Speciale Natale 2023 | 24 dicembre 2023

Questo non sarà un Natale come gli altri. Il massacro in atto a Gaza non lascia indifferente chiunque ha a cuore i diritti, la giustizia sociale e la solidarietà. Un massacro intollerabile: più di 20.000 morti palestinesi, più di 60 giornalisti uccisi tra Gaza e il confine con il Libano, tanto che Reporter senza frontiere (RSF) ha presentato la sua seconda denuncia alla Corte penale internazionale (CPI) per crimini di guerra commessi dall'esercito israeliano contro i giornalisti palestinesi a Gaza.
Ieri a Beit Lahia, città nel nord della Striscia di Gaza, è stato scoperto un massacro che ricorda Sabra and Shatila con decine di uomini, donne e bambini giustiziati in maniera sommaria nelle strade e nel campo profughi di Jabalia.
Di fronte alla complicità dei governi e degli organi di informazione occidentali con la pulizia etnica in corso, fiumi di persone hanno riempito le strade delle città di tutto il mondo per manifestare il loro sostegno al popolo palestinese.
In questo numero speciale vogliamo esprimere la nostra solidarietà a tutti i giornalisti e le giornaliste che rischiano la vita per svelare al mondo intero quello che i media mainstream non mostrano e a tutti gli attivisti e le attiviste che non accettano il mondo così com’è e ogni giorno lottano per cambiarlo.
L’unico augurio che possiamo fare è quello di resistere e di essere solidali, perché, come diceva Don Milani gli oppressi sono la nostra patria e gli oppressori i nostri stranieri.
Auguri trasgressivi, bio-diversi, pieni di calore, con-divisi, presenti, rivoluzionari, musicali, marginali, sognatori, disertori, creativi e resistenti con i consigli di lettura de La Città invisibile.

I consigli di lettura della redazione

I libri di Ornella De Zordo

Il gran mondo di Pierre Lemaitre, Mondadori 2022
Si inserisce nella serie di romanzi dedicata al XX secolo, ed è ambientato tra Parigi e Beirut negli anni del secondo dopoguerra. Segue le vicende della famiglia Pelletier emigrata negli anni ‘20 dalla Francia in Libano, dove ha fatto fortuna con un’industria di saponi. Una saga familiare ironica e feroce, ma anche romanzo d’avventura.
Si legge tutto d’un fiato malgrado le 600 pagine.
Poi, chi ha amato il romanzo, può risalire alle vicende dei personaggi negli anni tra le due guerre con la trilogia Ci rivediamo lassù, I colori dell’incendio e Lo specchio delle nostre miserie.
Oppure, può proseguire negli anni ‘50 con Il silenzio e la collera.
Il consiglio è di farsi prendere dal piacere della lettura e leggerli tutti!

I libri di Francesca Conti

Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque, Neri Pozza 2016 (Prima pubblicazione 1929)
Non esistono testimonianze migliori contro la guerra degli scritti dei reduci, di chi ha visto morire i propri compagni e i propri nemici.
Solo loro sono capaci di testimoniare l'inutile devastazione dei corpi di chi muore e delle anime di chi torna a casa. In questo classico Remarque racconta con precisione chirurgica le battaglie, i momenti di quiete, la quotidianità della vita dei giovanissimi soldati, la continua ricerca di cibo, le sfide con i topi per accaparrarsi il pane. Nelle pagine dello scrittore tedesco vi è lo smarrimento di un'intera generazione mandata a morire con l'illusione di servire e difendere la patria. Ancor più della morte soprende il lettore il racconto dell'impossibilità del ritorno a casa, anche per chi sopravvisse, perché dopo l'orrore della guerra anche la casa era diventata terra straniera.
Dieci milioni di morti, l'inutile strage di un'intera generazione che gettò i semi per l'avvento del nazismo e aprì la strada al secondo conflitto mondiale.
Benedette guerre di Alessandro Barbero, Laterza 2015
A partire dalla prima crociata indetta da Papa Urbano II nel 1095 questo libro ripercorre le tappe dello scontro culturale e militare tra oriente e occidente. Alessandro Barbero in questo pamphlet espone con la sua usuale chiarezza le responsabilità dell'occidente in quello che il politologo neo-con Samuel Huntington definì scontro di civiltà.
Il ritorno alla Terra Santa durante la prima crociata fu celebrato con il sangue dei musulmani riuniti nella moschea al-Aqsa e con quello degli ebrei rifugiatisi nella sinagoga.
Il richiamo al jihad ricominciò a far sentire la sua forza proprio dopo i massacri ad opera dei soldati cristiani, ma la crociate furono anche il primo tassello del colonialismo europeo.
George W.Bush e Donald Rumsfeld amavano definirsi crociati, mentre Bin Laden sosteneva che l'Islam stava affrontando l'ennesima reincarnazione dello stesso nemico, già sconfitto una volta con la riconquista di Gerusalemme nel 1187.
Conoscere la storia delle Crociate vuol dire comprendere l'attualità, gli scontri e le guerre tuttora in corso, significa comprendere come lo stato di Israele sia l'ultima tessera nel puzzle del colonialismo europeo in Medio Oriente.

