2010-01-21 07:36:13
>[Il Firenze, 21/01/2010]<br />Altra giornata nera per il traffico in città. Auto in coda per ore e bus che hanno accumulano ritardi di mezz’ora è più. È accaduto ieri mattina. Un TIR ha urtato uno spartitraffico sulla A1, vicino a Firenze Certosa, perdendo il carico composto da tubi di ferro sulle carreggiate, in entrambe i sensi di marcia, e creando code chilometriche. E la città è andata in tilt fino a mezzogiorno perchè tutto il traffico è stato dirottato a Firenze. «Una situazione ingestibile e inaccettabile – sbotta il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi – Ogni volta che accade qualcosa sulla rete autostradale, tutto il traffico viene interamente deviato nel centro città, con il risultato che i nostri bus restano intrappolati e accumulano ritardi». Tutta la zona sud della città si è paralizzata. Di conseguenza le linee Ataf 23, 32, 14, 26 e 1 hanno subito ritardi medi di mezz’ora. «Siamo profondamente rammaricati per i disagi che i nostri utenti hanno dovuto patire e ci preme chiarire che i ritardi non dipendono da Ataf – si scusa Bonaccorsi – L’episodio dimostra che servono soluzioni strutturali per proteggere il trasporto pubblico. L’azienda sta facendo ogni sforzo per organizzare al meglio il servizio, ma il nostro impegno rischia di essere vanificato se poi i bus finiscono intrappolati in coda». Il progetto per le nuove corsie preferenziali, controllate anche da telecamere, è pronto. Manca solo l’ok del Comune. È il secondo giorno di caos di fila: martedì è stata la tramvia, e le prove semaforiche, a mandare il traffico in tilt. I sindacati Ataf attaccano. «Il trasporto pubblico si trova di fronte ad una fase cruciale, con l’inizio dell’attività della tramvia che stravolgerà linee e abitudini di migliaia di persone. Come affronterà Ataf questa rivoluzione?», si chiedono polemici in una nota congiunta. Parlano di «un milione di chilometri persi e la soppressione del 16, del 26 e del 27». E denunciano: «Sembra che, in azienda a dicembre, ad alcuni siano state elargite somme sotto forma di premi o una tantum. Ma a che titolo viste le difficoltà di bilancio e visto che servizio “efficiente” si offre alla città»

Redazione

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