Multiplex e piano sosta, Renzi sotto scacco

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2010-02-23 10:07:14

>[Il Giornale della Toscana, 23/02/10]<br />Proseguono le spaccature interne al Pd sulla manovra di bilancio previsionale 2010 della Giunta Renzi. I nodi del contendere sono sempre gli stessi: il piano parcheggi, e le alienazioni degli immobili comunali. A cui si aggiunge la contrarietà di molti consiglieri del partito di maggioranza all’annunciata intenzione del sindaco di acquistare il Multiplex di Novoli per trasferirvi gli uffici comunali. Dopo aver incontrato nei giorni scorsi gli assessori Nardella e Mattei, ieri il gruppo consiliare Pd ha ricevuto nelle sue stanze, al secondo piano di Palazzo Vecchio, l’assessore al Bilancio Angelo Falchetti. Secondo quanto filtra dal gruppo, i consiglieri hanno ribadito la loro contrarietà all’annunciato piano di riorganizzazione dei parcheggi, da cui la Giunta conta di ricavare 3 milioni di euro in più rispetto al 2009, puntando in particolare sulle cosiddette “strisce viola”: ovvero parcheggi a pagamento, nominali, ceduti annualmente ai cittadini dietro compenso di circa 1500 euro. Dal gruppo Pd sarebbe arrivato poi un sostanziale “no” all’alienazione di alcuni immobili che Palazzo Vecchio vorrebbe cedere. In particolare, l’Istituto per ciechi di via Nicolodi, l’ex scuola Elsa Morante a Gavinana, e la palazzina Coppi. Il piano alienazioni di Renzi vale circa 500 milioni, anche se per il 2010 il sindaco ha parlato di vendite di beni per 40 milioni. Grande contrarietà è stata espressa anche per l’annunciata intenzione del primo cittadino di acquistare l’ex Multiplex di Novoli. Una struttura che costerebbe intorno ai 100milioni di euro. «Una spesa inutile», è stata definita senza tanti giri di parole da più di un consigliere del Pd. Renzi non ha affatto abbandonato, nonostante le polemiche degli ultimi giorni, l’obiettivo di un possibile acquisto a trattativa privata, ed è ancora dell’idea di concentrare tutti gli uffici comunali anziché nelle 46 strutture sparse sul territorio in un’unica megastruttura che lui stesso ha individuato nel Multiplex. Non più tardi di giovedì scorso, Falchetti ha incontrato alcuni dirigenti comunali per «escogitare» una maniera per l’acquisto a trattativa privata dell’immobile. Nonostante le polemiche generate dai modi di questo acquisto (la trattativa privata) e nonostante l’esposto alla Procura del consigliere comunale Giovanni Donzelli (Pdl), il sindaco non ha abbandonato l’idea. I problemi in cui potrebbe incorrere non sono però di poco conto. I lavori del cinema – nonostante le vicende giudiziarie al centro delle quali la struttura è finita e nonostante l’area sia stata per mesi sotto sequestro – sono andati avanti. La multisala è stata però costruita per accogliere delle sale cinematografiche con degli schermi e non certo degli uffici. Pertanto anche il cambio di destinazione d’uso non sarebbe risolutivo. Rimarrebbe in ogni caso necessario riprogettare almeno l’interno della struttura. L’immobile, se non acquistato, stando così le cose non potrebbe comunque aprire come sala cinematografica. L’autorizzazione per il Multiplex è infatti scaduta. E proprio per questo motivo, come ha fatto sapere Maurizio Paoli, presidente fiorentino e vicepresidente toscano Anec, «è stata inviata una diffida al dirigente del Settore Spettacolo della Regione Toscana a dichiarare tale intervenuta decadenza onde non incorrere nel reato di omissione di atti d’ufficio. Il periodo di tempo accordato dalla Regione quale ristoro per il sequestro subìto è infatti ampiamente scaduto e, come sancito dalla sentenza del Tar n. 3751/2009, nessuna proroga è in alcun modo legittima e ammissibile ». L’edificio destinato a Multiplex e a centro commerciale è stato sequestrato dalla Magistratura il 17 novembre 2008: se ciò non fosse accaduto sarebbe dovuto essere terminato e inaugurato, pena la decadenza dell’autorizzazione regionale, entro il 25 gennaio 2009, cioè 69 giorni dopo. <br />Fabio Scaffardi

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