Rossi dice sì al centro per gli immigrati

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2010-01-28 08:20:12

>[La Repubblica Firenze, 28 Gennaio 2010] «Anche la Toscana deve dotarsi di un Centro di identificazione ed espulsione entro la fine del 2010», dice il ministro degli Interni Roberto Maroni. E il candidato presidente del centrosinistra toscano Enrico Rossi non mette veti alla richiesta del governo: annuncia di essere pronto a discutere di Cie. «Ma alle nostre regole», puntualizza Rossi. Quali? I Centri non devono essere lager né prigioni. Devono piuttosto essere in grado di offrire «una regolarizzazione attraverso l´inserimento lavorativo». Anche così, una vera e propria svolta per l´intero centrosinistra toscano, quella annunciata da Rossi. Una svolta tesa a mettere fine all´anomalia di una Toscana dura e pura che dice no ai Centri per gli immigrati ma porta poi i suoi clandestini nei Cie delle regioni vicine. «Siamo contrari ai Cie così come sono stati realizzati e gestiti fino ad ora», spiega Rossi. Ma aggiunge: «Se e quando il governo avanzerà la proposta sul Cie in Toscana diremo anche le nostre condizioni: non vogliamo un Centro di detenzione dove non si rispettano i diritti umani». E la soluzione, dice il candidato del centrosinistra, potrebbe essere quella di «piccoli centri dove viene offerta anche la possibilità di una regolarizzazione attraverso l´inserimento lavorativo, in Toscana c´è un universo di sensibilità, che si rifà anche alla componente cattolica, disponibile ad un impegno serio e rigoroso».Il ministro Maroni, d´altra parte, è stato chiaro rispondendo in aula ad un´interrogazione del senatore fiorentino Francesco Bosi: «Intendiamo completare e attuare il programma di realizzazione dei nuovi Cie nelle regioni dove adesso non sono presenti, in particolare in Toscana. E questi centri verranno realizzati entro il 2010», assicura Maroni. Spiegando che l´idea del governo è «procedere alla trattativa e alla definizione degli insediamenti non appena saranno eletti i nuovi presidente di Regione, proponendo loro vari siti». Secondo il deputato fiorentino del Pdl Gabriele Toccafondi, una decisione «opportuna», se si considera che la «Toscana è ormai una delle poche regioni sprovviste di Centro di identificazione ed espulsione». Tanto più, aggiunge Toccafondi, che «anche qui in Toscana è emerso chiaramente come Centri di questo genere siano invece necessari». Anche il senatore Bosi, adesso candidato presidente toscano per l´Udc, ritiene che i Centri siano da realizzare, in quanto «strutture indispensabili per l´accoglienza e l´integrazione». Ma dice anche Bosi: «Non vorrei tuttavia che la ricerca del sito migliore finisca per non portare ad alcuna realizzazione».<br /><br />Di massimo Vanni

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