A Mimmo Lucano sia data la cittadinanza onoraria: una proposta dal consiglio comunale di Firenze

Ho depositato in Consiglio Comunale una Mozione per richiedere la cittadinanza onoraria per Mimmo Lucano e un patto di fratellanza con la città di Riace, mozione sottoscritta anche dal gruppo Firenze riparte a sinistra.

L’esperienza di Riace dimostra come si possa affrontare l’immigrazione come una risorsa e non come un problema. Mimmo Lucano da anni lavora su questo fronte nella realtà del piccolo paese della Calabria, portando avanti il suo modello di integrazione, nato quasi per caso nel 1998, quando una barca di profughi curdi raggiunse le coste di Riace: Lucano all’epoca era un professore ma decise di impegnarsi per l’integrazione dei migranti nel paese, e nel 1999 insieme ad altri riacesi fonda l’associazione “Città Futura”, associazione dedicata a Don Pino Puglisi con l’intenzione di aprire le case ormai abbandonate di Riace superiore e recuperare i mestieri di “una volta” orbitando intorno al concetto di ospitalità.

Successivamente crea la cooperativa “Il Borgo e il cielo” per gestire i nuovi laboratori di tessitura, ceramica, vetro e confetture: la cooperativa è composta da 10 persone tra cui due immigrati. Il suo impegno diventa istituzionale nel 2000, quando entra nel consiglio comunale come componente della minoranza, per poi diventare Sindaco per tre mandati consecutivi, in un Comune ripopolato e fiorente grazie all’impegno e il lavoro di tutti.

L’esperienza di Riace, conosciuta e apprezzata nel mondo, ma ostacolata e perseguita in Italia, dimostra che un nuovo modo per guardare al futuro è possibile, un modo alla cui base ci sono quei valori e principi sanciti dalla nostra Costituzione, perché come dice Lucano “ non si può rimanere indifferenti davanti a qualcuno che chiede aiuto”.

Di fronte agli attacchi beceri del ministro Salvini, e la decisione sconcertante della magistratura di imporre a Mimmo Lucano il divieto di dimora nel suo paese, la cittadinanza onoraria è una concreta espressione di solidarietà, sostegno e gratitudine nei confronti di chi da anni lotta per un mondo basato sulla dignità, il rispetto, i diritti. Solidarietà estesa, con la richiesta del patto di Fratellanza, a tutti gli abitanti di Riace, che hanno dimostrato come le differenze siano nei pregiudizi e che scompaiono nella quotidianità, appena ci si pone semplicemente come persone.

*Miriam Amato

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Mozione
Oggetto: concessione della cittadinanza onoraria a Domenico Lucano, detto Mimmo, Sindaco di Riace
Proponente: Miriam Amato
Altri firmatari: Tommaso Grassi, Donella Verdi, Giacomo Trombi

IL CONSIGLIO COMUNALE

Ricordato che Domenico Lucano, detto Mimmo, Sindaco di Riace, è un attivista e politico italiano ed è divenuto celebre in tutto il mondo per il suo approccio nella gestione dei rifugiati politici e immigrati in genere, nel contesto della crisi europea dei migranti;

Considerato che Riace rappresenta il simbolo dell’accoglienza, conosciuto e stimato in tutto il mondo per il modello di assistenza, con circa 450 tra rifugiati e immigrati che si sono stabiliti nel piccolo villaggio ionico accanto ai suoi 1800 abitanti;

Tenuto conto che da tempo Lucano porta avanti il suo modello di integrazione, nato quasi per caso nel 1998, quando una barca di profughi curdi raggiunse le coste di Riace: Lucano all’epoca era un professore ma decise di impegnarsi per l’integrazione dei migranti nel paese, che nel 1999 insieme ad altri riacesi fonda l’associazione “Città Futura”, associazione dedicata a Don Pino Puglisi con l’intenzione di aprire le case ormai abbandonate di Riace superiore e recuperare i mestieri di “una volta” orbitando intorno al concetto di ospitalità, successivamente crea la cooperativa “Il Borgo e il cielo” per gestire i nuovi laboratori di tessitura, ceramica, vetro e confetture, la cooperativa è composta da 10 persone tra cui due immigrati;

Ricordato che nelle elezioni comunali del 2000 entra nel consiglio comunale come componente della minoranza;

Ricordato che Lucano è alla guida del Comune di Riace da tre mandati ed è diventato sindaco per la prima volta nel 2004;

Tenuto conto che il modello di accoglienza, il cosiddetto ‘modello Riace’, si basa su un rovesciamento di prospettiva: Lucano è riuscito a coniugare la sfida dell’accoglienza con il rilancio del Paese e grazie ai migranti il paese ha contrastato lo spopolamento, recuperando le case abbandonate, e ha salvato i vecchi mestieri e le attività artigianali tramandandoli ai nuovi arrivati;

