Fuori Casa Pound da Coverciano, da Firenze e da ogni città

casapound2Nelle scorse settimane si è saputo che Casa Pound vorrebbe mettere radici a Coverciano, con l’apertura di un piccolo covo formalmente destinato ad una associazione paravento, il Bargello. Giustamente il quartiere ha iniziato ad organizzarsi e mobilitarsi per evitare tale presenza: c’è una assemblea antifascista che si riunisce ogni giovedì al circolo La Loggetta, una raccolta firme che sta circolando in tutta la città, ci sono stati volantinaggi alle scuole e nelle strade del quartiere, un presidio sabato 17 con grande spiegamento di forze dell’ordine a protezione di una decina di teste … rasate provenienti anche da fuori Firenze.

Giusto il giorno dopo, a Cremona, una banda di una cinquantina di fascisti di Casa Pound, provenienti anche da Brescia e Mantova, hanno compiuto una aggressione premeditata e organizzata nei confronti del Centro Sociale Dordoni, dove erano presenti otto attivisti, picchiati selvaggiamente con spranghe e bastoni, tanto che uno di loro, Emilio, è in coma, in pericolo di vita, dopo essere stato colpito alla testa ripetutamente con una spranga e preso a calci mentre era a terra privo di sensi. Solo l’intervento dei suoi compagni presenti lo hanno sottratto alla violenza dei picchiatori fascisti, speriamo non troppo tardi. Incredibilmente le forze dell’ordine, pur di fronte a un tentato omicidio, non hanno preso alcun provvedimento, lasciando andare via i criminali fascisti indisturbati. Non contenti, hanno indagato 4 attivisti del CSA Dordoni presenti.

Cosa sia Casa Pound è stato detto tante volte, ma conviene ribadirlo. E’ una organizzazione dichiaratamente fascista, con tutto l’armamentario del caso, dai busti di Mussolini ai saluti romani. Ma è anche l’organizzazione cui apparteneva Gianluca Casseri, che qui a Firenze ha sparato a tre senegalesi uccidendone due e ferendo gravemente il terzo. E’ costantemente al centro di episodi di violenza, non tanto a Firenze dove sono talmente pochi da doversi nascondersi dietro le divise di polizia e carabinieri, ma in particolare nel Lazio, in Abruzzo, in Campania, e in altre regioni, è lungo l’elenco di ragazzi picchiati e spesso accoltellati, perché di sinistra, perché antifascisti, perché neri, da queste novelle squadracce che agiscono sempre tanti contro uno o contro pochi. Come a Cremona.

Casa Pound, in particolare a Roma, dove si è rafforzata grazie ai favori del sindaco Alemanno, che ha trovato casa, lavoro e finanziamenti per una miriade di esponenti della destra radicale, è invischiata nel sottobosco che sta pian piano emergendo con l’inchiesta MafiaCapitale, fra traffico di droga, sistema Mokbel, occupazione del potere, vecchi camerati, amicizie potenti.

Un sottobosco in cui hanno prosperato tutte le componenti della destra estrema, perfettamente a loro agio nello sguazzare negli angoli più putridi del potere, nell’accumulare soldi preferibilmente sporchi, nel trafficare sottobanco, mentre gridano stentorei slogan contro il sistema.

Perché, e questo è il dato politico, le formazioni neofasciste sono i cani da guardia del potere, e del sistema, al di là delle posizioni di facciata. Sono professionisti nel fomentare le guerre fra i poveri, nel sobillare l’odio verso il diverso. Italiani contro stranieri, proletari contro immigrati, cattolici contro tutti gli altri, tutti contro gli omosessuali. E’ impressionante la lista dell’odio di questi soggetti, animatori di guerre e battaglie che non impensieriscono affatto il potere, che non cercano neanche le radici di quella ingiustizia sociale che produce la povertà e la disperazione su cui campano come parassiti. E che nella migliore tradizione neofascista, fanno invocare a gran voce più ordine e sicurezza.
Per questo sono protetti e spesso coccolati dalle forze dell’ordine, che in più occasioni hanno mostrato conoscenze e connivenze.

Anche per questo, non bastasse il loro dichiararsi fascisti, occorre una mobilitazione decisa ovunque vogliano aprire sedi, fare attività, spargere il loro odio.

Per questo non ci uniamo al coro di chi si indigna per la manifestazione di Cremona. Un covo fascista da cui è partita un’aggressione infame che ha ridotto in fin di vita un attivista di un centro sociale, la polizia che non procede incredibilmente contro gli aggressori e poi ne difende la sede.

Quel covo va chiuso, come tutti gli altri, con buona pace di chi pensa che l’antifascismo sia qualcosa di antico, o che con questi picchiatori si debba interloquire, parlando magari di filosofia.

Nessuno spazio per i fascisti, fuori Casa Pound da Coverciano, da Firenze e da ogni città.

«Ma c’è ancora il fascismo? C’è. Ha ritrovato il suo viso di 50 anni fa. Prima delle camice nere, il viso della conservazione che sul mercato politico offre ancora a buon prezzo gruppetti provocatori, perché il poco fascismo visibile mascheri il molto fascismo invisibile. La vostra coscienza cos’ha da dire? Bisogna scegliere, bisogna decidere. Il destino è solo vostro. Rispondete»                                                         Franco Fortini, 1963

*Maurizio De Zordo, antifascista e attivista laboratorio politico perUnaltracittà