La condanna di Mimmo Lucano, una sentenza politica

E così Mimmo Lucano è stato condannato in primo grado a 13 anni, il Pm ne aveva chiesti 7, quasi la metà. Una sentenza che ha il sapore amaro della punizione, della vendetta di Stato, o perlomeno, di una parte dello stato. Una condanna che vuol mettere tutti e tutte in guardia, chiunque agisca e provi a cambiare questo paese.

Chi ha visto quella parte della Calabria sa che è fatta di paesini di montagna, in via di spopolamento, dove abitano poche persone anziane, mentre i più giovani sono fuori a lavorare e tornano, quando tornano, solo qualche giorno in estate. E’ doloroso vedere quei luoghi bellissimi e ricchi di storia destinati all’abbandono e ad una morte nemmeno troppo lontana. I pochi rimasti vivono quasi tutti nelle marine, luoghi senz’anima e senza storia, ma almeno raggiungibili facilmente dalla statale che ci passa in mezzo.
Arrivare a Riace era una boccata d’aria, persone di tutte le età in giro, uomini e donne provenienti da tutto il mondo che lì avevano trovato casa. Dalla signora nativa del paese che gestisce il negozio di frutta e verdura col marito afghano, arrivato più di vent’anni fa in Italia, fino al ragazzo camerunense, ormai stabilito in Francia, che torna a Riace per rivedere il primo posto dove gli è stata data una vera chance di riscatto. E poi i bambini e le bambine per strada, il fermento sociale e culturale con persone da tutta Italia che sono lì per vedere, imparare, scambiarsi esperienze. I writer, le compagnie teatrali, gli yogi, i migranti che lavorano nei negozietti e aprono attività. Troppo, troppa gente, troppo futuro.

Lucano e l’esperienza di Riace avranno sicuramente i loro limiti, non saranno sicuramente perfetti ma pieni di imperfezioni ed errori, come tutto a questo mondo. Ma restano un tentativo importante, non a caso si continua a parlare di modello Riace.
Un paese con meno di 2.000 abitanti che ha ospitato negli anni tra il 2004 e il 2018 più di 6.000 richiedenti asilo provenienti da venti paesi, il modello Riace funzionava e l’aveva confermato addirittura la Prefettura di Reggio Calabria che aveva mandato nel 2017 i suoi ispettori a Riace.

Ma la sentenza del Tribunale di Locri è una sentenza politica volta a distruggere la cultura dell’accoglienza. Mediterranea Savings Human non usa mezze parole ‘I mandanti siedono in parlamento. Sono coloro che hanno ideato il “sistema Libia”, che ha al suo attivo migliaia di vittime innocenti in mare e in terra. Costoro si dicono “democratici”. ‘

Lucano ha immaginato un altro mondo e ha provato a realizzarlo nel paese di cui era sindaco, per questo deve essere punito.
Che a nessun altro venga più in mente di fare altrettanto.

A Mimmo Lucano va tutta la nostra solidarietà e domani saremo alle 18.30  in piazza San Giovanni a Firenze per il presidio #iostoconmimmolucano