2010-03-02 09:18:23
>[La Repubblica Firenze, 02/03/2010]<br />Ora la legge c’è. Gli strumenti per rispettarla anche. Non esistono più scuse per non combattere le polveri sottili. La giunta regionale ha approvato ieri la delibera presentata dall’assessore Bramerini in cui si spiega dettagliatamente come fare. Appena il Pm10 sale, e lo comunicherà l’Arpat entro le 10 del giorno dopo, i sindaci devono intervenire. Questo il dettato. Prima scegliere tra le misure buone: più bus, più taxi, più pullman, biglietti ridotti o gratuiti, parcheggi scambiatori gratis. Poi iniziare con le cattive e via via aumentarle: eliminare dal centro i bus turistici e quelli più inquinanti, dopodiché iniziare a fermare le auto, prima a fasce orarie o a zone, poi ampliare fasce e zone, poi revocare permessi, infine bloccare tutto il traffico prolungatamente e su tutto il territorio, oppure ricorrere alle targhe alterne. I sindaci non gradiscono? Propongano misure alternative. Ma decidano quali entro 15 giorni da ieri. Poi le applichino, altrimenti ci penserà la Regione con poteri sostitutivi. La norma non lascia dubbi. C’è da rispondere alla nuova normativa che dal 2010 ha ridotto da 35 a 7 il massimo dei giorni in cui in un anno il Pm10 può superare i limiti e la Regione ricorda che già 13 Comuni li avevano ampiamente scavalcati a febbraio. Bisogna correre ai ripari. Tocca ai Comuni più a rischio: l’area omogenea fiorentina (Firenze, Campi, Sesto, Scandicci, Lastra a Signa, Signa e Bagno a Ripoli), Arezzo, Grosseto, Viareggio, Pistoia e Siena. La Provincia ha già riunito una volta l’area fiorentina, l’ha riconvocata il 10 marzo. Non sarà facile per quella data avere trovato una linea d’azione comune. Ma non ci sono scelte.<br />Ilaria Ciuti

Redazione

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