Lettera delle detenute di Sollicciano

Il 29 dicembre 2015 le detenute di Sollicciano scrivono al Garante dei detenuti del comune di Firenze. A seguito della lettera-denuncia gli ispettori dell’Istituto di igiene della Asl hanno ispezionato il carcere in 3 occasioni e verificato – cosa che avrebbero dovuto fare anche prima- che il carcere “è invivibile”. Ci aspettiamo ora che si prendano misure adeguate per renderlo, almeno sul piano dell’igiene, “vivibile”. Vedremo.

SolliccianoAlla S.V. della nazione vi scriviamo dal carcere di Sollicciano per anteporre le condizioni in cui viviamo.
Viviamo peggio degli animali. Abbiamo celle invivibili, piene di muffa e ci piove dentro e ci tengono senza riscaldamento e senza acqua calda, la sera siamo costretti a dormire con i panni addosso perché dal freddo non riusciamo a mettere il pigiama. Poi siamo infestati dai topi infatti alcune detenute nella notte sono state morse e non hanno avuto assistenza medica, cioè in ritardo. Siamo costrette a dormire con una sola coperta e alcuni sono senza il cambio delle lenzuola avviene ogni 15 giorni ma dobbiamo essere fortunati e la rifornitura che comprende 4 rotoli di carta igienica a testa, due flaconi di detersivo per lavare i pavimenti, saponette per lavare i panni una volta al mese. Ci sono detenute con problemi psichici, con epilessie e attacchi di panico e alcune asmatiche e sono rinchiuse da sole, abbandonati a se stessi peggio del manicomio di Montelupo fiorentino, assistenza medica solo nell’orario della terapia, se si dovessero chiamare con urgenza, fuori orario non ti assistono. Ci hanno tolto la dignità, viviamo in un modo disumano su tutti i fronti noi abbiamo sbagliato e siamo qui per pagare, ma non con la vita, spero che vogliate prenderci in considerazione e si faccia al più presto qualcosa, vi ringraziamo dell’attenzione con la speranza che qualcuno ci prenda in considerazione – distinti saluti da tutte le detenute di Sollicciano.” Seguono le firme.

*Testo reso pubblico da Eros Cruccolini, garante dei diritti dei detenuti del comune di Firenze