2010-02-24 10:58:46
>[La Repubblica Firenze24/02/10] Nel mirino la vendita di immobili: "Davvero possibile?"<br /> di Ernesto Ferrara<br /> <br /> Sul bilancio 2010 di Palazzo Vecchio arriva «l´altolà» dei revisori<br /> dei conti. La giunta guidata da Matteo Renzi segna sui libri contabili<br /> la cifra più alta di sempre al capitolo delle entrate da alienazioni<br /> immobiliari: 190 milioni di euro già impegnati per coprire le buche in<br /> 80 strade e, se l´accordo andrà in porto, per comprare il multiplex di<br /> Novoli e farci una nuova sede comunale. «Occhio però, siate prudenti<br /> nel considerare come effettiva la possibilità di quelle entrate»,<br /> fanno notare i 3 revisori.<br /> «Se non si vende, cosa succede?», chiedono i «cani da guardia» del<br /> bilancio del Comune. La mancata entrata dei fondi previsti dalle<br /> alienazioni «rischierebbe di inficiare non solo i programmi ma gli<br /> stessi equilibri di bilancio», fanno notare i revisori, Giovanni<br /> Giusti, già dirigente della ragioneria della Regione, Massimo Berni e<br /> Stefano Pozzoli, docente di ragioneria all´Università di Napoli. E in<br /> Palazzo Vecchio suona l´allarme rosso.<br /> Il piano degli investimenti previsto sul 2010 porta in dote oltre 200<br /> milioni di euro. Ma buona parte delle operazioni in programma (dai<br /> rifacimenti delle strade, 49 milioni, all´acquisto del multiplex, 110<br /> milioni) sono direttamente legati proprio alla possibilità di<br /> incamerare denaro vendendo immobili. «Occorre prudenza – dicono i<br /> revisori – nel ritenere come effettivamente possibili quelle entrate».<br /> Per la crisi economica e le oscillazioni del mercato immobiliare prima<br /> di tutto, ma anche perché prima di mettere effettivamente in vendita<br /> decine di palazzi, ex scuole e ville finite nella lista dei beni<br /> alienabili (dal Cpa di via Villamagna alla villa di Rusciano, dall´ex<br /> Meccanotessile all´area Mercafir di Novoli), c´è da modificarne la<br /> destinazione d´uso urbanistica tramite varianti. Un´operazione che,<br /> per stessa ammissione dei tecnici degli uffici contabili, potrà esser<br /> portata a termine non prima di 5-6 mesi, entro settembre o ottobre.<br /> Per questo i 3 revisori propongono al consiglio comunale che dovrà<br /> approvare il bilancio (22 marzo) di «non impegnare l´eventuale avanzo<br /> di amministrazione del 2009 finchè non si potranno ritenere accertate<br /> le nuove entrate» ma anche di effettuare «una ricognizione» in itinere<br /> sugli effettivi soldi già in cassa nel 2010 non al 31 agosto come<br /> avviene di solito ma il 31 luglio. Non solo. «Si individuino, in sede<br /> di approvazione del piano economico di gestione le spese subordinate<br /> alle nuove entrate», chiedono i revisori. Come dire: non ci si illuda<br /> di poter fare tutte le opere previste, in corso d´opera si<br /> stabiliscano chiaramente quelle prioritarie e quelle rimandabili.<br /> Se non una bocciatura, quantomeno un monito. Di cui l´assessore al<br /> bilancio Angelo Falchetti non intende parlare. Dallo staff del sindaco<br /> si ricorda solo che dei 190 milioni di alienazioni, 110 si faranno<br /> solo se si comprerà effettivamente il multiplex e 35 dovrebbero<br /> arrivare da una vendita, quella del teatro comunale di Corso Italia,<br /> già decisa dalla precedente giunta. «Il piano strade annunciato da<br /> Renzi è un bluff – tuonano però Roselli, Giambanco e Cellai del Pdl -<br /> ben 35 dei 49 milioni di euro di investimenti sono legati alle<br /> alienazioni, solo 12 proverranno da mutui e sono perciò sicuri».<br /> Almeno 30 strade da rifare sono a rischio e comunque non si potrà<br /> farle prima di ottobre. «Sarà impossibile per il clima», sostiene<br /> Grassi del gruppo Spini. «E´ il bilancio dei sogni, mi ricorda<br /> "Sposerò Simon Le Bon"», scherza Sabatini, Pdl. I consiglieri Pd fanno<br /> notare che almeno 3 dei palazzi in vendita ospitano attualmente<br /> associazioni ed enti a cui trovare posto. Mentre i revisori ricordano<br /> che nel bilancio 2010 si prevede una spesa per il personale di 3,5<br /> milioni inferiore a quella 2009. La conferma del quasi blocco del turn<br /> over che ha in mente Renzi: per 10 dipendenti che andranno in<br /> pensione, ne saranno riassunti 3.

Redazione

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