Arriva a Settignano la speculazione classista: il lusso per pochi batte l’interesse di tutti

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Un intervento altamente speculativo è previsto nello splendido borgo di Settignano, nel notevole e articolato complesso di proprietà della Congregazione delle Suore di santa Marta, collocato ai margini del perimetro urbano in un’ottima posizione panoramica, un tempo adibito a convento e a funzioni scolastiche e di convitto studentesco, da decenni in parte dismessa ed in stato di abbandono. Come tale è stata individuata come Area di trasformazione dal vigente Regolamento Urbanistico soggetta a Piano di Recupero.

Il complesso è composto da due edifici di valore culturale in quanto beni storico architettonici risalenti all’inizio del ‘900: Villa degli Angeli e Villa Elena, oltre all’ex Convento di Villa Santa Maria con i suoi annessi di recente datazione. Il Piano di Recupero adottato dalla Giunta Nardella prevede per l’area una destinazione totalmente residenziale con un numero consistente di appartamenti di lusso, fino a 40, alcuni di nuova costruzione, e con ben 4 piscine ed i relativi parcheggi auto pertinenziali. Con una trasformazione, che se conserva la morfologia esteriore dei fabbricati storici, distrugge il giardino antistante Villa Elena che diventa la sede delle villette di nuova edificazione con piscina.

Un intervento che si configura fin dal progetto, classista, come un’isola di privilegio per fasce alte di reddito, esclusiva e separata dal contesto urbano circostante, che impatta sulla collettività settignanese, in nessun modo coinvolta nel merito delle previsioni e delle finalità del Piano di Recupero, su cui si scaricano tutte le conseguenze del nuovo carico urbanistico. Il complesso costituirà la più alta concentrazione abitativa del Borgo con pesanti riflessi sulla mobilità dovuti al prevedibile incremento di almeno cento auto, che andrà ad aggravare una situazione della viabilità già molto congestionata, peggiorata da una annosa carenza di parcheggi e da un collegamento pubblico con la città insufficiente e poco funzionale.

Con Settignano ci troviamo di fronte all’ennesimo esempio di come l’attuale amministrazione intende la conservazione e la tutela del patrimonio storico architettonico, affidata all’operatore privato il cui scopo primario è il profitto, che viene perciò a prevalere sugli altri interessi, che dovrebbero essere di diritto preminenti e salvaguardati dal potere pubblico, quelli di carattere eminentemente culturale e sociale. Beni che il passato, ci ha tramandato e che talvolta sono parte integrante dell’identità di un luogo, vengono sottoposti ad un puro e grezzo sfruttamento, subendo radicali variazioni d’uso che ne stravolgono il ruolo ed il rapporto con il contesto, riducendo così l’azione di tutela e conservazione prevista dalle leggi, a un semplice simulacro esteriore.

Si pensi alla Villa degli Angeli che fu costruita dal padre di Aldo Palazzeschi, e vissuta per molti anni dallo scrittore e dove scrisse il capolavoro “Le sorelle Materassi” destinata a divenire un banale condominio di appartamenti, mentre avrebbe potuto essere la sede ideale di un centro culturale e di studi sulla sua opera magari recuperando le sue carte, la biblioteca e i quadri d’autore conservati presso la Facoltà di lettere dell’Università di Firenze.

Questa sarebbe la vera tutela della Villa degli Angeli che darebbe rinnovato prestigio al Borgo, vivacizzandone la vita culturale e conservando la memoria di quella che fu la residenza di un suo illustre cittadino, del paesaggio e dei luoghi di vita che furono fonte della sua ispirazione poetica e narrativa.
Nel mentre è in atto il saccheggio di un enorme patrimonio edilizio di valore storico architettonico di Firenze, offerto alla voracità speculativa del capitale finanziario e immobiliare, con trasformazioni senza precedenti che cambieranno il volto e la fruizione tradizionale della nostra città, nessun freno viene posto quindi all’uso capitalistico del tessuto storico delle pregiatissime colline fiorentine con i suoi antichi borghi e innumerevoli beni culturali.

Giandomenico Savi per il Comitato San Salvi chi può

2 commenti su “Arriva a Settignano la speculazione classista: il lusso per pochi batte l’interesse di tutti”

  1. Alessandra Zalum

    Sono comproprietaria della storica villa Gamberaia fin dal 1955 appartenuta alla Principessa Ghyka e nota per la Sua bellezza dei suoi giardini all’ Italiana , ex archivio storico delle Stato Italuano prima della IInda guerra Mondiale , con premio per il migliore intervento di restauro assegnato a mio nonno Marcello Marchi insignito della medaglia d’oro ai valori della Repubblica Italiana , tra cui Il recupero e la conservazione degli Edifici storici e monumentali . Ho letto cioccata e sbalordita attraverso la vostra pregiatissima redazione , delle trasformazioni in atto della storica villa degli Angeli e del suo complesso, Ieri 31 maggio Ore 10.00 tentata di essere occupata da una trentina di rumeni occupati all’ affissione dei pannelli “ Una casa per tutti , vogliamo più giustizia sociale !“ se la giustizia è quella di dare ‘ in pasto proprietà di interesse storico artistico per le quali dovrebbe intervenire la Soprintendenza delle Belle Arti per la loro tutela e valorizzazione , e non lo ha fatto , possiamo celebrare il funerale di Firenze, e ‘ giustificare questa povera gente , lasciata varcare le nostre frontiere e poi , disseminata per le strade della nostra cittá in nome di un umanitarismo sconfinato? Personalmente, trovo ‘scandaloso’ che la Giunta Comunale abbia approvato la radicale urbanizzazione e non recupero storico di questa aerea a fine di pura speculazione edilizia . Occorrerebbe muovere L’ Associazione delle Dimore storiche Italiane e Rappresentanze straniere per fermare questo prossimo scempio. Occorrerebbe anche fare un esposto querela alla Procura della Repubblica di Firenze e interessare il Ministro della Cultura Dario Franceschini .Chiunque volesse appoggiarmi nella richiesta di boicottare i prossimi interventi in questa aerea potrà farlo scrivendo all’ indirizzo mail seguente . Grazie fin da ora per la v. attenta e colta partecipazione

    1. Esprimiamo come redazione il nostro totale appoggio a qualunque iniziativa volta a contrastare la devastante speculazione sul complesso di Villa degli Angeli, Villa Elena e dell’ex convento di Villa Santa Maria. Nello stesso tempo ogni eventuale occupazione temporanea di questi edifici storici, come in altri casi analoghi di strutture dismesse, non è che la conseguenza della conflittualità urbana sul tema del diritto all’abitazione, costantemente negato agli autoctoni come agli immigrati, dalla politica urbanistica dell’attuale giunta comunale. Politica volta a favorire ogni sorta di speculazione privata, in luogo di un recupero abitativo a fini sociali del grande patrimonio edilizio inutilizzato, storico o meno, che si è reso disponibile negli ultimi decenni.. La lotta contro la speculazione, in particolare per la preservazione architettonica e paesaggistica del patrimonio storico e della sua memoria, non può essere dunque che strettamente legata alla lotta per il diritto all’abitare e alla qualità della vita di tutti, a Settignano, nel centro storico di Firenze, come in qualunque altra parte della città. La ringraziamo per il suo commento.

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