Appalti e musei fiorentini

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Tra i musei fiorentini, il Museo Nazionale del Bargello rappresenta sicuramente una grande opportunità formativa per gli alunni di tutti gli ordini e gradi. E’ noto infatti che sia la struttura che le opere esposte offrono un impareggiabile esempio dell’arte e cultura fiorentina nell’Umanesimo e nel Rinascimento, anche perché, a differenza di altri musei, questo ospita collezioni assai interessanti, e tra le più importanti, di quelle che vengono comunemente, ed erroneamente, ormai si sa, definite ‘arti minori’. E’ stata quindi quasi obbligata la decisione di accompagnare la mia classe prima media, alle prese con i Longobardi, ad ammirare la Lamina di Agilulfo ed altre opere di oreficeria alto medievale che possano aiutare dei ragazzi così giovani a sentirsi più vicini alla vita di popoli tanto lontani da loro.

Come sempre quando si tratta di spostarsi con una classe, è meglio telefonare per informazioni su orari ed eventuale necessità di prenotazione. La funzionaria che mi ha risposto mi ha confermato che, trattandosi di alunni minori di 18 anni, ed essendo il Bargello un museo nazionale, l’ingresso sarebbe stato gratuito. Alla mia ulteriore richiesta se sarebbe stato opportuno prenotare, ho avuto una risposta che mi ha lasciato abbastanza interdetta e cioè che sì, sarebbe stato meglio prenotare, non tanto per l’afflusso, che, dato il periodo, non è eccessivo, ma perché il museo si trova a disporre di pochi contenitori dove depositare gli zaini, e quindi, qualora fossero stati già occupati da quelli di un altro gruppo, dovremmo aspettare, forse anche per molto tempo. Quindi, mi si sta dicendo che il museo dove è possibile trovare opere di Donatello e Michelangelo, per citarne due a caso, non è attrezzato per il deposito bagagli, bagagli che, ovviamente, è obbligatorio depositare. Convengo che, in effetti, sarebbe opportuno prenotare. La stessa funzionaria mi risponde che il servizio è stato appaltato ai privati e che quindi per la prenotazione devo chiamare un altro numero e che costa tre euro ad alunno. Faccio notare che ci sarebbe il diritto alla gratuità, ma chiaramente sto facendo le mie rimostranze alla persona sbagliata.

Quindi, ricapitolando, i miei alunni avrebbero diritto all’ingresso gratuito ma non c’è la certezza che possano accedere al museo per mancanza di spazi per il deposito degli zaini e quindi dovrebbero comunque pagare tre euro di prenotazione per garantirsi l’ingresso. Evito di commentare ulteriormente e passo alla domanda successiva, e cioè se la Lamina, che, essendo un pezzo raro è spesso in prestito ad altri musei o esposizioni, sarà presente nel periodo che mi interessa. Mi viene risposto che per adesso si trova al Bargello ma, poiché, sempre per motivi di appalti esterni, al personale del museo non viene comunicato se le opere verranno trasferite, lei non è in grado di darmi ulteriori informazioni.

Domani andrò in classe e dirò ai miei alunni che andremo a visitare uno dei più importanti musei italiani ma non sappiamo se sarà possibile entrare e neanche se troveremo quello per cui ci andiamo. Forse penseranno che sono impazzita, o forse mi chiederanno il perché di questa assurdità e io non potrò che rispondere: Benvenuti nel mondo delle privatizzazioni ragazzi!

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Valeria Nardi

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1 commento su “Appalti e musei fiorentini”

  1. Roberto Renzoni

    Valeria, bellissimo articolo pieno d’ironia e di amarezza. Spero che il Bargello lo abbiate visitato dopo tanta incertezza…..

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