Cgil attacca Renzi

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2010-03-05 12:19:25

>[La Nazione Firenze, 05/03/2010]<br />Nove mesi sulla tolda di comando di una città chiacchierona e polemica non possono che fruttare critiche. Il sindaco Matteo Renzi ne sa qualcosa. Ieri l’attacco diretto della Cgil provinciale, ma basta andare indietro di poche settimane per trovare le repliche al curaro dei sindaci della piana. Da quello di Sesto, Gianni Gianassi, per la discussione sull’allungamento della pista dell’aeroporto di Peretola, a quello di Campi, Adriano Chini, per il termovalorizzatore, per finire con Simone Gheri da di Scandicci, per il pagamento delle spese per la tramvia.<br />Un rimprovero su tutti: eccesso di decisionismo, scarsa capacità di ascolto. Valore zero alla concertazione. Il primo esempio eclatante la pedonalizzazione di piazza Duomo. Per Renzi un successo senza pari. Ma il fronte della critica si è allargato dagli autisti dell’Ataf, ai tassisti, ai portatori di handicap. Dai e dai anche il Pd ha pensato di poterla rimettere in discussione. Paladino della posizione il presidente della provincia, Andrea Barducci che sposa in toto le critiche di Mauro Fuso dalla Cgil provinciale: «No al decisionismo slegato dal contesto, sì invece a una nuova concertazione». E ancora: «C’è bisogno di più politica ‘buona’, di una maggiore capacità di fare sintesi e di un rinnovamento. Diffido di quei giovani che pensano che il mondo sia iniziato il giorno in cui sono arrivati loro». Barducci combatte duro: sta già lavorando a una nuova governance metropolitana «che superi certi municipalismi esasperati». <br />Non basta. Per Renzi è aperto ancbe il fronte del bilancio: Cosap, alienazioni, strisce viola. Chi più ne ha, più ne metta. Le critiche in casa abbondano. Il coordinatore cittadino del Pd, Alfredo Esposito prende le distanze: «Da tre mesi lavoriamo come Pd cittadino per costruire un soggetto politico autonomo. Cerchiamo forme di raccordo con le istituzioni e il territorio». E l’eccesso di decisionismo di Renzi? «E’ una domanda posta male — si difende Esposito — il decisionismo è utile per sbloccare le situazioni, è una buona fase transitoria, non deve diventare una prassi». Uliano Ragionieri, presidente di Confesercenti Firenze, è in prima linea contro gli aumenti di Cosap e Tia. «Renzi sbaglia quando pensa che sia stata la concertazione finora a paralizzare la città. Non è vero. Molti l’hanno usata come alibi per non decidere». E Ragionieri incalza: «Renzi dice di voler cambiare questa città, ha ragione. ma come pensa di farlo senza chiedere aiuto alla città». Una la voce che si leva in difesa del ‘decisionista’ Renzi, quella di Ornella De Zordo, voce di netta opposizione: «Questa sembra solo una guerra interna al Pd. Renzi ha scompaginato le regole, è vero. Ma quello appena trascorso non è stato un decennio felice per questa città, perché allora nessuna parlava dell’urbanistica di Biagi, della falsa partecipazione della Bevilacqua, dei project financing e del piano strutturale di Domenici? Vorrei che il Pd fosse più preoccupato della bontà delle scelte di questa amministrazione e meno di tutto ciò che si vede sfilare di mano».<br />Paola Fichera

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