Comunismi futuri

Nei giorni scorsi, dal 18 al 22 gennaio, si è svolta la Conferenza di Roma sul Comunismo, organizzata da C17, una associazione e una rete di ricercatrici e ricercatori italiane/i indipendenti, attiviste/i dei movimenti sociali, scrittrici e scrittori, editori e giornaliste/i. Gli incontri, sempre molto affollati e seguiti con P1030421grande attenzione, si sono svolti sia presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM) che presso ESC Atelier, lo spazio occupato di Via dei Volsci.
Relatori e artisti provenienti da tutto il mondo (India, Francia, Germania, Stati Uniti, Russia, America Latina, Italia, Inghilterra) si sono dati appuntamento per affrontare i temi proposti dagli organizzatori, temi ambiziosi e seguiti con grande interesse da un’ampia platea di differenti generazioni.
Le sezioni proposte hanno a che fare sia con la critica dell’economia politica che con la ridefinizione dell’essere comunisti oggi, con una nuova soggettività della produzione artistica, in antitesi ai processi di valorizzazione capitalistica sia del fare creativo che della prestazione artistica dell’odierno panorama mercantile.
E’ da segnalare lo strappo con l’ortodossia storica e ideologica più retriva, che vedeva nella forma partito la sintesi della organizzazione comunista della lotta politica. Sgomberato il campo dagli epigoni del comunismo imbalsamato (e delle sue stantie forme organizzative).
Notevole il contributo di Jodi Dean da New York che parla di un partito comunista stutunitense conservatore, inutile e aggiunge: “aver accettato il capitalismo è la prima causa del declino della sinistra” che così è diventata “uno dei tanti gestori del capitalismo”, dice della necessità di una visione del mondo radicale e positiva, vede nelle contraddizioni del “capitalismo comunicativo” la via di un rafforzamento del senso di collettività.
La conferenza si è confrontata con la molteplicitàP1030412 dei contributi teorici, estremamente stimolanti, e con la ricchezza della soggettività sociale che si esprime nelle più svariate forme di costruzione del comune, di sperimentazione di forme di vita non alienate e collettivamente significative.
Basta scorrere il programma della conferenza, rintracciabile sul sito http://www.communism17.org/it/ , per rendersi conto della variegata ricchezza dei contributi e delle esperienze, punto di partenza per nuovi percorsi di aggressione e corrosione dell’ordine costituito delle cose.
Da segnalare una rinnovata attenzione alla sfera della riproduzione sociale, che in quanto produzione di forza lavoro è al centro dei processi di accumulazione capitalistica. Non ci può essere una lotta davvero vincente, se, contemporaneamente, non riorganizza la vita di tutti i giorni, e in questo le esperienze femministe sono paradigmatiche.
P1030415Il recupero dell’individualità all’interno di una soggettività sociale moltitudinaria e plurale, è un’altra delle acquisizioni che ormai sembra essere consolidata.
Riteniamo utile riportare in video le relazioni di alcuni dei partecipanti per poter avere esperienza diretta delle loro comunicazioni. In particolare abbiamo riprodotto gli interventi di Paolo Virno, Franco Berardi Bifo, Toni Negri e Christian Marazzi.

Paolo Virno – Chi sono i comunisti – Conferenza di Roma sul Comunismo C17 – gennaio 2017 https://www.youtube.com/watch?v=SHKUVwswDos&t=19s

Franco Berardi Bifo – Comunismo futuro – Conferenza di Roma sul Comunismo C17 – gennaio 2017
https://www.youtube.com/watch?v=kj2FXoyCqfE&t=40s

Toni Negri – Chi sono i comunisti – Conferenza di Roma sul Comunismo C17 – gennaio 2017
https://www.youtube.com/watch?v=gGOI4KNQDDw

Christian Marazzi – Chi sono i comunisti – Conferenza di Roma sul Comunismo C17 – gennaio 2017
https://www.youtube.com/watch?v=cqIlwrzWRrs

 

*perUnaltracittà-laboratorio politico