Sui “debiti” degli studenti pesano i conti delle scuole

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2010-02-06 08:46:36

>[Da La Nazione Firenze, 06/02/2010] Sportello, recupero in itinere, lezioni sospese per far spazio al ‘ripasso’: ecco i volti dei corsi di sostegno, che le scuole sono obbligate ad organizzare per gli alunni con insufficienze. Le risorse languono e gli istituti fanno i salti mortali pur di mettere insieme le ore necessarie per i corsi. Che, il più delle volte, vengono ridotti a sportelli, ovvero a docenti che in determinati pomeriggi si mettono a disposizione dei ragazzi che hanno ‘debiti’, oppure a recuperi in itinere. In pratica, i prof bloccano per 4-5 giorni la normale didattica per permettere a chi zoppica in alcune materie di recuperare, anche con l’aiuto dei compagni più bravi. Tra le scuole che hanno tirato un deciso freno a mano sui corsi di recupero c’è l’alberghiero Buontalenti. «Li stiamo organizzando in misura ridotta sia perché in passato non hanno dato i risultati sperati, sia perché siamo in difficoltà finanziaria», ammette il vicepreside Edro Mescoli. <br />Allo scientifico Da Vinci sono riusciti, facendo una «non facile operazione di reperimento fondi», a mettere in piedi pacchetti (in media di 10 ore) di corsi pomeridiani, da febbraio a marzo. 400 ore in tutto per soddisfare i bisogni degli «indebitati». «Come risorse siamo al limite – sospira il dirigente Marco Mori -. Abbiamo più difficoltà sulle supplenze. E ci preoccupa l’organizzazione dei corsi estivi». Spera che arrivi «ossigeno» da Roma anche Giuseppe Di Lorenzo, dello scientifico Castelnuovo: «Abbiamo avuto 137mila euro in meno. Siamo in difficoltà», allarga le braccia il preside, che si trova con «solo mille euro per il funzionamento». Praticamente niente. «Abbiamo comunque fatto in modo di garantire i corsi sia a febbraio che alla fine dell’anno», aggiunge. Il Castelnuovo ha fatto una scelta particolare: ha deciso di bloccare la didattica per pochi giorni. Certo, a questo punto gli allievi avranno qualche ‘ponte’ in meno. Ma Di Lorenzo difende la decisione: «Abbiamo sospeso le lezioni per venire incontro a chi deve recuperare. Avevamo infatti notato che i corsi nel pomeriggio erano controproducenti, perché non consentivano ai ragazzi di studiare per il giorno dopo». Solo il 44% degli alunni del Castelnuovo s’è però potuto concedere una vacanza: tutti gli altri hanno avuto almeno un’insufficienza, soprattutto a matematica, latino e lingua straniera. Sportello e recupero in itinere sono invece le scelte dell’istituto d’arte, mentre all’Itis Meucci i corsi vengono organizzati da novembre, per macroaree. «Abbiamo intorno ai 50mila euro per i recuperi – fa sapere il preside Elvio Pagano. Andrà peggio per i corsi estivi». <br /><br />Di Elettra Gullè

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