A Empoli il primo carcere riservato a trans

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2010-01-28 08:21:39

>[La Repubblica Firenze, 28 Gennaio 2010] I lavori di ristrutturazione sono quasi finiti e a marzo nel carcere di Pozzale a Empoli saranno trasferiti i primi detenuti transessuali. Trenta arriveranno da Sollicciano ed esauriranno i posti disponibili. E´ il primo istituto dove verranno ospitati soltanto transessuali. Lo ha annunciato ieri il provveditore toscano all´amministrazione penitenziaria Maria Pia Giuffrida. «E´ un´idea geniale, non un ghetto. E´ un´opportunità per evitare l´isolamento» sostiene la presidente del Movimento nazionale identità transgender, Regina Satariano e da Roma Vladimir Luxuria aggiunge: «Dare dignità alle persone è una cosa buona». Ieri a Firenze c´era il capo del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) Franco Ionta per firmare il protocollo d´intesa fra ministero e Regione che fissa quattro progetti, come ha sottolineato il presidente della Toscana, Claudio Martini: creare una struttura di custodia attenuata per le madri detenute (con figli di età inferiore a tre anni) in via Fanfani, in un edificio di proprietà dell´opera della Madonnina del Grappa. Il progetto formativo sarà invece affidato all´istituto degli Innocenti. Altro punto: trasferire a Solliccianino (cioè nell´istituto a custodia attenuata) i detenuti che si trovano all´ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo. «Il progetto – è stato spiegato ieri – rientra nel piano nazionale di superamento degli ospedale psichiatrici, per garantire ai detenuti un trattamento sanitario adeguato». Da qui la scelta di indirizzarli a Solliccianino (cioè al Gozzini, istituto che nel 1989 è stato il primo a sperimentare il modello di custodia attenuata). Gli altri progetti sottoscritti nell´accordo, riguardano l´allestimento di un camper per i servizi diagnostici medici (tac, radiografie etc…) da utilizzare negli istituti per curare chi si ammala e la creazione di un polo universitario accademico. Chi vorrà iscriversi all´università andrà a Prato, Pisa o a San Gimignano strutture che verranno attrezzate per consentire lo svolgimento di piani di studio in collegamento con le università di Firenze, Pisa e Siena. L´assessore alle politiche sociali della Regione Gianni Salvadori ha annunciato anche che «in estate il carcere di Pianosa, oggi in disuso, potrà essere utilizzato come una specie di colonia estiva per le detenute madri che con i figli potranno stare un po´ al mare». Sarà invece oggetto di una trattativa la destinazione dell´ospedale psichiatrico di Montelupo lasciato libero dopo il trasferimento della popolazione carceraria a Solliccianino: «Il nostro orientamento è quello di non fare lì un altro carcere – ha spiegato ancora Salvadori – ma niente è stato deciso. Vedremo più avanti». A margine dell´accordo è intervenuto anche il capo del Dipartimento per la giustizia minorile Bruno Brattoli che ha spiegato come nel 2009, negli istituti penali per i minorenni distribuiti su tutto il territorio nazionale, «si siano verificati tre casi di suicidio e un quarto ragazzo sia stato salvato per miracolo: non doveva accaderne nemmeno uno, ma i numeri dimostrano tutto il nostro impegno che proseguirà sempre di più». Uno dei suicidi è avvenuto a Firenze: «Delle varie strutture penali minorili in Italia – ha continuato Brattoli – , quella di Firenze è un nostro fiore all´occhiello. Anche qui ci sono delle criticità: ad esempio, la sproporzione tra il numero dei ragazzi, ora sono 25 e molti sono extracomunitari, e la struttura che potrebbe essere più grande: ci stiamo attrezzando in questo senso. La qualità degli interventi che vengono effettuati e la dedizione dei nostri servizi minorili ci porta a buoni risultati». <br /> Di Laura Montanari

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