valutazione per la scuola, sovrintendere alla formazione dei colleghi,accompagnare il percorso dei tirocinanti, aiutare il preside nei compiti più delicati alla valorizzazione delle risorse umane. Lo stato giuridico dei docenti li vede come dei professionisti con pari dignità e liberi di scegliere come insegnare. Già con il Sistema dei Test Invalsi vengono focalizzati e standardizzati solo due ambiti: Italiano e Matematica, mettendo in secondo piano le altre intelligenze che costituiscono l’essere umano. Introducendo figure gerarchiche e di controllo dell’operato degli insegnanti e stabilendo dei parametri di valutazione dell’insegnamento si introduce un pericoloso elemento autoritario all’interno della scuola. Siamo in piena aziendalizzazione e gerarchizzazione della figura del docente, con alcuni di questi che assegnano premi e punizioni ad altri ponendoli nei fatti in posizione subalterna.

Termino questa breve esposizione su due punti: il primo riguarda gli Organi Collegiali rivisitati, aperti agili, efficaci potremmo dire Geneticamente Modificati come il Collegio dei Docenti che non sarà più decisionale riguardo l’attività didattica ma sarà solo consultivo, perdendo così la sua importante funzione di strumento per la democrazia scolastica garantita tuttora dalla Legge dei Decreti Delegati anche se ridimensionati dall’introduzione della figura del preside manager prevista dalla Legge sull’Autonomia del 1997. Il secondo punto prevede la trasformazione del Consiglio di Istituto che sarà ribattezzato Consiglio dell’Istituzione Scolastica in cui entreranno le Aziende Private con Finanziamenti e diritto di voto. Le aziende oltre a condizionare la politica scolastica avranno manodopera gratuita con l’introduzione agli Istituti Tecnici di 200 ore di tirocinio gratuito. E’ facile capire che le scuole saranno influenzate da questi soggetti privati che non perseguiranno certo l’interesse pubblico.

La Buona Scuola è il colpo definitivo alla Scuola Costituzionale, pubblica, gratuita, laica, per e di tutti che forma il cittadino, critico, competente, consapevole dei propri diritti e doveri. Il disegno di Renzi, che poi è quello dell’oligarchia economico-finanziaria che detta l’agenda politica in Europa è quello della cancellazione dello Stato sociale, dei diritti e delle tutele, delle conquiste popolari e dei lavoratori che hanno mitigato gli effetti devastanti della logica del Profitto. Con il Job Act si cancellano definitivamente i diritti conquistati dai lavoratori, con il Piano Casa si agevola la speculazione edilizia e si colpisce ferocemente chi, costretto per necessità, occupa una casa, con lo Sblocca Italia si dà mano libera alle privatizzazioni e alla svendita dei Beni Comuni, con la Buona Scuola si cerca di introdurre definitivamente una concezione aziendalistica, funzionale al mercato del lavoro, flessibile, precario, senza diritti e con salari decisi unilateralmente dal datore di lavoro. Il docente asservito e ricattato diventa somministratore di quiz e di didattiche ministeriali .

Per questi motivi il Piano Scuola è irricevibile e va rispedito al mittente con la mobilitazione e una serrata e seria discussione sulla Scuola come Bene Comune, la didattica, la libertà di insegnamento. Per questo abbiamo scioperato insieme agli studenti il 10 ottobre e ci prepariamo sempre insieme a loro allo Sciopero Sociale, Generale il 14 Novembre con concentramento a Firenze in Piazza San Marco alle ore 9.00.

Flavio Coppola – Cobas Scuola

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