2010-02-03 23:00:00
><p>L’inchiesta che si è aperta mercoledì scorso con un avviso di garanzia nei confronti dell’assessore regionale Cocchi è solo l’ultimo episodio che sconvolge l’urbanistica toscana. Non entriamo nel merito di questa specifica vicenda su cui indaga la Magistratura, ma una riflessione sul "sistema toscano" del governo del territorio va pur fatta.</p>
<p>Da tempo sottolieiamo il rischio della contiguità tra chi ricopre un ruolo pubblico (politici, tecnici) e chi ha grossi interessi privati legati al territorio (costruttori, proprietari terrieri). E’ un punto centrale. Se Cocchi dice di essere andato a pranzo con l’imprenditore Cianti e con Furnari dell’Immobiliare Novoli, così come Domenici aveva ammesso di essere andato a cena con Ligresti proprietario dell’area di Castello, è chiaro che non c’è un illecito nel fatto in sé, ma la domanda è se tali rapporti influenzano poi le scelte della politica. E a giudicare dalle operazioni autorizzate in troppi casi sembra proprio di sì.</p>
<p>Poi si aggiunga il concetto di territorio come occasione di sfruttamento, come terra di conquista da cui trarre il massimo profitto. E allora giù grandi infrastrutture di dubbia utilità, insediamenti pericolosamente impattanti, cementificazioni che non rispondono al bisogno abitativo ma solo a speculazioni. Certo non è un caso, se negli ultimi anni sono nate così tante realtà di cittadinanza e comitati che vigilano sul territorio, denunciano abusi, fanno esposti; colmando un vuoto e agendo in prima persona quell’azione di controllo e rispetto delle regole a cui la politica ha troppo spesso abdicato.

Redazione

Ultimi post di Redazione (vedi tutti)
- 1° Maggio, fermiamo sfruttamento e guerra per una vita più bella - 29 Aprile 2025
- Fermiamo la strage degli omicidi sul lavoro per un primo maggio di protesta e lotta - 29 Aprile 2025
- Sostieni il nostro lavoro con il tuo 5×1000 - 29 Aprile 2025