Il centro di Firenze specchietto per le allodole

Il nostro centro storico cartolina è un’illusione ottica: basta guardare dietro la facciata per notare che si tratta di una scenografia, che non ha nulla di concreto. Così, mentre le strade del lusso e della moda, le vie del turismo, come lungarno Acciaioli, e via Por Santa Maria, si preparano a ricevere un nuovo lastrico, altre vie in pieno centro storico, ma lontano dai riflettori, verranno brutalmente asfaltate.

L’amministrazione comunale si diletta nel gioco del tetris, spostando le pietre da una via all’altra, mentre altre pietre giacciono abbandonate nei due magazzini per la manutenzione stradale, in viale del Poggio Imperiale e in via di Bozzale.

imagesL’asfalto sarà il futuro per via Micheli, via Venezia, via Modena, via Cherubini, parte di via della Colonna, via Niccolini, parte di via Cerretani e anche di piazza dei Nerli, da cui saranno prese le pietre destinate ad altre vie e per la più prestigiosa piazza del Carmine. L’amministrazione conferma la volontà di far diventare piazza dei Nerli un’area destinata unicamente a parcheggio, nonostante siano state raccolte circa 1500 firme di cittadini che hanno una proposta differente a partire dalla riorganizzazione della ztl e della mobilità della zona.

C’è un problema serio d’incomunicabilità, se i cittadini del centro storico continuano a sostenere delle posizioni chiare da anni che l’amministrazione comunale non recepisce. La partecipazione è per la Giunta Nardella un incontro spot, attraverso “le maratone d’ascolto”, dove in poco tempo si affrontano e concentrano punti cruciali della vivibilità cittadina, che servono solo come vetrina per presentare quanto già deciso altrove; è stato così per piazza del Carmine, piazza Brunelleschi e piazza Tasso, lo sarà probabilmente anche per piazza dei Ciompi.

Una strana concezione del concetto di riqualificazione delle piazze pervade la Giunta Nardella, per esempio piazza del Carmine, in pieno Borgo San Frediano, a parte gli slogan iniziali non ha visto migliorie in concreto anzi è stata sede di numerose iniziative mondane, anche in tarda serata, o allestimenti discutibili, (ad esempio la Smart gigante) evidenziando tutta l’incapacità di rendere quel luogo vivibile per i residenti.

La prossima estate fiorentina partirà proprio da questa piazza dove dalle 19 a tarda notte ci sarà uno spettacolo patrocinato dal Comune di Firenze. Già la scorsa estate c’erano state le proteste di residenti di piazza del Carmine, per gli spettacoli serali che continuavano oltre le h.24, con schiamazzi anche fino all’una di notte, creando evidente disagio ai residenti. E i problemi non mancheranno quando la piazza verrà “riqualificata” con ben 12 posti a sedere e una fila di alberi insufficienti per fare ombra, priva di attrattive per coloro che vivono il quartiere, ma destinata ad altri fini.

La vivibilità è un concetto che non si concilia con un centro storico bistrattato, in cui i mercati storici sono delle pedine da spostare senza preavviso, con piazze diventate anonime e prive di funzioni per i residenti, soprattutto per i minori e gli anziani. Questa città sta perdendo la sua anima, sotto i colpi impietosi del marketing, che festeggia con titoloni sui giornali le cene galleggianti sull’Arno, il nostro fiume  ricco di pesticidi e privo di manutenzione a rischio idraulico.

Intanto una nuova stagione ‘calda’ è alle porte, con mobilitazioni da parte dei residenti a causa della Movida e molti altri fronti critici conseguenti ad una gestione distratta, che fa della partecipazione uno spot istantaneo perseguendo i propri fini senza un reale confronto con i residenti, i lavoratori e le numerose realtà locali.

*Miriam Amato