I libri di Tiziano Cardosi

La maledizione della noce moscata di Amitav Ghosh, Neri Pozza 2021
Un ampio excursus su cosa sia stato – e continui ad essere – il colonialismo europeo e statunitense a partire da uno dei tanti genocidi avvenuti, quello delle isole della Banda ad opera della Compagnia olandese delle Indie orientali; genocidio avvenuto per ottenere il monopolio della preziosa spezia, la noce moscata, originaria di quel piccolo arcipelago.
Due sono forse gli aspetti principali per un lettore occidentale: la constatazione di come il colonialismo sia stato importante per la nascita del capitalismo che oggi conosciamo bene, ma soprattutto la possibilità di capire come attenti ed acuti occhi extraeuropei vedano e leggano la cultura occidentale, compresa quella illuminista, come brodo di coltura della violenza capillare e spietata che l’umanità ha conosciuto negli ultimi secoli.
Oggi, al tramonto di questa egemonia politica e militare, questo testo dovrebbe essere uno degli strumenti per ripensare il futuro del mondo a partire proprio da un occidente smemorato e autoassolutorio, popolato da sonnambuli che marciano ciechi verso e dentro il disastro.
Lottare per vivere di Luca Pampaloni, Edizioni ETS 2023
Luca Pampaloni è un disabile grave dall’età di otto mesi. Il libro che ha scritto è una storia della sua vita e perciò ripercorre la storia a cavallo dei due ultimi secoli; è anche una riflessione sulla sinistra italiana e la sua profonda crisi con una grande volontà di interrogarsi sempre.
La visione di un disabile dà una prospettiva particolare alle vicende che sono state vissute, c’è un sapore che non è mai stantio, semmai amaro, ma anche capace di ironizzare.
Quel che colpisce al di là dei tanti temi affrontati, è che la narrazione corrente di cosa sia la disabilità è praticamente assente; non c’è l’albero dei desideri su cui si appendono pensieri e
preghiere per avere come concessione quel che la vita ha negato. C’è invece la richiesta forte di diritti, il diritto alla vita prima di tutto; che non ha bisogno di compassione, ma di risorse per poter superare gli ostacoli di ogni genere che si incontrano.
Si parla molto di “vita indipendente” e si capisce la profondità della richiesta fatta alle istituzioni intese come rappresentanti della collettività: la volontà di avere una vita il più normale possibile, dignitosa, che non sia costretta a mendicare alcunché, è il filo conduttore che oggi parla a tutte e tutti. Il diritto alla vita indipendente, la tenacia, la competenza con cui viene preteso è un esempio per la sinistra di oggi che pare fioca e rassegnata al tramonto dei diritti fondamentali.

