Nasce la Brigata Basaglia a Firenze

Da cosa nasce l’idea della Brigata Basaglia a Firenze?
L’idea nasce tra alcune volontarie del sostegno alimentare di Rifredi. Durante un turno una ragazza ci ha parlato della Brigata Basaglia di Milano e abbiamo provato a metterci in contatto con loro. È così che abbiamo conosciuto Lula, una delle fondatrici del progetto. Dopo diverse video-chiamate e riunioni, abbiamo maturato insieme il pensiero di non creare da zero un nuovo progetto parallelo ma di allargare la brigata Basaglia fondando una sede a Firenze.

In parole povere cosa fate?
In parole povere proviamo ad esserci per tutte quelle persone che sono rimaste sole e vogliono una mano per reinserirsi nel tessuto sociale o semplicemente hanno bisogno di essere ascoltate.

E questo come lo fate?
Abbiamo un centralino attivo dal lunedì al venerdì in 2 fasce orarie (12:00-14:30 e 19:00-21:30). Ma non prendeteci per un call-center: uno degli obiettivi principali del nostro progetto è la sensibilizzazione alla salute mentale. Chi chiama riceve una prima fase di ascolto attivo. Questa per noi è una fase fondamentale perché già l’ascolto può essere una forma di cura: a volte basta sapere che c’è una persona che condivide quello che provi e non ti faccia sentire sola. Se invece questo non fosse sufficiente offriamo 4 sedute gratuite di supporto psicologico con il nostro gruppo clinico, che è formato da professionisti e professioniste volontarie. Dopo queste sedute, se la persona vuole continuare il percorso psicologico, la indirizziamo verso servizi di psicoterapia esterni ma con tariffe agevolate.
Inoltre, se durante la conversazione emerge che la persona ha bisogno di supporto sociale o di altri servizi disponibili sul territorio cerchiamo di metterla in contatto e indirizzarla. Crediamo infatti che non sia solo al clinica a curare, ma che lo faccia anche la comunità. Per questo stiamo creando una rete di organizzazioni: dallo sportello per il lavoro al comitato anti-sfratto, dai sostegni alimentari ai servizi per le dipendenze, dagli sportelli per migranti ai centri anti-discriminazione e anti-violenza.
Chi fa parte della Brigata Basaglia Firenze?
Siamo una quindicina di persone. Siamo variegate, veniamo da diversi percorsi, da varie associazioni, da diverse realtà politiche. Non per forza veniamo dall’ambito della psicologia. Siamo accomunate da alcuni ideali: siamo contro ogni forma di discriminazione e sentiamo forte l’esigenza di fare sensibilizzazione sul tema della salute mentale. Nell’ultimo anno ci sono state tantissime iniziative per la salute fisica ma forse abbiamo un po’ tralasciato la salute mentale.
Cosa intendete per “salute mentale”?
Quello a cui puntiamo è il benessere. Non c’è una definizione esatta di salute mentale, noi non vogliamo categorizzare in casi clinici le persone che ci chiamano, non facciamo diagnosi. Non siamo qui per giudicarti ma per aiutarti a trovare un equilibrio, che non dev’essere per forza uguale al mio. Vogliamo che le persone stiano bene con sé stesse e con gli altri.

E generalmente chi vi chiama? 

Ci chiama chiunque: casi di disturbi psicologici accertati ma anche lo studente demoralizzato dalla DAD e la signora anziana che ha bisogno di parlare con qualcuno, a cui non interessa iniziare un percorso di psicoterapia ma semplicemente non vuole sentirsi sola. E noi siamo qui anche per questo. Vogliamo smantellare il pregiudizio che avere un disagio psicologico sia un difetto: è una cosa che può capitare a chiunque e che può incidere su vari aspetti della vita della persona. Per questo motivo abbiamo organizzato il gruppo rete. Se una persona ci chiama e ha un disagio psicologico noi sappiamo benissimo che questo malessere non nasce soltanto dalla propria mente, ma ci sono anche una serie di fattori esterni che portano a stare male. Può essere il lavoro, può essere l’affitto, può essere
qualsiasi cosa e per questo ci attiviamo insieme a te, ti diamo una mano sia dal punto di vista mentale sia dal punto di vista della comunità.
Come è organizzata la Brigata?
Siamo divisi in vari gruppi per snellire il lavoro e renderlo più pratico. Ogni partecipante decide liberamente in base alla propria disponibilità e affinità dove collocarsi e si può far parte di uno o più gruppi. C’è il gruppo degli operatori e operatrici che rispondono al telefono quando chiamate il nostro numero.
C’è il gruppo clinico che è composto da professionisti e professioniste in psicologia e psicoterapia. C’è il gruppo rete che si occupa di tenere i contatti con le altre associazioni sul territorio. C’è il gruppo comunicazione che si occupa di gestire la parte social, di pubblicizzare il nostro progetto e di parlare con i giornalisti.
Abbiamo un’assemblea settimanale: la prima parte la facciamo insieme alla brigata di Milano e parliamo delle chiamate ricevute, ci diamo supporto a vicenda per non lasciare sole le volontarie e i volontari del gruppo.
Nella seconda parte ci dividiamo tra Milano e Firenze e parliamo delle questioni territoriali, delle iniziative da organizzare in città, ecc. Ci sono mille modi di partecipare alla Brigata Basaglia e ognuno/a può dedicarvi il tempo e le energie che vuole. Anche perché, sempre per il discorso del benessere psicologico, è
fondamentale che anche i/le componenti della Brigata non si sovraccarichino e stiano bene in quello che fanno.
È un caso che abbiate inaugurato il progetto a Firenze il 25 aprile?
No, non è un caso. Abbiamo accelerato un po’ i tempi per poter partire in questo periodo perché ci sembrava un segnale importante: dare ascolto e supportarsi a vicenda per noi è un’importante forma di resistenza.
E come è stata la risposta della gente a questa iniziativa?
La risposta è stata ottima. Sui social stiamo crescendo velocemente e ogni giorno ci stanno arrivando email di persone che vogliono darci una mano. Per questo motivo abbiamo fissato una nuova presentazione online del progetto martedì 4 maggio alle 21.00(per ricevere il link all’assemblea scrivere alla mail brigatabasagliafirenze@gmail.com).  Inoltre sono già arrivate tantissime telefonate da Firenze, da parte di persone che hanno bisogno di aiuto, e questo dimostra quanto ci fosse bisogno di un progetto come questo.
Come si fa per contattarvi?
Se avete bisogno del nostro supporto telefonateci al numero: 02 8239 6915
Se volete darci una mano scriveteci una mail a: brigatabasagliafirenze@gmail.com

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Intervista a cura di Thomas Maertens