Lettera aperta al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

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Caro Presidente Rossi, scorrendo la sua pagina facebook noto che la politica continua ad essere ancora molto distante dai problemi urgenti e vitali dei cittadini.

La luna piena di Natale ha sollecitato i suoi ricordi scolastici, la poesia di Leopardi ha un suo indubbio fascino, ma dai nostri amministratori ci aspetteremmo uno sguardo più attento e consapevole verso le cose di questa terra, e non le solite favolette che ormai non conquistano più nessuno.

unnamed (1)Lei, amministratore di questa splendida terra toscana, avrà certamente notato la spessa coltre di nebbia che da giorni copre e avvolge la Piana fiorentina, da Firenze a Prato a Pistoia. L’atmosfera è immobile, l’alta pressione comprime gli inquinanti in basso, l’aria è irrespirabile, il rischio per la salute di tutti noi è concreto e dimostrato dagli incrementi delle malattie respiratorie, delle allergie, del tasso di mortalità dei cittadini della Piana, e non solo.

Ormai ne siamo consapevoli, siamo di fronte a nuove condizioni climatiche permanenti dovute al pesante impatto delle attività umane sull’ambiente.

La Piana è piena! In quest’area si concentrano gran parte delle attività e degli abitanti della nostra Regione. La situazione ambientale di questa piccola area, come divulgato da autorevoli fonti, è paragonabile alla concentrazione dei veleni nella Pianura Padana e di altre zone in Europa fortemente inquinate.

Nei giorni scorsi, non stanco di “mirar queste valli” dall’alto di assolate colline, sotto la lattiginosa coltre della nebbia, sgomento, immaginavo che lì sotto, sulla base delle sue proposte e della classe politica cui lei appartiene, le condizioni di vita di noi cittadini della Piana potrebbero fortemente peggiorare.

Irresponsabilmente, prevedete di costruire l’inceneritore di Case Passerini da 180.000 tonnellate di rifiuti l’anno, la nuova pista dell’aeroporto di Peretola da 5 milioni di passeggeri, la terza corsia della Firenze-Mare, il nuovo centro logistico dell’Esselunga, la cittadella viola con centro commerciale più grande di quello dei Gigli, la cementificazione di Castello, la nuova area dei Mercati Generali irrorata dai gas di scarico del nuovo aeroporto, ecc.

Altro che “Canto notturno” di un pastore errante, ci state regalando una camera a gas! Davvero dovremmo concordare con Leopardi quando dice che “È funesto a chi nasce il dì natale”?

Non ci sono alternative?

Vorrei salutarla ricordando Papa Francesco quando nell’Enciclica “Laudato si’” dice che “La previsione dell’impatto ambientale delle iniziative imprenditoriali e dei progetti richiede processi politici trasparenti e sottoposti al dialogo, mentre la corruzione che nasconde il vero impatto ambientale di un progetto in cambio di favori spesso porta ad accordi ambigui che sfuggono al dovere di informare e a un dibattito approfondito. … Nel dibattito devono avere un posto privilegiato gli abitanti del luogo, i quali si interrogano su ciò che vogliono per sé e per i propri figli, e possono tenere in considerazione le finalità che trascendono l’interesse economico immediato”.

*Antonio Fiorentino (redattore della rivista “La città invisibile”)

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Antonio Fiorentino

Architetto, vive e lavora tra Pistoia e Firenze dove rischia la pelle girando in bici tra bus, auto e cantieri. E’ un esponente del Gruppo Urbanistica di perUnaltracittà di Firenze, partecipa alle attività di Comitati di Cittadini e Associazioni ambientaliste.

3 commenti su “Lettera aperta al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi”

  1. Piero Castellani

    Bravo architetto, sono con Lei al 100% , ma non esiste cosa peggiore che cercare di far capire chi non vuol capire!!

  2. Grazie x la bellissima lettera. Purtropo oramai le coscienze delle persone che dovrebbero governarci sono sempre più attratte da avidità e Potere e non lasciano più spazio al Bello il Buono e il Vero di cui la natura Umana si dovrebbe continuamente nutrire.

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