Al grande popolo italiano,
A coloro che hanno rifiutato di tacere in un tempo di silenzio,
A coloro le cui voci hanno gridato la verità in un mondo sordo al nostro dolore… 💔
Dal cuore della distruzione, da sotto le macerie, da dove il dolore abita ogni vicolo e angolo,
vi scriviamo noi, il popolo di Gaza, gente dalle case distrutte e dai sogni bruciati, per dire: grazie. 🕊
Grazie per non essere rimasti spettatori,
Grazie perché la vostra umanità ha resistito all’indifferenza globale,
Grazie perché i vostri cuori hanno camminato con noi nei funerali dei nostri bambini,
E perché le vostre lacrime, come le nostre, erano salate. 😢
Figli della nobile Italia,
Abbiamo udito l’eco dei vostri passi nelle strade, i vostri cori che hanno attraversato il mare 🌊
Abbiamo visto i vostri cartelli, le vostre candele 🕯 e i vostri occhi che non conoscono l’indifferenza 👁💧
In un tempo in cui la complicità abbonda e la pietà scarseggia, voi siete stati la prova che la coscienza è ancora viva. 🙏
Gaza, nonostante le ferite, vi tende una mano forata dai bombardamenti, ma colma di gratitudine. 🤲
I nostri bambini, che hanno scritto i loro nomi sui propri sudari, vi sorridono dalle nuvole… 👼☁
E le nostre madri, che hanno perso tutto, vi mandano preghiere cariche di dolore sincero e amore vero. 💔🤍
Vi aspettiamo,
Aspettiamo la vostra voce, il vostro sostegno,
Aspettiamo che i venti del mare ci portino i vostri messaggi e i vostri cuori,
Aspettiamo di non essere dimenticati, come lo siamo stati da troppi… 😔🌫
Grazie a ciascuno di voi, uno per uno,
Grazie a chi ha pianto con noi senza conoscere i nostri nomi 😭
A chi ha alzato la foto di un martire che non ha mai incontrato 🖼
A chi ha sentito il nostro dolore come se fosse il proprio. 💞
Vi mandiamo da Gaza assediata
un abbraccio carico di dolore, ma ancora caldo 🤗💔
Un abbraccio che non porta il peso della politica, ma quello della vostra umanità che ci ha salvati dall’isolamento totale. 🕊
Insieme, nonostante tutto, costruiamo un ponte da cuore a cuore,
che nessun bombardamento potrà distruggere,
e che nessun silenzio potrà affondare. 🌉❤
L’autore si chiama Ammar Rayhan, cittadino palestinese di Gaza attualmente residente a Firenze.
E’ uscito da Gaza dopo i bombardamenti e arrivato qui con suo figlio Issa che a novembre dovrà sottoporsi a un intervento all’ospedale Meyer per un trapianto osseo a causa delle conseguenze della frattura del cranio.







Non passa giorno che io penso con dolore al popolo palestinese e’ ora di dire basta al genocidio . Palestina libera
Grazie a te, Ammar. So cosa vuol dire… Il silenzio e l’indifferenza del mondo davanti al nostro dolore… E so come il suo contrario può invece salvarci, anche dal dolore più… “smisurato” e cattivo! Soprusi incomparabilmente inferiori a quelli che il tuo popolo subisce da 80 anni… possono devastarci l’anima!
A te … Non è successo.
È facile per noi che stiamo qui ben nutriti e nelle nostre case comode, però vogliamo essere con voi sostenervi come meglio possiamo. Siamo orgogliosi dei nostri giovani che partecipano con entusiasmo alla lotta contro questa teribile ingiistizia