Gli arresti dei mercenari in Ucraina e quel filo nero con le ronde fasciste fiorentine

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Che c’entra la rete di reclutatori di mercenari appena scoperta dai Ros a Genova con Firenze? Apparentemente poco o nulla, ma un po’ di tempo fa avevamo raccontato come le ronde, anzi l’Associazione degli osservatori volontari per la sicurezza urbana di via dei Neri fosse presieduta da Claudio Naldoni, ex calciante dei Bianchi ed (ex?) presidente di un’altra associazione la VII R.A.I (Settimo Rai Camp, dove Rai sta per reparto assalto e interdizione) e proprietario di un’area a Roveta nel Comune di Scandicci dove c’era un campo di softair, giochi di guerra simulata.

Le ultime notizie su quest’area risalgono al 2011 quando un mercenario italiano Antonio Cataldo fu catturato al confine con la Libia e, una volta liberato, affermò di essere stato formato proprio in questo campo.

Oggi il nome di Antonio Cataldo torna alla ribalta, è stato arrestato come uno dei mercenari che combattono o hanno combattuto in Ucraina al fianco delle milizie filorusse, tra l’altro Cataldo si era anche fatto intervistare a viso scoperto dal programma Le iene nel 2015 dove dichiarò di combattere per “passione”. Se all’epoca potevano esserci dei dubbi sul fatto che quell’Antonio fosse Cataldo adesso, dopo l’arresto, non ce ne sono più. Nel frattempo leggiamo su tutte le testate che è stato addestrato “in Libia, nel 2009 in Russia, poi in Kazakistan, e poi a Panama dove terrebbe corsi di addestramento”. I tempi di Scandicci sembrano lontani ma non ha perso il vizio di farsi beccare evidentemente.

Tutti i mercenari o foreign fighters, come preferiamo chiamarli, coinvolti nell’inchiesta del Tribunale di Genova hanno simpatie neonaziste e sono vicini alla Lega e a Casapound. E questo ci riporta ai volontari contro i bivacchi di via dei Neri, Naldoni ha sempre dichiarato che a Roveta si facevano giochi di guerra simulati ma non si preparava nessuno per la guerra vera e non siamo certo noi a dover emettere sentenze. Ma davvero in via dei Neri negozianti e cittadini si sentivano più minacciati da due rom travestite da mime che da persone che amano giocare alla guerra?

A Firenze anche Casapound annuncia ronde per il mese di agosto nel quartiere di San Jacopino, uno delle zone storicamente più multietniche della città, ma guai a chiamarle ronde loro le chiamano passeggiate per la legalità come se fosse solo una questione lessicale.
Speriamo solo che le “passeggiate” non si trasformino in caccia allo straniero perché a Firenze ne abbiamo avute abbastanza da Piazza Dalmazia al ponte Vespucci, perché chi ama giocare alla guerra spesso finisce per sparare davvero.

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