La deregolamentazione della sicurezza alimentare – Stop TTIP #5

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Scopriamo attraverso la pubblicazione del saggio di John Hilary il lavorio segreto che chi governa l’Europa (e gli Stati Uniti) sta compiendo per la deregolamentazione di commercio e investimenti a vantaggio dei profitti delle grandi imprese transnazionali e a svantaggio della democrazia e dei nostri diritti, a partire da quelli occupazionali e ambientali, della sicurezza del cibo senza tralasciare la privatizzazione di sanità e istruzione.

Buona lettura e buona diffusione


IL PARTENARIATO TRANSATLANTICO PER IL COMMERCIO E GLI INVESTIMENTI: UNA CARTA PER LA DEREGOLAMENTAZIONE, UN ATTACCO AI POSTI DI LAVORO, LA FINE DELLA DEMOCRAZIA

di John Hilary*

Tutti gli articoliIntroduzione | Che cosa è il TTIP | Non trasparente e antidemocratico | La minaccia ai posti di lavoro | La deregolamentazione della sicurezza alimentare | La deregolamentazione ambientale | L’attacco ai servizi pubblici | La sfera privata a rischioUna crescente resistenza


La deregolamentazione della sicurezza alimentare

L’eliminazione delle normative europee sulla sicurezza alimentare – comprese le restrizioni sugli organismi geneticamente modificati (OGM), sui pesticidi e sulla carne bovina trattata con ormoni e promotori della crescita – è uno degli obiettivi principali che i gruppi aziendali si sono prefissati nelle trattative TTIP. I produttori di generi alimentari statunitensi non devono attenersi agli stessi standard di salvaguardia ambientale o di salute del bestiame della controparte europea, e aspirano da lungo tempo all’eliminazione dei controlli dell’UE volti a limitare la vendita dei loro prodotti nei mercati europei. Fin dall’inizio, il governo statunitense ha dichiarato esplicitamente l’intenzione di avvalersi delle trattative TTIP per attaccare le normative dell’UE che bloccano le esportazioni di prodotti alimentari americani, in modo particolare le normative sulla sicurezza alimentare per la cui difesa i cittadini europei si sono battuti per decenni. (25) Al centro della disputa c’è il ricorso da parte dell’Unione europea al “principio di precauzione” che stabilisce gli standard di sicurezza alimentare. Secondo questo principio, è possibile ritirare un prodotto dal mercato se sussiste il rischio che possa costituire un pericolo per la salute delle persone, anche nel caso in cui non ci siano dati scientifici sufficienti sui quali basare una valutazione esauriente dello stesso rischio. (26)

Altrettanto critico è il fatto che “il principio di precauzione” trasferisce l’onere della prova a ogni azienda che cerchi di immettere sul mercato un prodotto potenzialmente pericoloso: è l’azienda a dover dimostrare la sicurezza del prodotto, e non l’autorità pubblica a dover richiedere una prova di dannosità. Il governo americano non utilizza il principio di precauzione, e gli interessi degli imprenditori hanno prevalso nella definizione degli standard di sicurezza alimentare che sono quindi molto più bassi di quelli europei. Tuttavia, poiché il programma TTIP per una “convergenza regolamentare” sta cercando di avvicinare gli standard UE a quelli USA, citiamo qui alcuni esempi che mostrano qual è la posta in gioco:

– Circa il 70% di tutti gli alimenti trasformati venduti nei supermercati statunitensi contengono attualmente ingredienti geneticamente modificati. Per contro, a causa di una notevole resistenza popolare, praticamente nessun prodotto alimentare GM viene venduto nei supermercati europei, e qualora un prodotto contenga ingredienti GM deve dichiararlo sull’etichetta. Le aziende biotecnologiche statunitensi stanno usando il TTIP per dar via ad un assalto alle regolamentazioni UE, mentre il governo americano sta cercando di sfidare la norma di etichettatura obbligatoria dell’Unione Europea. L’industria biotecnologica europea sta lavorando a stretto contatto con la controparte americana per usare il TTIP come mezzo per aumentare la diffusione dei prodotti OGM in Europa. (27)

