Semi di resistenza

laterratremaDell’Expo 2015 di Milano abbiamo conosciuto lo sperpero di denaro pubblico, i casi di corruzione, l’infiltrazione della criminalità organizzata, la costruzione di grandi opere e fabbricati inutili, i contratti di lavoro usa e getta. Un bel pacchetto completo, contro cui a Milano un comitato locale si è sempre battuto, con la solidarietà di tutta la società attiva da ogni parte d’Italia.

Ma non meno importante è il contenuto che si è voluto dare a questa manifestazione da parte del governo italiano. Come si sa, il tema centrale è l’alimentazione e su questo terreno la visione delle multinazionali che controllano le filiere agroalimentari e dominano i mercati non può che essere inconciliabile con chi sostiene un modello che sia in grado di garantire il diritto all’alimentazione in tutto il pianeta. Così com’è inconciliabile legarsi in partnership alle multinazionali dell’acqua con l’affermazione del diritto universale dell’accesso all’acqua potabile.

A Milano viene lanciato il Protocollo mondiale del cibo, sotto la regia di una nota multinazionale italiana: all’opposto di questa visione sono nate a Milano e in tutta Italia iniziative in difesa del diritto alla terra, alla sovranità alimentare, all’acqua, a un cibo sano.

Come già abbiamo sperimentato nelle lotte per l’acqua pubblica, emerge poi il ruolo delle multinazionali che diventano attori di governo, sostituendosi a quelle istituzioni che dovrebbero rappresentare i cittadini e che invece si fanno da parte in nome dello sviluppo. Sviluppo sì, ma quello dei profitti.

Roberto Spini
attivista di Attac Italia, del Forum per l’acqua e di perUnaltracittà


Ecco il testo, davvero molto interessante, elaborato da La Terra Trema. Una chiamata a raccolta per un’agricoltura contadina libera da OGM e monopoli e per una diffusione dei prodotti della terra e del cibo diffusa e autogestita.

Semi di resisenza
Prima, durante e oltre l’Expo di Milano

Chiamata a raccolta

Manifesto per la Terra
21-22 Marzo 2015, Milano

Ai contadini e alle contadine.
Vi invitiamo il 21 e 22 marzo a partecipare con i vostri semi, le vostre narrazioni e le competenze a quelle che ci auguriamo diventino due grandi giornate di partecipazione e scambio con presenze nazionali e internazionali.
Due giornate aperte al libero scambio di semi e di sapere, al confronto e all’approfondimento nella speranza che si possano sviluppare nuove progettualità,  connessioni e relazioni per dar maggior forza a quello che già facciamo.

Questa Terra è una, unica, coltiviamola bene.

Per quanti, contadini, vignaioli, allevatori, orticoltori di campagna e di città, per quanti abbiano a cuore anche un vaso sul balcone, per quanti sentono il marrone sotto le unghie e vorrebbero, nelle situazioni più disparate, avvicinarsi alla Terra, sentirne il suo profumo, rivivere con il ciclo delle stagioni e del migrare degli uccelli.

Per quanti della Terra vivono e ritengono che il cibo non sia una merce e la Terra non sia un supermercato, che l’agricoltura, il coltivare la Terra non sia un’attività estrattiva, che essere contadino comporti in sé un dovere di conservazione e di rispetto, oltre alla giusta percezione di un reddito dignitoso.

Per tutte e tutti quanti, nelle campagne, nelle città, si riconoscano in un modo diverso, armonico, ecologico, naturale di rapportarsi alla Terra, noi chiamiamo a raccolta.

Per costruire un forte, per quanto variegato, biodiverso, egualmente arrabbiato nuovo Fronte degli Orti, urbani e periurbani.

Chiamiamo a raccolta perché uniti siamo più forti, perché vogliamo conoscerci, scambiare idee, pratiche e saperi, perché vogliamo coltivare e condividere la buona semenza, vogliamo coltivare e condividere ogni conoscenza.

Chiamiamo a raccolta per discutere, confrontarci, con quanti, e sappiamo tanti, in Italia e fuori dall’Italia, si stringono forte alla Terra.

Chiamiamo a raccolta perché dalla lotta per la Terra nasca una prospettiva di una liberazione che non metta al centro gli egoismi di mercato, le aspettative della finanza, ma i bisogni di chi lavora e di chi abita questa Terra.

Chiamiamo a raccolta perché quello che ci prospetta l’Expo imminente “Nutrire il pianeta” è ipocrita vetrina del suo esatto contrario. Sbarcheranno in Europa e con contorno di foglie di fico interessate solo a mantenere il proprio status quo, le grandi corporation dell’agro-industria bio-tech più aggressiva ed assassina, perché verranno a cianciare di nutrire il Pianeta le stesse multinazionali produttrici degli Agenti Orange e della Pioggia Gialla, verranno qui le stesse multinazionali che hanno inquinato e diserbato nel Vietnam, che continuano, con la produzione degli Ogm, ad eradicare uomini e biodiversità planetaria.

Verranno qui e troveranno i pennivendoli ed i complici, gli utili idioti a tenere bordone.
Verranno qui, ci troveranno pronti.

Chiamiamo a raccolta per un nuovo Manifesto della Terra, per un’agricoltura sensibile alle foglie, ai bambini, ai cuccioli d’uomo e d’animale.
Chiamiamo a raccolta, chiamiamo al raccolto
che dai nostri campi parta la rivolta.

“Zappatori/trici senza padroni” vi invitiamo a partecipare il 21/22 Marzo 2015 ad un grande e condiviso momento di incontro e di scambio al Leoncavallo s.p.a per ragionare insieme di biodiversità, di libera circolazione dei semi, delle genti e dei saperi.
Coltiviamo, recuperiamo semenza, resistiamo nei nostri territori.

Il primo incontro pubblico per la costruzione dell’evento si terrà domenica 28 settembre alle ore 15.00 al Leoncavallo s.p.a. in via Watteau 7, Milano.
Siete invitati/e a partecipare.

La Terra Trema
Civiltà Contadina