I libri di Giandomenico Savi

Le grandi dimissioni di Francesca Coin, Einaudi 2023
Un'indagine approfondita e articolata sul fenomeno crescente anche in Italia dell'abbandono volontario del lavoro in contesti lavorativi caratterizzati da supersfruttamento, da ricatti e vessazioni di ogni tipo, in particolare verso le donne sottoposte anche a umiliazioni e violenza a carattere maschilista. Dimissioni che si attuano anche a fronte di una difficile ricerca di un reimpiego, a causa di ritmi di lavoro intollerabili, esacerbati da orari che negano sistematicamente ogni spazio di vita propria e di libertà. Un fenomeno che potrebbe apparire paradossale in un paese come il nostro, afflitto da un alto tasso di disoccupazione, ma che tuttavia, come testimoniano i protagonisti dell’indagine, si spiega, come pura necessità di sopravvivenza e unica possibilità di fuoriuscita da una condizione di frustrazione morale e di stress psico-fisico che nel tempo si fa insostenibile. Questo accade nei settori della ristorazione, del commercio, della cultura e in parte della sanità, dove domina la precarietà e si viene pagati con salari da fame che impoveriscono senza alcuna possibilità, per il personale dipendente, di emancipazione economica. Un libro, quello di Francesca Coin, estremamente utile per capire la grande insoddisfazione che permea il mondo del lavoro, dovuta ad una molteplicità di fattori, fra cui le degradate relazioni umane che coinvolgono anche, nel caso degli operatori della sanità, alti livelli professionali, o le scarse e avvilenti qualità delle mansioni che caratterizzano pervasivamente il settore dei servizi.
Con numerosi impieghi in cui il lavoro viene sottoposto ad un regime di totale subalternità e completamente deregolamentato, per la perdita progressiva di tutti quei diritti sindacali e di civiltà, conquistati un tempo grazie alle dure lotte della classe lavoratrice

I libri di Marika Oggiano

Femonazionalismo di Sara R. Ferraris Alegre 2019
Con il termine femonazionalismo, coniato in quest’opera dall’autrice, si intende quella retorica di destra, tipica dei nostri tempi, che rivendica l’uguaglianza di genere, e ricorre spesso ad argomenti pseudo femministi, al fine di far passare idee politiche fondamentalmente razziste e/o islamofobe. L’analisi del fenomeno è condotta attraverso lo studio di tre strategie comunicative esemplari, quella di Matteo Salvini in Italia, quella di Marine Le Pen in Francia e del Pvv di Geert Wilders nei Paesi Bassi, tutte forze le cui argomentazioni insistono sulla pericolosità degli uomini migranti per le società occidentali ma anche per le stesse donne migranti, che sarebbero tenute da costoro in condizioni di soggezione e dipendenza. Se gli uomini vanno respinti in quanto misogini e perché “ci rubano il lavoro” le donne migranti sono invece accolte in quanto “vittime” che gli occidentali possono “salvare” ed “emancipare”. Avviene dunque che queste donne vengano occupate per lo più nelle sfere lavorative dedicate alla cura, quindi baby sitting, assistenza ad anziani e disabili e lavori domestici in generale. La retorica femonazionalista, che dunque tenta di nascondere la (sistematica) disuguaglianza di genere dietro alle differenze culturali, sfocia quindi in una forte contraddizione: sostiene di voler emancipare le donne immigrate ma allo stesso tempo le relega a quelle sfere professionali da cui i movimenti femministi hanno storicamente cercato di liberare le donne occidentali. Il femonazionalismo quindi non solo offre un importante contributo alla riorganizzazione neoliberista del welfare ma legittima anche le varie forme di oppressione che colpiscono le donne.

I libri di Gilberto Pierazzuoli

Il Gioco della Guerra di Alice Becker-Ho e Guy Debord, Giacometti e Antonello 2019.
Debord e sua moglie lavorano all’ideazione del gioco alla fine degli anni 70, quando erano giunti alla conclusione che le trasformazioni avvenute avevano reso inefficaci le critiche avanzabili tramite alcuni strumenti, il cinema in primis, e avevano trovato nell’espressione ludica un’ultima possibilità di fare presa sul mondo per riuscire a cambiarlo. Il libro contiene la mappa, “il tabellone” e le pedine per giocare. Il gioco ebbe poca diffusione non tanto perché la simulazione non funzionasse ma perché le regole erano troppo complesse e fu quindi superato da giochi più schematici e semplici come il Risiko. Siamo alla crisi petrolifera che mette fine ai “trenta gloriosi”, quando si cominciano a realizzare le reti che sposteranno verso il digitale il modello di sviluppo capitalistico.
L’ecosocialismo di Karl Marx di Kohei Saito, Castelvecchi 2023
Un fenomeno editoriale incredibile: mezzo milione di copie in Giappone. Un libro che, lavorando su parte del materiale inedito di Marx, porta alla luce la critica al produttivismo che il pensiero marxista avrebbe contenuto e sponsorizzato, in barba agli effetti ambientali negativi che quest’atteggiamento produceva. Libro credo fondamentale anche se si inserisce in quel filone di pensiero per il quale il marxismo non è un metodo (aggiornabile) ma una verità rivelata alla quale attenersi alla lettera. Una malattia epistemologica (metodologica) diffusa che ci fa esultare ogni qual volta troviamo in un brano di Marx qualcosa che fa da pezza teorica per quello che vogliamo dire.