Tenuto conto che negli sviluppi giuridici le accuse in merito all’utilizzo dei fondi per la “gestione” dei migranti stanno decadendo e che l’allontanamento, deciso dal tribunale del Riesame dopo la revoca degli arresti domiciliari, è un’azione che non fermerà il lavoro del primo cittadino e soprattutto non spegnerà lo spirito solidale innescato;

Tenuto conto che nonostante l’arresto disposto, il gip non accoglie 14 richieste di arresto su 15 e rigetta sette accuse mosse a Lucano. A cominciare da presunte irregolarità nella gestione dei flussi di denaro pubblico destinati alla gestione dei migranti, ipotizzato dai pm, ma sui quali il gip rileva che «ferme restando le valutazioni già espresse in ordine alla tutt’altro che trasparente gestione, da parte del Comune di Riace e dei vari enti attuatori, il diffuso malcostume emerso nel corso delle indagini non si è tradotto in alcuna delle ipotesi delittuose ipotizzate». Come riportato dalla stampa nazionale, Messaggero del 2 ottobre scorso, in cui si legge che il gip si spinge anche oltre parlando di congetture, errori procedurali, inesattezze di inquirenti e investigatori, che lo hanno portato a rigettare la richiesta di ordinanza per i reati più gravi: associazione per delinquere, truffa, falso, concorso in corruzione, abuso d’ufficio e malversazione;
Tenuto conto che Riace rappresenta concretamente la dimostrazione di un’Accoglienza Possibile, che per qualcuno va colpita e smantellata, proprio perché diventata simbolo di un “modello altro” di relazione con il mondo, e pertanto va umiliata e cancellata;

Preso atto delle manifestazioni di solidarietà in tutto il Paese, anche nella città di Firenze, nei confronti di Mimmo Lucano, che hanno mobilitato milioni di cittadini;

Ricordati tutti i riconoscimenti assegnati a Mimmo Lucano per il suo Modello Riace: 2006 Premio in “ricordo di Tom Benetollo, 2006 Premio sostenibilità ambientale dalla Provincia di Roma, 2010 3° al Premio World Mayor (migliori sindaci al mondo), 2016 40° nella lista Fortune dei leader più influenti al mondo, 2017 Premio per la Pace Dresda;

Ricordato che il “modello Riace” ha rappresentato un modello ripreso anche dalla cultura cinematografica: nel 2010 il regista Wim Wenders realizza il cortometraggio Il volo, in cui il sindaco viene interpretato da Ben Gazzara; nel 2016 il documentario “Un paese di Calabria” descrive il paese di Riace e il suo progetto di accoglienza dalla viva voce del sindaco Lucano e di alcuni suoi concittadini; nel 2017 Picomedia, Ibla Film e Rai Fiction hanno realizzato la miniserie “Tutto il mondo è paese” ispirata alla storia di Riace e di Mimmo Lucano (interpretato da Beppe Fiorello);

Considerato che l’intera Rete dei Comuni solidali (Recosol) si stringe a Riace e al sindaco Mimmo Lucano: amministratori, associazioni, volontari di ogni parte d’Italia al fianco di Riace che in tutti questi anni ha insegnato che le migrazioni, se gestite nel modo corretto, possono essere una risorsa e non necessariamente un problema;

Tenuto conto dell’appello della Recosol a tutti i comuni di accogliere Mimmo Lucano, e ai primi cittadini della Rete di conferirgli la cittadinanza onoraria;

Considerato che il Regolamento per la stipula e la gestione dei patti di gemellaggio, di amicizia e di fratellanza del comune di Firenze prevede: all’ ART. 4 – Patto di Fratellanza

Tenuto conto che il Patto di Fratellanza costituisce atto formale di reciprocità di relazioni con realtà territoriali che, per comunanza di ideali, rendono opportuna l’istituzionalizzazione di un rapporto permanente di alto valore e significato morale e civico, ispirato alla libertà dei popoli, alla salvaguardia della identità etnica, religiosa, culturale, linguistica e storica.

IMPEGNA IL SINDACO

1. A disporre gli atti necessari alla concessione della cittadinanza onoraria a Domenico Lucano, detto Mimmo, Sindaco di Riace, che ha dimostrato come le migrazioni se gestite nel modo corretto possano essere una risorsa per il rilancio e la rinascita delle comunità locali.

2. A stipulare un Patto di Fratellanza con la città di Riace;

3. A riaffermare la scelta di proseguire e ampliare anche nella nostra città l’impegno politico e amministrativo d’integrazione, in linea con gli obiettivi statutari della Città di Firenze all’insegna della sua tradizione di accoglienza e solidarietà.