Ex-Aiazzone di Sesto Fiorentino: MEDU denuncia il taglio della corrente elettrica a oltre 100 rifugiati

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La mattina di martedì 19 gennaio i tecnici dell’Eni hanno provveduto al taglio della corrente dello stabile occupato dell’Ex-Aiazzone nel territorio del comune di Sesto Fiorentino. Dal dicembre del 2014 lo stabile è abitato da 100/150 migranti somali tra cui donne, anziani e bambini tutti in possesso del permesso di soggiorno per protezione internazionale, e alcuni dei quali con importanti problemi di salute. Per queste persone la corrente elettrica è l’unico mezzo per riscaldare i locali.

cie_palazzo_san_gervasio_061Gli abitanti vivono in stanze ricavate all’interno delle sale dell’ex mobilificio con cartongesso e porte in legno riciclate. I servizi igienici sono carenti, con meno di un bagno ogni 15 persone e non è presente un impianto di riscaldamento e per l’acqua calda.

Dal maggio 2015 Medici per i Diritti Umani opera all’interno dello stabile con il progetto Un Camper per i diritti. Il team di MEDU, composto da medici, operatori sociali, antropologi, mediatori, infermieri e giuristi presta assistenza sanitaria ai suoi abitanti, informandoli sui loro diritti alla salute e orientandoli sui servizi socio-sanitari territoriali.

Le persone che abitano nello stabile versano in condizioni di indigenza per mancanza di un lavoro regolare e a livello sanitario, le patologie più frequentemente riscontrate sono direttamente collegate alle critiche condizioni di vita. I medici volontari di MEDU hanno però riscontrato di aver incontrato in questi mesi persone con problematiche sanitarie più rilevanti, come malattie croniche e disagio mentale.

Nei primi mesi di intervento Medici per i Diritti Umani ha avviato un dialogo con il comune di Sesto Fiorentino per la risoluzione delle problematiche strutturali e igienico-sanitarie dello stabile, come ad esempio la mancata gestione da parte del Comune dello smaltimento dei rifiuti.

Il dialogo si è però interrotto in seguito al commissariamento del Comune avvenuto il 21 luglio 2015. “La mancanza di un riferimento politico ha comportato numerose criticità nella segnalazione da parte di MEDU delle condizioni igienico-sanitarie dello stabile e nella presa in carico da parte dei servizi sociali del territorio dei casi segnalati dall’équipe sul campo” si legge nel comunicato rilasciato dalla MEDU.

La situazione degli abitanti dell’Ex-Aiazzone risulta aggravata, secondo MEDU, dal mancato recepimento da parte del Comune di Sesto Fiorentino della Circolare n°633 del 24 febbraio emanata dal Ministero dell’Interno che invita i comuni a concedere la residenza agli abitanti degli edifici occupati. La mancata residenza infatti rappresenta per queste persone una barriera nell’accesso ai servizi socio-sanitari territoriali.

Ad oggi, 23 gennaio 2016, il comune non ha ancora preso posizione in merito a quanto accaduto nel suo territorio, per questo MEDU ha richiesto al “Commissario del Comune di Sesto Fiorentino Antonio Lucio Garufi l’apertura di un tavolo di confronto con le associazioni e i movimenti che operano a supporto degli abitanti dell’Ex Aiazzone” oltre a “rendere operative le indicazioni contenute nella circolare ministeriale sulla questione della residenza”.

*Medici per i diritti umani

 

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Medici per i diritti umani (MEDU), organizzazione umanitaria indipendente ed senza fini di lucro, si propone di portare aiuto sanitario alle popolazioni più vulnerabili e a tutti coloro che sono esclusi dall’accesso alle cure. Medu è presente in Italia, Egitto,Palestina, Ecuador e Colombia. A Firenze dal 2006 porta assistenza e orientamento socio-sanitario ai rifugiati in condizioni di precarietà nell’ambito del progetto Un camper per i diritti. www.mediciperidirittiumani.org

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