Inquinamenti: a Firenze anche il PM 2.5 sfora i limiti, ma nessuno ne parla

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Primato di audience per l’inquinamento, in questi ultimi giorni di dicembre, conditi di smog e di riscaldamento globale. Ritorna il balletto delle cifre, la lotteria dei superamenti dei limiti, la diatriba fra palliativisti e strutturalisti, fra chi vorrebbe fossero presi provvedimenti emergenziali e chi spera nella pioggia.

Spicca il disagio dell’amministrazione comunale di Firenze, che vorrebbe essere libera da impedimenti normativi, tranquillizzare ad oltranza l’opinione pubblica, attribuire la responsabilità ad altri e tagliare nastri.

downloadIn questo teatrino si svolge una vera e propria commedia degli equivoci, con i seguenti interpreti: gli inquinanti primari e secondari, le centraline (stazioni di monitoraggio) di fondo e di traffico, la scarsità di centraline, i limiti, la rappresentatività spaziale e le aree omogenee. E mentre le città soffocano per l’inquinamento, il Presidente del Consiglio Renzi propone altri nove inceneritori in otto regioni fra cui anche la Toscana, (vedi la nuova bozza del decreto legislativo per la legge Sblocca Italia), costringendo così il Presidente Rossi, a fare greenwashing, e a ipotizzare di piantare centinaia di migliaia di alberi mangia-smog http://www.perunaltracitta.

Mentre tutta l’attenzione è focalizzata sul PM10, in questi giorni di dicembre stando ai rilevamenti Arpat, i fiorentini sono esposti anche a pericolose concentrazioni di PM2.5 come media giornaliera superiori alla soglia di legge, cioè alla media annua di 25 µg/m3.

Il PM2.5 è più pericoloso del PM10, sia per le conseguenze a breve termine (provoca nuovi casi di eventi coronarici, come infarto ed angina grave) che a lungo termine, quali l’aumento di sintomi respiratori, l’aggravamento di patologie croniche cardiorespiratorie, il tumore polmonare, l’aumento della mortalità e la riduzione della speranza di vita.

Nella centralina FI- Bassi si è raggiunta, in questo dicembre, una media giornaliera di 29 µg/m3 circa, mentre in quella FI- Gramsci una di circa 42 µg/m3 pari a quattro volte il limite fissato dall’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità che è 10 µg/m3 per il PM2.5, come media annua. Per una visualizzazione in tempo reale dei dati di PM2.5 si veda il sito http://www.pm2.5firenze.it/

I limiti dell’OMS tengono conto esclusivamente di aspetti sanitari, fissando il valore limite in base alle risultanze di numerosi studi epidemiologici. Questi valori limite che rappresentano la soglia al di sopra della quale cominciano a manifestarsi effetti negativi per la salute umana, sono ben più importanti di quelli individuati dalla normativa tecnica vigente in materia di qualità dell’aria, che rappresentano un compromesso fra le evidenze sanitarie e aspetti di altra natura, principalmente di natura economica e tecnologica.

Stiamo respirando il risultato di regole che non stanno dalla parte della salute dei cittadini e dell’ambiente, ma giocano a favore di industrie, egoismi privati, bramosie senza freni. Calcolando solo l’effetto del PM 2.5 in Italia l’inquinamento dell’aria uccide ogni anno oltre 30.000 persone (dato riferito al 2005); il rispetto dei limiti di legge permetterebbe di salvare almeno 11.000 vite ogni anno, mentre ogni italiano perde 10 mesi di vita a causa dell’inquinamento atmosferico, (dato riferito al 2005), vedi Progetto VIIAS, Valutazione Integrata dell’Impatto dell’Inquinamento atmosferico sull’Ambiente e sulla Salute, www.viias.it.

Non dimentichiamo che l’IARC, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (vedi la Monografia 109 del 2013) ha stabilito che esistono prove sufficienti della cancerogenicità dell’inquinamento atmosferico esterno, preso nel suo insieme, e lo ha classificato nel Gruppo 1 cioè cancerogeno certo per l’essere umano e ha affermato che il particolato atmosferico (PM10 e PM2.5) è causa del cancro del polmone.

In compenso i nostri politici hanno predisposto per il 2016 altri due ‘interventi strutturali’ pro-smog, per la Piana FI-PO-PT: l’inceneritore di Case Passerini ed il nuovo aeroporto.

Auguri a tutti e a tutte, ce n’è bisogno!

*Gian Luca Garetti, Medicina Democratica, sez. Pietro Mirabelli Firenze

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Gian Luca Garetti

Gian Luca Garetti, è nato a Firenze, medico di medicina generale e psicoterapeuta, vive a Strada in Chianti. Si è occupato di salute mentale a livello istituzionale, ora promuove corsi di educazione interiore ispirati alla meditazione. Si occupa attivamente di ambiente, è membro di Medicina Democratica e di ISDE (International Society of Doctors for the Environment).

5 commenti su “Inquinamenti: a Firenze anche il PM 2.5 sfora i limiti, ma nessuno ne parla”

    1. Ornella De Zordo

      Grazie per la precisazione. Su questi dati ci siamo infatti basati. Il punto è che l’attenzione dei media è tutta concentrata sul rilevamento dei dati di pm10 come se fosse questo l’unico inquinamento che ci deve interessare.

  1. Firenze un bel (brutto?) giorno si sveglierà avvolta da u’unica nube tossica e grigia e da quel momento inizierà il tetrino delle responsabilità,dei distinguo e della corsa ad iniziative in emergenza,cosa quest’ultima molto utile poichè nell’emergenza la cresta risulta più facile.Inutile dire che un’amministratore,dal condominio allo stato, pianificando le attività in modo corretto a parità d’intervento si possono risparmiare risorse da destinare ad altre iniziative di una certarilevanza,,al contrario nell’emergenza i controlli sono superficiali se non inesistenti .Ecco,il vero problema sono gli amministratori che amano l’emergenza e no la salute della città e del singolo cittadino.L’amico dott.Garetti è una persona a abituata a vedere il particolare collocato nell’insieme e non scollegato da esso.Qualità importante per chi opera in funzione dlla collettività.

  2. Firenze ha un servizio di trasporto pubblico assolutamente inadeguato che,negl’anni passati,è stato un postificio per politici trombati.La città ha un sistema viario che si basa su poche ed inadatte direttrice che non riescono a smaltire le code,anche perchè le persone non sono invogliate ad usare la bicicletta,causa l’assenza di vere piste ciclabil ,come quelle del nord europa.Le nostre sono strisce colorate che “rubano” il marciapiede ai pedoni. Un caloroso saluto al dott. gian luca Garetti,bravissimo medico di famiglia che mi ha aiutato in un momento di difficoltà fisica e non solo tale.Grazie gianluca.

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