Le brugole, i merletti e la tecnologia autogestita.

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emerson17 e 18 aprile 2015 ­ NextEmerson ­ Firenze

Negli ultimi cinquant’anni si e’ fatta strada nelle nostre vite un’insistente idea di progresso. Il benessere individuale si misurava in soldi, macchine e elettrodomestici, la crescente padronanza nell’uso delle tecnologie informatiche ci avrebbe affrancato dalla schiavitu’ del lavoro.

L’informatica e la microelettronica sono state elette a scienze del futuro, i tecnici sacerdoti di un sapere oscuro. Eppure smontare un computer non e’ molto diverso da smontare un motore. La tecnologia del progresso era una tecnologia inaccessibile e lontana, determinata dall’alto e guidata da scelte di mercato. Saper lavorare la terra, conoscere i ritmi delle stagioni, essere in grado di intrecciare cesti, riparare macchine diventava il simbolo di un “vecchio mondo”. Il mondo nuovo, quello veloce e elettronico, ci avrebbe liberato: ci avrebbe dato cibo in abbondanza senza farci faticare, ci avrebbe riempito di cianfrusaglie bellissime, di plastica usa e getta, di una frivola e rilassata agiatezza.

Dopo tutti questi anni pero’ adesso e’ sempre più difficile riuscire seriamente a sostenere l’ideologia di un progresso le cui macerie e devastazioni crescono di giorno in giorno. Abitiamo un mondo soffocato dal cemento, dalla plastica e dai rifiuti, la tecnologia, lungi dall’affrancarci, ci ha invece reso ancora piu’ dipendenti e ansiosi. Traditi da un’idea falsa e inconsistente, ci siamo ritrovati un bel giorno spiazzati, con delle mani sempre più inutili e incapaci di sopravvivere senza un supermercato aperto. Triste e’ il futuro, se non impariamo da capo le conoscenze che abbiamo perso, vuote le critiche, se non alleniamo il cervello a una pragmaticità del vivere quotidiano.

Dobbiamo riproporci di diventare abili in mille tecniche, utilizzare la curiosita’, ibridare le specializzazioni, recuperare le vecchie capacita’ perdute e unirle alle possibilita’ date dai nuovi strumenti. Una stampante 3D ci aiutera’ a riparare un tornio, un software open source ci permettera’ di entrare nella centralina della nostra automobile..

Non e’ importante la tecnica, e’ importante l’approccio. Sporcarsi le mani imparando collettivamente e’ l’essenza dell’autogestione.

Brugole e merletti e’ un appuntamento annuale, iniziato nel 2013 e derivato dal precedente DoItYourTrash, che era a sua volta un festival incentrato sul riciclo, il riuso e l’autocostruzione. Il tutto si svolge al NextEmerson in due giorni (quest’anno venerdi’ 17 e sabato 18 aprile) di laboratori, seminari pratici e formazione collettiva. Tutto gratuito e autogestito, ovviamente.

Trovate tutte le informazioni, il programma dettagliato e la logistica su: http://doityourtrash.noblogs.org

Chi volesse proporre workshop e laboratori puo’ scrivere a: doityourtrash@inventati.org

Csa Next­Emerson via di Bellagio 15 www.csaexemerson.it 

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