"Urbanistica a colpi di favori" 17 indagati nel Mugello

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2010-02-04 13:32:20

><p>[La Repubblica Firenze, 04/02/2009] <br />Non si fermano le inchieste che mettono sotto accusa la gestione del territorio da parte di amministratori targati Pd. Ieri è stata la volta di Barberino, comune mugellano di poco più di 10 mila abitanti, interessato da grandi lavori pubblici come la variante di valico e la terza corsia dell’Autostrada del Sole, e ora investito da un’inchiesta nella quale si ipotizzano i reati di abuso d’ufficio, corruzione, falso, peculato. Su mandato del pm Leopoldo De Gregorio, gli investigatori della polizia stradale hanno eseguito ieri 17 perquisizioni, notificando altrettanti avvisi di garanzia all’ex sindaco Gian Piero Luchi, all’ex vicesindaco e assessore all’urbanistica Alberto Lotti, all’assessore regionale alla cultura e commercio Paolo Cocchi (che è stato sindaco di Barberino dal ’90 al 2000), al consigliere regionale Gianluca Parrini, all’ex assessore comunale al commercio Daniele Giovannini, (tutti Pd), all’ex responsabile ufficio gestione del territorio, architetto Paolo Pinarelli, al geologo della Regione Eneo Host, all’architetto della Provincia Davide Cardi, al geometra Giovanni Guerrisi, al fratello dell’ex sindaco Luca Luchi, agli imprenditori Alessandro Lenzi, Danilo Cianti (Mugello Lavori) ed Elvio Ciolli (Cielo Immobiliare). L’indagine, partita da una serie di esposti sullo spostamento del casello autostradale e su presunti favori nei confronti dell’outlet realizzato dagli imprenditori Fratini, ha portato alla luce – secondo le accuse – «una "pluralità di centri di interesse" operanti su Barberino, il cui unico tratto comune è rappresentato dalla strumentalizzazione delle scelte urbanistiche, così da piegare il concreto assetto del territorio a specifici fini egoistici». <br />L’ex sindaco Gian Piero Luchi è indagato per abuso d’ufficio con suo fratello Luca, con l’ex vicesindaco Lotti e con l’architetto Pinarelli: avrebbe favorito il fratello nella lottizzazione di Sottocastello. L’imprenditore Alessandro Lenzi sarebbe stato a sua volta favorito da Lotti (suo grande amico)e Pinarelli per lo scambio fra due aree. L’ipotesi di accusa per tutti e tre è corruzione. <br />Paolo Cocchiè indagato con Lotti e con l’imprenditore Danilo Cianti per abuso d’ufficio: secondo la procura, Cianti sarebbe stato favorito nella scelta della discarica di Prugnana, destinata ad accogliere terre e rocce di risulta dei lavori di Autostrade. Il consigliere regionale Gianluca Parrini è indicato come altro attivo favoreggiatore di Cianti, che avrebbe aiutato nella sua ricerca di autorizzazioni per l’apertura di nuove cave e messo in contatto con l’architetto della Provincia Davide Cardi (per tutti l’ipotesi è abuso d’ufficio). Cianti a sua volta è sotto inchiesta per corruzione del geologo regionale Eneo Host. L’ex assessore Daniele Giovannini è indagato per abuso d’ufficio per favori alla società Bahia, che gestiva una spiaggia attrezzata sul lago di Bilancino. Elvio Ciolli è indagato con il fratello Bruno (ex geometra dell’urbanistica di Firenze) per una presunta corruzione di Lotti. Il quale, con l’architetto Pinarelli, è sotto inchiesta per abuso d’ufficio per il canale preferenziale che sarebbe stato riservato al progetto di ampliamento dell’outlet di Barberino, realizzato da una società degli imprenditori Fratini. L’outlet – grande pomo della discordia, fonte di ricchezza per molti e di impoverimento per altri – è uno dei grandi protagonisti dell’indagine che, avviata oltre due anni fa,è rimasta bloccata per9 mesi in attesa di una decisione del gip (che ha infine respinto 5 richieste di arresti domiciliari) ma prosegue per l’accertamento di altri presunti illeciti.<br />di Franca Selvatici</p>

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