Pulizia strade: auto non più rimosse e addio alle ganasce

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2010-02-04 13:39:37

><p>[La Repubblica Firenze, 04/02/2009]<br />Pulizia strade, addio all’incubo delle ganasce e del carrattrezzi che porta via l’auto. Dal primo marzo scatta la rivoluzione di Renzi: per chi dimentica la macchina nel parcheggio sotto casa durante la notte di pulizia del Quadrifoglio, niente più rimozione forzata in depositeria né blocchi metallici alle ruote dell’auto. Si rischia solo la multa per divieto di sosta, 36 euro, ma non si sarà più costretti a pagare 120 euro per sbloccare le ganasce o 90 euro per i costi di trasporto e custodia nella depositeria comunale di Novoli. <br />E’ una svolta che Renzi ammette di aver iniziato ad accarezzare già dalla campagna elettorale ma che ha annunciato solo ieri e che partirà in contemporanea con l’operazione «sweepy jet», cioè con l’uso sistematico della macchina pulitrice che permette di lucidare le strade senza necessità di spostare l’auto almeno nella metà delle strade fiorentine (si partirà da Campo di Marte). Proprio in questi giorni Palazzo Vecchio e Quadrifoglio stanno definendo i dettagli della rivoluzione: l’auto si dovrà spostare una volta ogni mese (forse ogni due), nel resto delle pulizie potrà rimanere dov’è. E se ci si dimentica di spostarla quando si è tenuti a farlo non si rischiano le ganasce («medievali», dice Renzi) o il carro attrezzi. «Firenze città "deganascizzata"», è il proclama. Lo stesso Quadrifoglio ritiene utile la mossa: ganasce e carro attrezzi fanno perdere tempo, è la tesi. Oggi a gestire il servizioè Sas, spa al 100% del Comune: Palazzo Vecchio sostiene che abolendo le ganasce le casse comunali non perderanno soldi, Alessandri del Pdl chiede «che fine faranno i 60 lavoratori che oggi si occupano del servizio». <br />Il sindaco ha annunciato il nuovo provvedimento ieri al termine della giunta che ha approvato il bilancio preventivo 2010. <br />Una manovra da 1 miliardo di euro ma «diversa dal passato», annuncia Renzi esplicitando per la prima volta l’intenzione di trasferire nel multiplex (mai aperto) di via Forlanini la sede di 46 uffici comunali oggi sparsi per la città. Immobiliare Novoli, proprietaria, chiede 100 milioni: la trattativa è in corso, Renzi annuncia di esser pronto a vendere tutte e 46 le sedi (ricavando 110 milioni) nell’intenzione di trasferire tutto. Nel capitolo alienazioni d’altronde Palazzo Vecchio inserisce una previsione teorica d’incasso di 400 milioni di euro. Renzi non precisa però quanti e quali tagli saranno fatti sui capitoli di spesa. <br />«Non si può fare un calcolo», spiega solo annunciando che lo standard dei servizi non sarà intaccato e che semmai si taglierà «sugli sprechi» e sul sistema di contribuzione «a pioggia» di cui negli anni hanno beneficiato le associazioni culturali e quelle che si occupano di assistenza sociale. <br />Nel documento contabile appena varato si prevedono 42 milioni di euro di incasso multe contro i 51 del bilancio 2009, 7 milioni di euro in più rispetto al 2009 dalla Cosap (la tassa per il suolo pubblico per cantieri e mercati), 1 in più dalla pubblicità, 3 in più dal piano sosta (ci saranno le «strisce viola») e un altro milione dai nidi e dalle mense (la fascia più alta passa da 390 a 490 euro). Di «buchi» il sindaco non vuol sentire parlare: «Invenzioni» ripete confermando che semmai si spenderanno 47 milioni per tappare le buche, si taglieranno 1,5 milioni di euro dal capitolo acquisti, il 10% dalla spesa delle bollette e il 10% proprio dalle spese per l’ufficio del sindaco. Sul nuovo bilancio pesano anche 5,7 milioni di euro di passivi sugli swap, i contratti di «finanza creativa» che ora l’assessore al bilancio Angelo Falchetti vuole ricontrattare con le banche. Il 30 aprile, annuncia pure il sindaco, una «notte bianca». <br />di Ernesto Ferrara</p>

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