I libri di Roberto Budini Gattai

una novità nella vasta letteratura sul tema, il primo
lavoro sugli attori del mondo finanziario intesi come gruppi neo tribali
impegnati su scala planetaria in una guerra permanente, come agenti
incontrollabili dalla politica e dalla governance monetaria. Seguendo un
preciso filo narrativo, frutto di diversi anni di lavoro, questo libro affronta i fenomeni del tribalismo finanziario, della guerra finanziaria e le loro contaminazioni con le evoluzioni della guerra sul campo, ibrida e senza limiti.
Lo scopo del testo è quello di Apocalypse Now di Coppola: mostrare
come strutture della civilizzazione e pratiche selvagge finiscono per
confondersi, scardinando le convinzioni consolidate sul mondo moderno a
partire, stavolta, non dalla giungla del Vietnam, ma dalle nervature tecniche della finanza globale e delle loro connessioni con le mutazioni della guerra sul terreno. Far scoprire la potenza di questo combinato di tecnica e tribalismo di guerra è il compito di questo lavoro.

I libri di Barbara Zattoni

Bestia di gioia di Mariangela Gualtieri, Einaudi 2023
Come nelle fiabe più intriganti, almeno per me, i minuzzoli di pane da seguire, le tracce da intuire, sono fonte di grandi ritrovamenti. È così che alcune “pietre di inciampo” risultino perfette per il momento che uno sta vivendo. Per quello entri in sintonia ancora di più. Si solleticano corde già in tensione e Bestia di Gioia è arrivato al mio cerchio nel momento perfetto. Un libro di poesie di Mariangela Gualtieri, della quale mi sono procurata quasi tutto. Lo stavo leggendo su Clara (un lettore digitale) ma ho dovuto fermarmi. È impossibile leggere poesie in quel modo, senza il senso degli spazi e con gli a capo che troncano ritmo e azione e così, dopo anni, mi sono comprata un altro libro di poesie. Quando tra le pagine, finalmente di carta, ho trovato Alcesti, ho sussultato, che per me esisteva sopra ogni cosa la poesia di Rilke. Lei, Mariangela, ha scritto l’unica cosa in grado di superare Rilke, con cadenze da femmina e una nuova bellezza. Scrive del mio mondo, della mia fusione tra pancia e testa. Racconta soluzioni antagoniste a tutto. Rivela e incarta, porta fuori sempre una visione/emozione che parte da presupposti che tengano conto di un altro possibile passato e quindi di un’altra cultura, un altro retaggio con il quale pensare, con una consapevolezza di essere un qualcosa immerso in qualcosa. Scompagina i confini del nostro predominio.

I libri di Fiammetta Benati

Crossroads di Jonathan Franzen, Einaudi 2012
Un romanzo bello, non è un aggettivo scelto a caso, racconta attraverso una storia familiare gli anni ‘70, il soggetto non è particolarmente originale o appassionante, ciò che lo rende un grande romanzo è la meravigliosa scrittura di Franzen che trasporta per più di 600 pagine senza nemmeno accorgersene.
Il letto di pietra di Margaret Atwood, Racconti 2023
Racconti su e intorno alla vecchiaia, non saprei scegliere… c’è tutto: rimpianto, dolore, paura, amore e vendetta, tutto con il tocco magico e crudele di Maggie!

