Spot elettorale verde

Sostenere Monsanto e l’agricoltura biologica; sostenere  la caccia e essere animalista; avere la tessera dell’ANPI e quella di Casa Pound; sostenere Trump e il riscaldamento globale e il bonus verde, il ritorno alla campagna e lo Sblocca Italia. Possono essere esempi di una patologia dissociativa o di una campagna elettorale, per allargare il bacino di voti e votare col Rosatellum.

Fra le misure introdotte dalla nuova Legge di Bilancio allo studio del Parlamento, c’è anche un “bonus verde” per chi intende ristrutturare giardini, terrazzi e balconi di casa. Un altro spot elettorale renziano.

L’ecologia è fashion, porta voti, per cui anche il Pd si fa il greenwashing e si inventa il bonus verde. Non entro nel merito di questo disegno di legge, che potrebbe portare una boccata di ossigeno ai florovivaisti, e qualche detrazione fiscale (a chi paga le tasse) spalmata in dieci anni, ne sottolineo l’assoluta incoerenza e non integrazione con le politiche nazionali e regionali di questo partito, che ha perduto identità e dignità.

Da una parte si promuove il verde per combattere l’inquinamento, per proteggere la salute, dall’altra si demolisce e si privatizza il nostro Sistema Sanitario Nazionale!

Da una parte si dice di voler combattere l’inquinamento col bonus verde, dall’altra si promulga e si difende a spada tratta lo Sblocca Italia, si sprecano grandi risorse per costruire 8 inceneritori, trivelle, sottoattraversamenti, TAV e tutta una sfilza di grandi opere inutili e impattanti pesantemente sull’ambiente e sulla salute.

Da una parte c’è il Ministro dell’Ambiente Galletti, il Pd, i fuoriusciti (tipo il Presidente della Regione Toscana Rossi), Verdini, il giglio magico etc etc  e dall’altra, agli antipodi, c’è l’intelligenza ecologica.

*Gian Luca Garetti