Neda: premiato il reporter anonimo

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2010-02-24 08:54:29

>[Il Fatto Quotidiano, 24/02/10] <br />Neda. Un nome diventato un simbolo. Il suo viso, liscio e pulito, incorniciato dal velo è diventato l’icona dell’opposi – zione iraniana. Così come un simbolo della repressione del regime sono diventate le immagini che la ritraevano colpita a morte durante le proteste di luglio del popolo verde. Con la sua storia, Neda si porta dietro anche un’altra storia, ugualmente importante. Come racconta il New York Times, il primo premio di un importante premio giornalistico – il “George Polk Award” – è stato assegnato a una fonte anonima, la stessa che per prima ha diffuso nel mondo le immagini dell’omicidio di Neda. Il vincitore è venuto a sapere di essere stato premiato solo una settimana fa, leggendo un articolo sul Web. La Long Island University ha voluto così riconoscere il lavoro di “cittadini comuni che contribuiscono a diffondere immagini e notizie, specialmente in zone di conflitto o di violenze, dove i reporter non hanno possibilità di documentare quanto succede”. Il video venne pubblicato dopo aver seguito una lunga catena di passaggi che “dimostra – scrive il NYT- come Internet erode tutte le barriere tradizionali”. A caricarlo online un trentaseienne di origini iraniane – rimasto anonimo – residente in Olanda e attivamente impegnato nella community online che supporta l’opposizione iraniana. Venne girato da un medico in strada durante l’assassinio di Neda, che poi lo mandò via mail ai suoi contatti per aggirare i controlli della censura (in Iran YouTube è oscurato). L’uomo di 36 anni fu il primo a pubblicarlo e a diffonderlo: “E’ ter ribile, ma guardatelo” il messaggio di accompa gnamento. Contattato dal NYT l’iraniano è felice ma realistico: “In Iran le cose possono cambiare, ci vuole pazienza ma l’obietti – vo e vicino”. Anche grazie ai cittadini comuni che diffondono immagini e notizie in tutto il mondo. <br />Federico Mello

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