La Città invisibile
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Mercoledì 19 novembre 2014, #09

Care amiche, cari amici,

questo numero della rivista (#9) è in gran parte dedicato ad alcune delle proposte che molte realtà autorganizzate contrappongono a decisioni prese o annunciate da chi governa questo territorio. In alcuni casi si tratta di vertenze 'storiche' su cui è utile fare il punto perché sono emerse di recente importanti novità: è il caso dell'inceneritore nella Piana, del nodo fiorentino della linea AV, dell'utilizzazione del parco di San Salvi. In altri casi abbiamo accolto la voce di realtà che più di recente hanno elaborato alternative finalizzate a un uso sociale di spazi pubblici o comunque da destinare a uso collettivo, come per la Manifattura Tabacchi, Piazza Brunelleschi, il complesso dei Nidiaci, la zona di Castello.

Il quadro si completa con una riflessione sullo svuotamento dei Quartieri come luogo di mancata partecipazione della cittadinanza, mentre la segnalazione dei rischi del nuovo ponte sul Mugnone ci richiama al tema dei dissesti idrogeologici di cui in questo periodo pare che nessuno in Italia sia responsabile. In molti di questi articoli troverete accenni alla funzione negativa - peggiorativa dell'esistente - dello Sblocca Italia, che è oggetto specifico di articoli più generali su urbanistica e servizi idrici, mentre un intervento è riservato alla legge Lupi e le sue nefande conseguenze sull'emergenza abitativa nel nostro paese.

Quanto alla vicenda dei 220 km di tubature con amianto che servono gli utenti di Publiacqua, la denuncia che abbiamo pubblicamente fatto attraverso la Città invisibile sta avendo effetti: non solo la cosa è emersa sulla stampa ma molte realtà determinate a far qualcosa perché Publiacqua investa i suoi utili nella sostituzione dei tubi, a partire da quelli più vecchi, si stanno organizzando. Presto ci saranno novità interessanti di cui vi terremo informati. 

Buona lettura e, se condividete, contribuite a diffondere!

La redazione

Primo piano

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Quando i Lupi dettano legge

Quando i Lupi dettano legge

di Maurizio De Zordo

Nella desolante squadra di governo di Matteo Renzi spicca, per efferatezza, Maurizio Lupi, uno che se lo conosci lo eviti, o almeno ci provi, anche se in questo disgraziato scorcio temporale evitarlo pare ben difficile. Da sempre uomo forte di Comunione e Liberazione milanese, ramo Affari Terreni, assessore comunale del sindaco Albertini, deputato per Forza Italia dal 2001, ha sempre avuto il pallino dell’edilizia e dell’urbanistica.

Sblocca-Italia svende Firenze, ecco i luoghi... e le vertenze

Sblocca-Italia svende Firenze, ecco i luoghi... e le vertenze

di Ilaria Agostini

La città pullula di edifici dismessi, vuoti, in dismissione. E il sindaco, anziché impegnarsi nella pianificazione per il loro reimpiego – occasione persa dal piano strutturale e dal regolamento urbanistico – si gingilla in veste di agente immobiliare alle fiere internazionali del real estate, promuovendo i migliori immobili pubblici in disuso presenti sul territorio comunale.

Piazza Brunelleschi in mano ai finanzieri: il Comitato dice no

Piazza Brunelleschi in mano ai finanzieri: il Comitato dice no

di Roberto Budini Gattai

Il Comitato di Piazza Brunelleschi nasce nel 2011,quando viene reso noto il contenuto del Piano Strutturale del Comune di Firenze, dove, oltre alla previsione di un incremento della rete viaria, cioè del trasporto privato su gomma, troviamo in apertura della parte dedicata alla città storica la seguente dichiarazione: “La prima azione da mettere in campo, per il centro storico, è promuovere i parcheggi interrati.”

AAA area in via di Bellagio vendesi

AAA area in via di Bellagio vendesi

di Csa Next Emerson

Le televendite e i giochi a premi degli anni '80 hanno influenzato l'inconscio collettivo fino a diventare la principale fonte di ispirazione e modello di governance per la classe politica italiana. Firenze suo malgrado ha pagato e paga un pesante tributo in questo senso. Già trampolino di lancio per l'ex concorrente della Ruota della Fortuna Matteo Renzi...

Manifattura Tabacchi: non basta dire Volumi Zero

Manifattura Tabacchi: non basta dire Volumi Zero

di Carlo Carbone

La Manifattura Tabacchi ha caratterizzato per lunghi anni il quartiere San Iacopino-Puccini per le dimensioni e la monumentalità del complesso, per la presenza dell’asilo nido (unico nella zona) e per il teatro Puccini, ma soprattutto per essere stato occasione di occupazione e lavoro specie per il lavoro femminile, celebri le sigaraie e le loro lotte sindacali. 

San Salvi per la città!

San Salvi per la città!

di Comitato San Salvi chi può

L’area è costituita da un ex complesso manicomiale rilevante per dimensioni e di notevole pregio architettonico, quasi unico nella sua tipologia in Italia, molto innovativo per l’epoca (fine ‘800), caratterizzato nella struttura da grande organicità e unitarietà, esemplificata dalle gallerie di collegamento terrazzate le cui arcate costituiscono elemento ritmico di continuità fra i padiglioni.

Quel ponte sul Mugnone: ecco i rischi

Quel ponte sul Mugnone: ecco i rischi

di Deanna Sardi

Il Mugnone, “torrente maledetto”, ha segnato la storia della città di Firenze in modo molto profondo. Dall'epoca romana ai giorni nostri è stato oggetto di deviazioni e di usi più o meno compatibili con la sua natura. Ultimamente tuttavia l'appropriazione del torrente da parte di vari soggetti ne ha aumentato enormemente la pericolosità.