I libri di Gian Luca Garetti

Piante che cambiano la mente di Michael Pollan, Adelphi 2022
Il primo libro che propongo, mi ha permesso di sciogliere una specie di koan, che l’indimenticabile Gabriella B. ci lanciava, in via Incontri 2, a fine cena: i comunisti non bevono caffè! E’ un libro di facile ed appassionante lettura, che non parla solo di caffeina, ma anche di oppio e mescalina. La caffeina, è stata ed è la droga perfetta e funzionale al capitalismo: ha aiutato a piegare gli esseri umani all’ingranaggio della Macchina, a trasformarli in lavoratori più arrendevoli, ad accelerarli.
Come cambiare la tua mente di Michael Pollan, Adelphi 2019
Un libro inchiesta, dal grande successo internazionale, che ha contribuito allo sdoganamento della questione psichedelica, cioè a far uscire dal buio del proibizionismo tante sostanze, che con i dovuti accorgimenti, possono diventare validi strumenti terapeutici. Per chi è curioso di conoscere questa nuova scienza dei funghi, delle sostanze psichedeliche, delle piante che possono modificare la coscienza, segnalo altri tre libri, più agili, editi da piccole case editrici, di facile e interessante lettura, tutti usciti nel 2023.

I libri di Cristiano Lucchi

Soffro dunque siamo di Marco Rovelli, Minimum fax 2023

Ufo 78 di Wu Ming, Einaudi 2022

R4 di Piero Trellini, Mondadori 2023

Giornalismo nonviolento, Multimage 2022

Il processo a Julian Assange di Nils Melzer, Fazi editore 2023

Ultima fermata Gaza di Noam Chomsky e Ilan Pappè, Ponte alle Grazie 2014

I consigli di Silvia Chiarantini attivista per la Palestina e autrice del libro Pop Palestine

Cinque romanzi




Ogni mattina a Jenin di Susan Abulhawa, Feltrinelli 2006
Una storia privata nella storia della Palestina. Un romanzo familiare che si legge tutto d’un fiato in un vortice di commozione.

Ritorno a Haifa di Ghassan Kanafani, Edizioni Lavoro 2014
Narra la storia di un palestinese di Haifa che ritorna nella sua città natale dopo vent'anni di esilio, per rivedere i suoi luoghi e la sua casa, ora abitata da una famiglia di ebrei polacchi scampati ad Auschwitz.

Ho visto Ramallah di Murid Al-Barghuthi, Ilisso Edizioni 1997
Una storia autobiografica sulla diaspora dei palestinesi narrata, talvolta, con toni ironici.

Sharon e mia suocera di Suad Amiry, Feltrinelli 2003
Un libro perfino divertente nonostante si ambienti negli anni dell’assedio israeliano di Ramallah. Racconta la convivenza forzata dell’autrice con sua suocera, costrette a non uscire di casa. Un testo che rivela quella particolare ironia che solo i palestinesi hanno nel sopravvivere alle situazioni più assurde.

Golda ha dormito qui di Suad Amiry, Feltrinelli 2013
Un testo che si spinge nella profondità del rapporto dei palestinesi con le proprie case che hanno dovuto abbandonare nel 1948.
Cinque saggi

La questione palestinese di Edward W. Said, Il Saggiatore 1979
Said, uno dei più importanti intellettuali palestinesi, racconta la storia della sua terra e propone spiegazioni alle istanze del dibattito internazionale.

La pulizia etnica della Palestina di Ilan Pappe, Fazi Editore 2008
L’autore, storico israeliano, ripercorre nel dettaglio e con precisione nelle fonti, gli eventi che hanno accompagnato la nascita dello stato ebraico nonché la nakba palestinese.

La prigione più grande del mondo. Storia dei territori occupati di Ilian Pappe, Fazi Editore 2022
Praticamente un aggiornamento del suo testo storico “La pulizia etnica della Palestina” in cui racconta e spiega, dal punto di vista storico e giuridico, la condizione dei territori della Cisgiordania e di Gaza dal 1948 ad oggi.

C’era una volta un paese di Sari Nusseibeh, Il Saggiatore 2010
Un saggio autobiografico scritto da un autore appartenente ad una delle famiglie storiche e più colte della Palestina.

Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia, Lorenzo Kamel, Carocci 2022
Un testo accademico e molto dettagliato per capire, anche dal punto di vista sociologico, la storia della Palestina.
Grazie per aver letto La Città invisibile

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Testata giornalistica edita dall'associazione perUnaltracittà e registrata presso il Tribunale di Firenze il 16 dicembre 2015 con il numero 6011. ISSN 2498-9517.
Direttrice editoriale Ornella De Zordo
Direttrice responsabile Francesca Conti
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