2010-01-28 08:22:17
>[La Nazione Firenze, 28 Gennaio 2010] Carta, imballaggi, materiali ferrosi, plastica, laterizi, legno, tessili, indumenti e pneumatici. Tutti i depositi e gli impianti di smaltimento che trattano materiali ad alto rischio incendio, sono stati passati al setaccio dalla prefettura di Firenze. La ricognizione, partita a settembre e terminata a gennaio, ha interessato 116 aziende della provincia di Firenze con lo scopo di verificare se fossero in regola con le norme antincendio. Le indagini hanno preso spunto dai roghi che hanno interessato la Gawi di Borgo San Lorenzo, un’azienda per lo smaltimento dei rifiuti andata a fuoco tre volte fra il 20 febbraio 2008 e l’11 luglio del 2009. <br />LA PREFETTURA ha controlllato imprese di autodemolizione e di raccolta e di smaltimento dei rifiuti della provincia di Firenze per appurare, in base alle sostanze trattate, quali fossero le situazioni più a rischio. In questo quadro, i tecnici non si sono limitati al generico rischio incendio, ma hanno analizzato anche la possibilità di infiltrazioni nel terreno e nelle falde acquifere del materiale stoccato nei depositi. L’attenzione si è catalizzate su 22 aziende risultate a rischio: due erano in possesso del certificato antincendio, cinque avevano avviato la procedura per ottenerlo, mentre altre cinque non ne avevano mai fatto domanda. Le altre dieci aziende hanno dichiarato di trattare materiale in quantità tale da non doversi dotare del certificato, previsto dalla legge solo al di sopra di una certa soglia. I risultati dell’indagine sono stati comunque trasmessi ai vigili del fuoco, che avvieranno una serie di controlli specifici per monitorare e aggiornare la situazione. «Grazie a questa indagine — ha spiegato il prefetto Andrea De Martino — disponiamo di una fotografia accurata che ha già permesso di intervenire sulle situazione di irregolarità e che farà partire a breve una serie di ispezioni ad ampio raggio».

Redazione

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