– I produttori di generi alimentari statunitensi hanno individuato nel sistema di controllo europeo per l’uso di pesticidi una delle categorie normative più importanti da ridimensionare attraverso il TTIP. (28) Le normative del 2009 sanciscono il principio di precauzione che diventa il fulcro del sistema di controllo europeo dei pesticidi, a salvaguardia della salute umana e dell’ambiente. Ciò nonostante questi stessi regolamenti sono già stati inclusi, per volontà dei negoziatori leader, nel programma del TTIP, con l’intenzione di renderli il meno restrittivi possibile per le imprese e di farli andare anche oltre le norme [già di per sé permissive, n.d.t.] dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (World Trade Organisation, WTO). (29)

– I controlli dell’UE sugli interferenti endocrini (sostanze chimiche note per la loro capacità di alterare il sistema ormonale umano) hanno fissato livelli massimi di contaminazione a un livello che bloccherebbe il 40% di tutte le esportazioni di generi alimentari statunitensi verso l’Europa. I gruppi industriali americani stanno cercando di usare il TTIP per eliminare questi controlli. (30)

– Oltre il 90% della carne bovina statunitense viene prodotta con l’uso di ormoni della crescita, cui è stata attribuita una correlazione con patologie cancerogene negli esseri umani. Le restrizioni UE all’importazione di queste carni bovine sono in vigore dal 1988. Esse sono già state oggetto di contestazioni da parte del governo statunitense presso la WTO e gruppi aziendali ne stanno richiedendo l’abolizione negli accordi TTIP, in quanto ostacoli “inutili” per il commercio.

– Negli Stati Uniti gli avicoltori trattano abitualmente le carcasse dei volatili con cloro prima di venderle ai consumatori – una pratica che nell’UE è vietata dal 1997. Ancora una volta, il governo statunitense ha contestato il divieto tramite la WTO, mentre le compagnie americane stanno richiedendo che i negoziati TTIP ne sanciscano la fine. Già in passato la Commissione europea aveva provato a far abolire il divieto, ma fu impedita dalla resistenza degli esperti in veterinaria e dei deputati.

La Commissione europea ha tenuto numerose riunioni segrete con rappresentanti dell’industria alimentare ansiosi di “annacquare” le normative comunitarie sulla sicurezza alimentare, e per questo motivo non si può credere che la stessa Commissione possa difendere gli interessi della salute dei consumatori. In una presa di posizione interna, comunicata al governo americano ancor prima del ciclo iniziale dei negoziati TTIP, la Commissione europea aveva accettato di rivedere le misure di sicurezza alimentari europee “con l’obiettivo di eliminare ostacoli inutili. (31) Così, per addolcire il clima e mostrare la sua disponibilità a soddisfare le richieste degli USA la Commissione ha già abolito il divieto vigente in tutt’Europa sull’importazione dagli Stati Uniti di suini vivi e di carne bovina spruzzata con acido lattico, a dispetto delle obiezioni di diversi Stati membri UE. (32)


 

Note
25. Si veda, per esempio, la notifica ufficiale del Presidente degli Stati Uniti al Congresso relativa all’avvio dei negoziati TTIP, l’impegno a garantire alle esportazioni americane maggiori possibilità di accesso al mercato attraverso l’eliminazione delle restrizioni europee per il settore sanitario e fitosanitario: lettera del Vice-rappresentante del Commercio americano Demetrios Marantis a John Boehner, portavoce della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, 20 marzo 2013.
26. Per un’analisi esauriente si veda: “Late lessons from early warnings: science, precaution, innovation, Copenhagen: European Environment Agency”, gennaio 2013.
27. Si veda, per esempio, la proposta congiunta presentata da BIO e EuropaBio di fronte alla sollecitazione sulle questioni normative EU-US 2012.
28. La direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, e il regolamento (CE) n 1107/2009, relativo alla messa in commercio dei prodotti fitosanitari sul mercato, ambedue del 21 ottobre 2009.
29. “Second round of Transatlantic Trade and Investment Partnership: Report of stakeholder briefing”, Bruxelles: Commissione europea 15 novembre 2013; “Chief Negotiators, Dan Mullaney and Ignacio Garcia Bercero Hold a Press Conference Following the Third Round of Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) Talks”, Washington DC: Office of the US Trade Representative, 20 dicembre 2013.
30. “US Agricultural Exports Threatened by EU Pesticide Regulation”, CropLife America, 21 novembre 2013.
31. “Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP): Note for the attention of the Trade Policy Committee”, Bruxelles: Commissione europea, 20 giugno 2013.
32. “In move towards trade talks, EU to lift ban on some US meats”, EurActiv, 5 febbraio 2013; “Member States resist lactic acid cleaning for carcasses”, EU Food Law, 12 ottobre 2012.


 

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