Il tram dà la sveglia all´ex dormitorio

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2010-01-28 08:13:57

>[La Repubblica Firenze, 28 Gennaio 2010] La linea 1 Scandicci-Santa Maria Novella partirà il 14 febbraio, giorno di San Valentino. Per un mese viaggerà lentamente, come chiede il ministero dei trasporti: 32 minuti tra Scandicci e la stazione Santa Maria Novella invece dei 20 previsti a regime. Ultima corsa alle 21,30: ma per la prima settimana, garantisce Palazzo Vecchio, andare in tram sarà gratuito. C´è ancora chi non ci crede. «La tramvia parte il 14 febbraio? Ma di quale anno?», si chiede Anna, 67 anni, alla fermata del 16 a Scandicci, il bus che prende tutti i giorni alle 9.38 da via Francoforte sull´Oder per raggiungere Santa Maria Novella e di là montare sul 23 per andare a Gavinana dal nipote di un anno. Per lei e gli altri circa diecimila scandiccesi pendolari con Firenze, è scattato il conto alla rovescia. Quasi nessuno lo sa ma dal 14 febbraio si arriverà a Firenze in auto o col trenino grigio-rosso. Tutti i bus faranno da navette verso il tram. Non da subito: la rivoluzione partirà al rallentamento, per un mese le linee dei bus rimarranno sostanzialmente invariate perché il tram su prescrizione del ministero dei trasporti dovrà correre più piano (8 treni in funzione, ne passerà uno ogni 8 minuti, dal capolinea di villa Costanza a Santa Maria Novella ci vorranno 32 minuti) e con orari ridotti (dalle 6.30 alle 21.30). Dopo 30 giorni però, il 14 marzo, si entrerà di fatto nell´era del tram: per Santa Maria Novella ci vorranno 20-22 minuti e si correrà fino all´una di notte, a quel punto l´attesa potrà dirsi finita. Ma Scandicci è pronta? Non c´è solo la tramvia: il primo marzo partiranno i lavori per il nuovo centro urbano disegnato dall´architetto inglese Rogers (38 milioni di euro di investimenti per realizzare la nuova piazza, la stazione coperta del tram, 10 negozi, 80 appartamenti e un centro culturale) e poco dopo quelli per il grande parco da 70 mila metri quadri e il nuovo padiglione del Polimoda nell´area Cnr. «Siamo a un passo dal futuro, ci candidiamo a diventare la città più moderna dell´area metropolitana», dice il sindaco Simone Gheri, che nei mesi scorsi ha scritto al numero uno italiano della Apple di Steve Jobs per chiedergli di portare proprio a Scandicci il nuovo megastore e nel frattempo per il 14 febbraio già organizza una grande «festa di popolo». «Dopo tanto patire ora serve coraggio: penso al mercato scandiccese del sabato, con la tramvia dal quartiere 4 sarà molto più raggiungibile, una sfida da non perdere». Alle fermate del 16 e del 26 si fanno riflessioni diverse. «Parte il tram? Almeno ora non avranno più scuse, nessuno potrà dire che fa ritardo perché c´è traffico», si sfoga Widad, egiziana, che per arrivare in via Pistoiese, dove lavora, col 16 e poi col 5 racconta di impiegare «mai meno di un´ora» e col tram è convinta di far veloce. <br />In attesa del tram, a Scandicci si combattono altre guerre. Quella dei parcheggi: lo scambiatore auto-tram di villa Costanza per chi esce dall´autostrada non esiste ancora, le Autostrade non l´hanno mai fatto, c´è un cumulo di terra al suo posto. Per questo l´assessore al traffico Gianni Borgi ha sfornato a tempo di record un piano d´emergenza che porta in dote oltre 300 posti auto sparsi tra via Allende, palazzetto dello sport e via Stradone dell´ospedale a Torregalli, gratuitamente si potrà lasciare l´auto e prendere il tram. Il sindaco Gheri guarda oltre, ritiene che ci vorrebbe un parcheggio a silos all´uscita della Fi-Pi-Li, Palazzo Vecchio pensa ad una navetta tra il parcheggione sempre vuoto del lotto zero e via Foggini. Poi c´è la battaglia dei bus che portano al tram: spariranno il 15 e il 16, il 26 e il 27 li sostituiranno collegandosi alla tramvia all´altezza di Torregalli, dove si allungherà il capolinea del 6 che oggi si attesta a Filarete. Però Scandicci lotta perché le nuove «navette» abbiano una frequenza massima di 10 minuti e non di 17/20 come voleva in un primo momento la Provincia che appalta il servizio ad Ataf. Ci si interroga anche sul «trasbordo»: finchè non ci saranno le linee 2 e 3 del tram, arrivati a Santa Maria Novella con la 1 si dovrà scendere e montare su un altro bus per muoversi in città. Addirittura agli scandiccesi del Vingone, di Casellina o delle Bagnese diretti a Firenze città spetta la «tripletta» bus-tram-bus. Un´operazione che farà perdere decine di minuti. <br />Di ERNESTO FERRARA

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