2010-02-27 08:22:54
<p>[La Nazione Firenze, 27/02/2010] <br />Difficoltà di parcheggio, assenza di bagni e, in generale, di servizi. I mercati rionali di Firenze, dicono gli ambulanti, sono ormai «fuori controllo». In alcuni di questi non ci sono nemmeno più le strisce in terra, che delimitano gli spazi per i banchi, cancellate da anni di mancati interventi. L’amministrazione ha promesso di investire 150mila euro nel 2010, ma, distribuiti tra i 30 mercati rionali esistenti sul territorio comunale, rappresentano pochi spiccioli, che, sottolineano Anva-Confesercenti e Cna.com, non cambieranno affatto la situazione. Tanto più che non c’è solo il problema dell’assenza di parcheggi per i clienti o dello spazio per lo scarico e carico delle merci. <br />Una vera e propria piaga è l’abusivismo. Un problema diffuso, ma solo a Firenze. Nei comuni della provincia, infatti, ogni mattina, quando apre un mercato, c’è un vigile che fa ‘la spunta’, assegnando gli spazi a chi effettivamente devono andare. A Firenze, al contrario, questo non avviene. I vigili dell’annona sono una trentina in tutta la città e non sufficienti, dunque, a controllare tutti i mercati. Così, ogni giorno, in praticamente tutti i mercati rionali, gli abusivi montano i loro banchi come se fossero dei regolari. Accade ad esempio in uno dei mercati più belli e più frequentati della città, quello allo stadio, dove lavorano fianco a fianco una ventina di ambulanti regolari e una trentina di abusivi. Lo stesso accade le domeniche in cui c’è il mercatino antiquario della Fortezza da Basso, quando nel giardino davanti alla vasca spuntano banchi che non ci dovrebbero stare. <br />Una beffa per gli ambulanti regolari, alle prese con la stangata Cosap. Per gli operatori dei mercati rionali l’odiata gabella sul suolo pubblico è aumentata, infatti, in un anno, tra il 25 e il 35%. Una mazzata per chi ogni giorno deve fare i conti con la flessione dei consumi. I mercati rionali, in realtà, tengono. Anzi, hanno recuperato clienti rispetto al passato. Con la crisi, infatti, tante famiglie, studenti e anziani, abbandonata l’auto e i grandi centri commerciali, sono tornati a fare la spesa sotto casa. Il problema, però, è che non si compra più come una volta e anche per la spesa alimentare i conti si fanno. <br />Così, si acquista meno, solo prodotti di stagione e sempre più spesso si va al mercato poco prima dell’ora di chiusura, quando notoriamente gli ambulanti fanno gli sconti sulla merce. Ciò non basta, dunque, a far campare i proprietari dei banchi che, oltre al canone di occupazione del suolo pubblico, devono fare i conti con la tariffa di igiene ambientale. E mentre le tasse aumentano, aumentano anche gli evasori. Il piano antibusivismo, promesso dall’amministrazione, non ha ancora visto la luce e per gli operatori dei mercati rionali, prima di chiudere l’attività e dedicarsi a qualcos’altro, non occorre che sperare che, almeno sulla Cosap, Palazzo Vecchio faccia dietrofront. <br />di Monica Pieraccini.

Redazione

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