«Le strisce viola vietate dal codice stradale»

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2010-01-26 09:07:00

>[Il Giornale della Toscana, 26/01/10]<br />Dopo la bocciatura politica (da parte della sua stessa maggioranza), il no stavolta arriva dal comandante della polizia municipale di Firenze, Massimo Ancillotti. «Le strisce viola non si possono fare», ha detto, aggiungendo: «Vedremo se è possibile farle nel rispetto del Codice della strada». La rivoluzione del piano sosta nei giorni scorsi aveva già agitato le acque del Pd e dei suoi esponenti più autorevoli dentro Palazzo Vecchio, sembra insomma arrivata al capolinea. La fronda democratica contraria alle strisce viola, infatti, non vedeva di buon occhio un provvedimento che avrebbe consegnato il 10% dei parcheggi pubblici (ottomila su circa 80mila posteggi disponibili) in mano ai cittadini privati in grado di sborsare 1500 euro all’anno per saldare l’affitto del posto auto al Comune di Firenze. Le polemiche tutte interne al Pd erano scoppiate, come detto, a seguito dei maldipancia dei consiglieri Berselli e Collesei, che addirittura avevano avanzato dubbi sulla costituzionalità del provvedimento. Primo perché non è così immediato e scontato che il Comune «venda» suolo pubblico ai privati. E secondo perché il rischio vero è che ci fosse una discriminazione tra i cittadini ricchi che si possono permettere di spendere 1500 euro all’anno per il posto auto e chi invece non se li può permettere. Riserve e perplessità le aveva sollevate anche il presidente della Commissione urbanistica, Titta Meucci (Pd). Aveva fatto sentire la sua voce anche l’opposizione. A cominciare da Ornella De Zordo (Perunaltracittà); per finire a tutto il Pdl, schierato compatto contro il provvedimento di matrice renziana. Anche il centrodestra aveva sollevato più di un dubbio di legittimità delle strisce viola; insistendo sul fattore discriminazione tra cittadini di seria A e B. Una «grana» che per giorni aveva tenuto sotto scacco e fatto traballare la maggioranza di Palazzo Vecchio, fino alla rovinosa ritirata strategica. Una ritirata prima «politica», nel senso che, preso atto dei turbamenti dei Democratici, il sindaco, di concerto con l’assessore alla mobilità Massimo Mattei, si erano presi qualche giorno di riflessione. E poi la stroncatura «tecnica » del comandante dei vigili Massimo Ancillotti, il quale, Codice della strada alla mano, mette, forse definitavemente, in soffitta il sogno delle strisce viola di Renzi. <br />Michele Morandi

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