2010-03-01 08:48:58
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<p style="margin-bottom: 0in;">[Il Firenze, 01/03/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0in;">Firenze si tinge di giallo, per un giorno. Oggi pomeriggio è la giornata dei migranti, la prima volta che i lavoratori stranieri promuovono una mobilitazione contro le discriminazioni, le condizioni di lavoro disumane e il razzismo più o meno mascherato, che subiscono ogni giorno. Perche’ non ci sia più un’altra Rosarno. Con loro in piazza partiti del centrosinistra, organizzazioni non governative e tante associazioni, compresa Arci e Cgil che pero’ non condividono in pieno lo sciopero: «I lavoratori, italiani e stranieri, scioperano tutti insieme. Non vogliamo creare separazioni. Ci saremo, ma lo sciopero è un errore politico», spiega Mauro Fuso, segretario Cgil Firenze. Adesione annunciata, a titolo personale, anche per il sindaco Matteo Renzi. L’appuntamento è oggi pomeriggio alle 17 in piazza Santissima Annunziata. Alle 16, in piazza dei Ciompi, partirà il corteo di Movimento lotta per la casa e Cobas. Passerà in via Cavour per protestare contro i Cie davanti la sede della Regione e poi confluirà, un’ora dopo circa, sempre in piazza Santissima Annunziata. Fino alle 20 s’intrecceranno storie, testimonianze e musica. Poi alle 17.30 ci sarà il coreografico lancio di palloncini, naturalmente gialli. La manifestazione, organizzata a livello nazionale dal Comitatoprimomarzo, è nata sul w�eb, un passa parola su Facebook che a Firenze ha raccolto almeno 750 membri. «Questo gruppo – si legge nella pagina del gruppo – si propone di organizzare una grande manifestazione non violenta per far capire all’opinione pubblica italiana quanto sia determinante l’apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società. Questo gruppo nasce meticcio ed è orgoglioso di riunire al proprio interno italiani, stranieri, seconde generazioni, e chiunque condivida il rifiuto del razzismo e delle discriminazioni verso i più deboli». Tutti i partecipanti alla manifestazioni dovranno indossare un nastro o una coccarda giallo (distribuiti gratuitamente anche nelle sedi Arci). Sono oltre 320mila gli immigrati in Toscana, tra 20 anni saranno il 16 per cento di tutta la popolazione. La forza lavoro, secondo le stime dell’Irpet, è pari a 150mila persone, il 10% del totale. A Firenze ci sono circa 3�0mila lavoratori, su 46mila stranieri presenti. Secondo l’osservatorio regionale sul lavoro, in provincia più di 14mila immigrati sono in cerca di un impiego. Un giorno senza di loro vorrebbe dire la paralisi. Alcuni settori, come l’edilizia, si bloccherebbero. 24 ore di stop solo per dimostrare l’effetto che fa. «Cosa succede se un giorno decidono di fermarsi, di non andare al lavoro, a scuola, a comprare nei supermercati», si chiede provocatoriamente l’Arci. Il messaggio che si alza dalla piazza è chiaro: «Immigrare non puo’ essere un reato e i migranti non sono pericolosi parassiti o solo braccia da sfruttare nel lavoro». «Pur ritenendo non condivisibile uno sciopero dei soli cittadini stranieri – spiega Arci Firenze – sarà una giornata comunque di lotta, di mobilitazione , di partecipazione. Un’occasione per esprimere tutto il nostro sdegno e la nostra vergogna per le condizioni in cui sono costretti a vivere moltissimi immigrati. Un momento per rifiutare il razzismo più o mano strisciante che serpeggia nel Paese».

Redazione

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