Saltata la corsa? Vi spieghiamo il perché

Il giochino dei Chilometri: la Regione Toscana commissiona un tot di chilometri (pagati) che il gesto, e del trasporto pubblico Autolinee Toscane deve effettuare sulle linee del territorio fiorentino, di conseguenza Autolinee Toscane ha tutto l’interesse ad effettuare questi chilometri con il minor numero possibile di personale e quindi di turni.Pur di incassare il gioco è facile: basta stabilire dei tempi di percorrenza da capolinea a capolinea da formula 1 (come se la città fosse vuota, come se non esistesse traffico) facendo così risultare più chilometri possibili effettuati nel minor tempo possibile.

Vien da sé che per gli autisti (comuni mortali) diventa impossibile effettuare i passaggi alle fermate all’orario previsto rispettando contestualmente il codice della strada. Si creano così accumuli di ritardi su ritardi talvolta insanabili che generano il “salto delle corse”.

Inoltre, Autolinee Toscane dovrebbe comunicare alla Regione Toscana le corse saltate, ma di conseguenza quei chilometri “saltati” diventerebbero un mancato introito… a tal proposito una domanda sorge spontanea: il gestore Autolinee Toscane comunica realmente la miriade di corse che ogni giorno saltano riejla cittacii Firenze?!? Cosa non si farebbe pur di gonfiare le tasche dei dirigenti francesi?!?

La carenza di personale alla guida: Da anni ormai assistiamo ad un vero e proprio esodo di autisti che si licenziano. una costante fuga alla ricerca di mete migliori, a causa degli inadeguati (se non pietosi) stipendi corrisposti nella città di Firenze alla mansione di Autista nonostante le responsabilità penali e civili che questa comporta. Oltretutto in una città sempre più costosa per chi la vive e con un’amministrazione orientata evidentemente più al servizio del turista che dei propri cittadini.

Agli stipendi al ribasso si vanno poi ad aggiungere le sempre più degradanti condizioni di lavoro: soste ai capolinea sempre più irrisorie se non inesistenti, tempi di percorrenza strettissimi che aumentano i rischi e lo stress, l’incertezza fin anche del turno del giorno dopo, la difficolta nel poter usufruire dei giorni di ferie e molto altro ancora. Tutto ciò si traduce in un servizio di Trasporto Pubblico Locale sempre più sottorganico al cospetto del servizio che dovrebbe ricoprire.

La privatizzazione del servizio pubblico: Ciò che viviamo ad oggi rappresenta, purtroppo, l’evidente ed ovvia conseguenza della privatizzazione di ciò che avrebbe dovuto essere un bene comune e pubblico!!! A maggior ragione perché pagato e sostenuto da utenti e contribuenti. Privatizzazione frutto di una politica collusa nella sua complicità, sempre più incline ai favoritismi verso i privati ed agli “amici degli amici” e sempre meno propensa alla tutela dei cittadini.

Quindi ad oggi ciò che dovrebbe essere un servizio di trasporto pubblico locale risulta essere un insensato servizio a profitto del privato, volto a convogliare gli utili fatti sulla pelle di lavoratori, utenti e contribuenti nelle casse dei dirigenti francesi e senza l’interesse nel renderne un servizio efficace.

L’indifferenza e/o la complicità della politica regionale e locale: Ciliegina sulla torta è l’indifferenza dei governati regionali e comunali che, di fronte a tale scempio e nonostante le tante denunce e segnalazioni, continuano imperterriti a non farsi carico delle gravi problematiche del servizio di trasporto pubblico fiorentino.

A questi governanti ci rivolgiamo chiedendo il perché del loro perseverare nel far orecchie da mercante, Sarà perché si sentiranno responsabili? Sarà perché son complici? O perché ne hanno ancora da riempirsene le tasche? loro a discapito di tutti!

Stanchi di tutto ciò vi invitiamo a mobilitarci INSIEME e tutti UNITI in presidio
sotto il comune di Firenze

lunedì 10 ottobre ore 15:30 durante il consiglio comunale

per chiedere a gran voce un servizio di trasporto pubblico per Firenze nel rispetto di lavoratori, utenti, studenti e contribuenti