Referendum trivelle: 15 milioni al voto nonostante tutto

  • Tempo di lettura:2minuti
image_pdfimage_print

Comunicato stampa perUnaltracittà-laboratorio politico

Referendum trivelle: 15 milioni al voto nonostante tutto

Il governo Renzi ce l’ha messa tutta per boicottare il quorum (25.393.170 votanti): ha impedito l’abbinamento con le amministrative (costato 360 milioni di euro), ha invitato esplicitamente all’astensione, ha provveduto a una gigantesca campagna di silenzio e disinformazione del servizio pubblico (il TG1 ha fatto 13 minuti di informazione in una settimana), ha diffuso dati falsi per spaventare gli elettori come i presunti 11 mila posti di lavoro a rischio.

Nonostante questa imponente campagna per far fallire la partecipazione alle urne, in più di 15 milioni (15.533.570) sono andati a votare e hanno espresso il loro parere sulle politiche energetiche di questo Paese. E non si attribuisca, il governo, quel tasso di astensionismo ormai fisiologico che è presente anche nel nostro Paese, dovuto per l’appunto alla sfiducia e alla disaffezione per la politica dei partiti.

imagesRicordiamo peraltro che nei referendum del 2000, 2003, 2005 e 2009 votarono dagli 11 ai 13 milioni di italiani. Il quorum fu raggiunto solo nel 2011 (27,6 milioni di voti) ma il referendum sull’acqua- oltre all’unicum tematico- aveva alle spalle una raccolta firme e una diffusione di attivismo sui territori che a questo, richiesto dalle Regioni, è mancato. E una riflessione sullo strumento referendario e sull’importanza che vi sia un percorso di informazione e coinvolgimento popolare attraverso un periodo esteso di raccolta di firme andrà comunque fatta.

Il risultato di questo referendum va letto nel contesto che si è qui ricordato, e smentisce il trionfalismo becero di cui Renzi e i suoi sodali hanno ammantato le prime dichiarazioni. Piuttosto, va loro ricordato che il governo in carica non ha ancora approntato un Piano energetico nazionale, per mantenere una politica energetica basata sul petrolio e le energie fossili, e che in piena coerenza con l’ideologia neoliberista privilegia il profitto delle grandi corporations a danno di tutti gli altri fattori in campo, ad iniziare da quello ambientale, e che procede attraverso patti e contratti con quelle stesse multinazionali e petromonarchie che stanno dietro le guerre che insanguinano il Medio Oriente e il nord Africa.

Il collegamento c’è e va tenuto ben chiaro: non hanno vinto gli operai delle piattaforme come sostiene il populista nostrano, non ha vinto il lavoro, semmai per ora ha vinto il capitale, solo riferimento, da sempre, per Matteo Renzi e la sua cricca.

 

The following two tabs change content below.

perUnaltracittà

All'opposizione in Consiglio comunale a Firenze dal 2004 al 2014, la lista di cittadinanza perUnaltracittà è poi diventata laboratorio politico per partecipare alle vertenze sul territorio e dare voce alle realtà di movimento anche attraverso la rivista La Città invisibile.

Ultimi post di perUnaltracittà (vedi tutti)

1 commento su “Referendum trivelle: 15 milioni al voto nonostante tutto”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Captcha *