2010-03-02 09:15:24
>[Il Manifesto, 02/03/2010]<br />Il consiglio dei ministri ha approvato ieri il «decreto Romani» in materia di media televisivi con il pretesto di recepire la direttiva europea sulla «tv senza frontiere». A seguito delle osservazioni dell’Agcom, il testo definitivo ha subito modifiche rispetto alla contestatissima versione originale. Il lifting riguarda però blog, giornali online e motori di ricerca e non le norme sulla televisione: pubblicità, tetti di affollamento orario e divieto di programmazione di materiale vietato ai minori di 14 anni prima delle 22,30 per i canali monotematici (film e serial). Penalizzata Sky a vantaggio di Mediaset. Il decreto ora esclude una più ampia tipologia di siti internet dalle responsabilità di media televisivi (obbligo di rettifica e di dichiarazione di inizio attività), ma risultano farraginose le novità riguardanti i siti che forniscono video (YouTube), che sono quindi equiparati alle tv tradizionali, ma con alcune distinzioni. Giro di vite sulla pirateria informatica con la consegna di superpoteri all’Autorità garante delle comunicazioni che dovrà vigilare sulla tutela del diritto d’autore.

Redazione

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