l bluff di Nardella sulla sfida del clima

“La sfida del clima riguarda tutti, a partire dalle città. Firenze lavora per diventare un esempio”. Molti dei presenti agli “Stati generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio”, alla Camera dei Deputati lo scorso 22 giugno, avranno preso sul serio la battuta del sindaco Dario Nardella.

Soprattutto chi era a conoscenza che Nardella era stato pure a Parigi, con il presidente francese Hollande, alla riunione preparatoria della Conferenza sul cambiamento climatico, che si terrà nella capitale francese dal 30 novembre all’11 dicembre prossimi, e che dovrebbe condurre a un accordo internazionale sul clima per limitare il riscaldamento globale sotto i 2 °C.

tempo-pianeta-terra-economia-circolareA Roma Nardella aveva illustrato le novità sul tema ambientale, adottate nel suo primo anno di lavoro da sindaco, citando la linea 1 della tramvia, già partita da anni, i 70 veicoli elettrici per il Comune, già annunciati due anni fa come imminenti dall’allora assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi della giunta di Renzi, e le 150 colonnine di ricarica dei mezzi elettrici, anch’esse annunciate dallo stesso Bonaccorsi e finanziate con risorse regionali.

Ricercando negli ultimi dieci anni di Palazzo Vecchio, si scopre che le novità del sindaco sono cose vecchie e risapute. Infatti su sostenibilità ambientale e mobilità gli annunci e i progetti si susseguono negli anni, sempre gli stessi, ripetuti in questo e in quell’altro piano o rapporto.

Nardella fa adesso riferimento alle azioni contenute nei Piani denominati PAC e PAES: il Piano d’Azione Comunale, per limitare le emissioni inquinanti del riscaldamento e del traffico veicolare, e il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, per favorire l’efficienza energetica e la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. E quali sono in concreto i progetti e i “desiderata” indicati nel penultimo PAC 2007-2010, ripresi anche dal PAES, approvato nel luglio 2011, e ancora dall’ultimo PAC 2011-2014, e spesso riportati nelle slides di più convegni nel corso di anni?

Si va dalla arcinota linea 1 del tram alle linee 2 e 3 solo recentemente cantierizzate, dalle sospirate piste ciclabili al mai visto servizio di noleggio bike-sharing, dalla minima mobilità elettrica alla prevedibile illuminazione pubblica a led, dalle minuscole invasioni botaniche (pareti verticali) alla agognata forestazione urbana, dai demagogici fontanelli dell’acqua ai comuni controlli sulle caldaie, dal mancato taxi multiplo alle ricorrenti e mal realizzate corsie preferenziali per i mezzi pubblici, dai fantomatici volumi zero del piano strutturale agli insignificanti sgravi per interventi energetici in edilizia, dal fantasticato car sharing elettrico al più volte solo ipotizzato trasporto merci ecologico in ztl.

Sui nuovi mezzi elettrici comunali e sulle nuove colonnine di ricarica, che Nardella ha fatto propri, vale di esempio ricordare le parole dell’ex assessore Bonaccorsi, quando nel dicembre 2013 annunciò l’approvazione in giunta delle delibere relative proprio agli elettrici comunali e alle colonnine: “la lotta al traffico e all’inquinamento sono per l’amministrazione due priorità e abbiamo fatto cose straordinarie in questi quattro anni e mezzo e ancor di più ci impegniamo per dare una seria alternativa a tutti i cittadini all’uso dei mezzi privati a motore tradizionale garantendo la possibilità di un carsharing elettrico in tutta la città.

Ancora oggi per il sindaco Nardella “Firenze è in prima linea per l’ambiente e il clima” e “vuole contribuire attivamente alla missione dei sindaci europei per affrontare i cambiamenti climatici per prevenire le catastrofi ambientali e ridurre l’inquinamento“. In realtà si portano avanti, con determinazione, progetti come la realizzazione dell’inceneritore e la seconda pista dell’aeroporto, che certo niente hanno di sostenibilità ambientale, e si cancella il promesso bosco della Piana.

Intanto si susseguono eventi meteo estremi, dalle bombe d’acqua alle ondate di calore, che non sono più calamità naturali ed eventi eccezionali, perché causati dai cambiamenti climatici in corso. E il sindaco Nardella continua nel suo bluff, annunciando o realizzando solo in parte interventi vecchi di anni, come se Firenze fosse un esempio virtuoso, da portare alla ribalta internazionale alla conferenza di Parigi a dicembre. Invece si continua a perdere tempo prezioso, quando sarebbe fondamentale, anche su scala locale, individuare e realizzare nuovi interventi di riduzione dei gas serra e di adattamento ai cambiamenti climatici in corso.

*Cecco Angiolieri, ‘focoso’ osservatore critico fiorentino