San Frediano rivendica il complesso dei Nidiaci

San Frediano rivendica il complesso dei Nidiaci

di Claudia Unisoni

Con il nome “area Nidiaci” si intendono diversi immobili di stampo ottocentesco nel cuore dell’Oltrarno che si affacciano su un ampio giardino alberato, delimitato da alte mura. Per più di cento anni in questo luogo riservato, quasi segreto, che si contrappone con la sua quiete e selvaggia natura al cemento, al rumore e al caos delle vie circostanti, sono cresciute intere generazioni di bambini.

Tav a Firenze: terre, milioni e disastri

Tav a Firenze: terre, milioni e disastri

di Martina Taiuti

Dopo il blocco dei cantieri seguito all’inchiesta della magistratura e dopo il fallimento di fatto dell’appaltatrice Coopsette, è circolata durante l’estate la notizia del subentro di Condotte s.p.a., multinazionale già nota per non essersi accorta di aver subappaltato lavori della statale ionica a ditte della ‘ndrangheta, con l’immediato coro della politica sul pronto riavvio dei lavori. Annunci privi di senso, dal momento che le terre di scavo provenienti dai tunnel (circa 2 milioni di metri cubi) tuttora non hanno destinazione.

Lo Sblocca Italia sblocca gli inceneritori

Lo Sblocca Italia sblocca gli inceneritori

di Valeria Nardi

Dopo il ricorso al TAR contro la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) associazioni e comitati (Coordinamento dei Comitati Toscana Centro, WWF Toscana, Medicina Democratica Onlus, Italia Nostra), hanno presentato, lo scorso ottobre, le osservazioni, a cui farà seguito un nuovo ricorso, contro l'Autorizzazione Integrata Ambientale, ultimo passo istituzionale dell'iter previsto per la costruzione dell'impianto di incenerimento di Case Passerini.

Decentramento e partecipazione

Decentramento e partecipazione

di Moreno Biagioni

Gli strumenti di partecipazione delle cittadine e dei cittadini alla vita pubblica, al di là delle scadenze elettorali, subiscono da molto tempo attacchi tesi ad annullarli. Si tratta di un processo avviato negli anni 80, quando cominciò a prevalere l'idea che nelle istituzioni occorresse dare più potere agli esecutivi, senza tanti "lacci e lacciuoli" (così infatti si cominciò a considerare i percorsi partecipativi e le stesse assemblee consiliari e parlamentari).

Si sbloccano le lobby, altro che l'Italia. Il caso dell'acqua e dei servizi pubblici locali

Si sbloccano le lobby, altro che l'Italia. Il caso dei servizi pubblici locali

di Roberto Spini

Due provvedimenti, il decreto del settembre scorso cosiddetto “Sblocca Italia”, convertito in legge da pochi giorni e la Legge di Stabilità in discussione nel Parlamento, stanno dando l'esatta idea della direzione intrapresa dalle politiche del governo italiano (che riprendono quelle dei rigoristi europei). I servizi pubblici locali sono riguardati molto pesantemente. Si provano a cancellare definitivamente anni di mobilitazioni, proposte e conquiste in tema di beni comuni.

Le Rubriche della Città invisibile

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Cultura sì, cultura no

Firenze e il suo Novecento invisibile

Firenze e il suo Novecento invisibile

di Franca Falletti

In questo nuovo appuntamento con la rubrica Cultura sì, cultura no parliamo di musei che non ci sono e di patrimonio nascosto e negato, cominciando col dare atto nuovamente che il Museo Novecento ha il vantaggio di esserci e di aver reso di nuovo fruibili tante opere di cui la città era stata privata per lungo tempo. Ma ci sono altre situazioni dove non si è fatto neppure questo sforzo minimale e queste situazioni riguardano ancora proprio i tempi a noi più vicini.

Tutta un'altra musica

La classe operaia va in paradiso... - VIDEO

La classe operaia va in paradiso... - VIDEO

di Francesca Breschi

Anzi, no. Ancora pare proprio di no. E ci tocca rispolverare antichi inni, slogan, che pensavamo ormai sotto naftalina. Rieccoci qui, con problemi ancor peggiori di quanto potessimo immaginare con altri governi precedenti. La musica allora riacquista improvvisamente un valore quasi catartico e catalizzatore di animi indomiti e anche, possiamo dire senza tema di smentita, esacerbati da così tanta indifferenza.

Campagna Stop TTIP

La deregolamentazione della sicurezza alimentare – Stop TTIP #5

La deregolamentazione della sicurezza alimentare – Stop TTIP #5

di John Hilary

Scopriamo attraverso la pubblicazione del saggio di John Hilary il lavorio segreto che chi governa l'Europa (e gli Stati Uniti) sta compiendo per la deregolamentazione di commercio e investimenti a vantaggio dei profitti delle grandi imprese transnazionali e a svantaggio della democrazia e dei nostri diritti, a partire da quelli occupazionali e ambientali, della sicurezza del cibo...

Ricette e altre storie

Stregoneria culinaria

Stregoneria culinaria

di Barbara Zattoni

Non sapevo che nel 1895 i fratelli Lumière avessero inserito, alla prima proiezione pubblica, le “dejeuner de bébé”; una scena di vita familiare dove un piccolo Lumière viene imboccato dai genitori. Loro sostennero che il cinema doveva riflettere la realtà e quindi non poteva mancare una parte tanto importante della vita quotidiana. “Atti alimentari” e non più per la sola sopravvivenza, ma una vera e propria forma di linguaggio col quale esprimere i propri valori, cultura, appartenenza e dignità: cibo e cinema.

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